Consiglio dei Ministri | Manovra 2017

Legge di bilancio: confermati i provvedimenti sui bonus casa, risparmio energetico e prevenzione antisismica

Salgono le detrazioni per chi investe in pmi e start up. Nuova flat tax Iri e investimenti per Industria 4.0. Taglio dell'Ires di 3 punti percentuali e in ambito infrastrutturale rilancio dei piani Anas ed FS.

renzi-bilancio-2017Stando alla prima lettura la manovra economica 2017 apre molti interrogativi: il primo riguarda l’Ufficio Parlamentare di Bilancio al quale i calcoli del Governo sugli effetti positivi della manovra non sono parsi molto credibili.

La domanda che viene spontanea è dunque la seguente: per l’organismo di controllo siamo di fronte a una manovra suffragata da certezza di bilancio oppure no?

Si ha l’impressione che ci troviamo di fronte a misure predisposte per necessità di affrontare il momento delicato ante-referendum istituzionale, misure che al posto di avere come base un progetto completo e organico ancora una volta hanno come fondamenta il bisogno del Governo di temporeggiare, di far fronte a complesse esigenze e a momenti programmatici e di bilancio risultanti da molteplici istanze e difficilmente coniugabili. Per capirci meglio, sono istanze emerse da più soggetti della società italiana (mondo della scuola, rappresentanze sindacali, associazioni di categoria…) a cui il Governo dà l’impressione di non saper tener testa o, nella migliore delle ipotesi, di non riuscire a coordinarne le potenzialità.

L’impressione di fondo è che il Governo abbia messo mano più che ai conti della spesa al conto delle esigenze per ricercare un consenso di fondo da parte dell’opinione pubblica.

In passato, nella storia della Repubblica italiana e dei suoi governi non sono mancati esempi di manovre finanziarie predisposte per soddisfare segmenti di opinione pubblica e purtroppo anche questa manovra rischia di entrare nel novero di quelle.

Un altro interrogativo emerge dalla posizione assunta dall’Unione Europea che in sede di Commissione aveva già espresso la volontà che il prossimo anno il deficit strutturale dell’Italia si presentasse con una riduzione: lo 0,1% rispetto al prodotto lordo.

Nessuno nasconde che il debito pubblico del Paese sia alto ma volere una riduzione anche solo di facciata in questo momento di stasi permanente dell’economia forse è chiedere troppo.

Da anni gli operatori economici sostengono che “il non investire ha causato danni alle imprese e all’economia” e che “l’austerità ha danneggiato imprese e Paese in modo continuo”.

Comunque entro un mese vedremo  quale sarà l’atteggiamento della UE difronte alla manovra 2017 del Governo italiano. Potrà il nostro Paese sottrarsi al diktat proveniente da Bruxelles? E se lo facesse sarebbe disposto ad affrontare i rischi delle speculazioni sui mercati che, sicuramente, inizierebbero a manifestarsi in un momento di così bassa crescita economica?

Entriamo ora nel merito di alcuni primi provvedimenti che riguardano direttamente il settore delle costruzioni.

POST SISMA E VARO DEL PIANO CASA ITALIA

Con la manovra prende il via in modo ufficiale il Piano Casa Italia insieme ai fondi per gli interventi per affrontare il sisma avvenuto in Centro Italia ad agosto. Si tratta di una manovra da 4,5 miliardi. In questo contesto d’investimenti pubblici il Governo ha inserito anche i progetti riguardanti la riqualificazione delle periferie (sono 120 progetti con un investimento da 2,1 miliardi di cui 1,6 arrivano dal Fondo di Sviluppo e Coesione).

Sempre in quest’ambito sono inseriti i fondi per far fronte al dissesto idrogeologico con 7 miliardi disposti in 7 anni.

AMBITO INFRASTRUTTURALE

Secondo il Governo il Piano riguarda 10 miliardi: comprende le infrastrutture con i piani di rilancio di FS e Anas (sono già stati da tempo presentati) e i piani strategici per aeroporti e porti.

Un capitolo a parte merita la necessità di disporre di fondi per detassare gli abbonamenti per il trasporto locale.

Sempre in ambito infrastrutturale stabilito un piano da 50 milioni di euro per l’abbattimento delle barriere architettoniche.

SETTORE EDILIZIA

Sempre in ambito di provvedimenti antisismici il Sisma Bonus riguarda un super incentivo che può arrivare all’85% della spesa a seconda della grandezza di miglioramento della classe di rischio che si ottiene con i lavori incentivati.

Confermato il Bonus Casa facendo leva sul risparmio energetico e con un credito d’imposta rafforzato Irpef (fino al 75%) per i miglioramenti riguardanti interi edifici condominiali.

Un capitolo a parte è la previsione di incentivi per gli interventi riguardanti gli edifici alberghieri. Proroga di un anno per l’incentivo alle ristrutturazioni del 50% e proroga per 5 anni dell’incentivo del 65% per l’Ecobonus che potrà essere utilizzato dal 2017 al 2021.

ENTI PUBBLICI

La manovra comprende il rilancio degli investimenti da parte degli enti locali e per questo motivo vengono sbloccati i risparmi di bilancio che possono essere così dirottati alla spesa in conto capitale per i programmi di edilizia pubblica (in particolare edilizia scolastica). Nuovamente disponibile il bonus che permette di considerare una quota del fondo pluriennale vincolato fra le entrate utili per raggiungere il pareggio di bilancio (il bonus si aggira attorno ai 300 milioni l’anno).

Per quanto concerne gli aspetti fiscali sono confermate anche per il prossimo anno Imu e Tasi sugli immobili diversi dall’abitazione principale e l’impossibilità di aumentare le aliquote da parte degli enti territoriali.

Per quanto concerne gli obblighi di gestione associata delle funzioni fondamentali dei piccoli comuni il meccanismo sarà sostituito da un apposito sistema di incentivi riguardanti le sinergie e le possibili fusioni.

INVESTIMENTI IN START UP

Prendono il via nel Paese i piani individuali di risparmio: viene eliminata la tassazione sui capital gain riguardanti investimenti a medio-lungo termine con l’obbligo di mantenere l’investimento per 5 anni fino a 30mila euro all’anno. Le partecipate in fase di start up da società quotate potranno monetizzare le perdite realizzate nei primi tre periodi d’imposta di attività cedendole alla capogruppo. Le perdite oggetto di cessione devono comunque fare riferimento a un’attività produttiva. Salgono al 30% le detrazioni (ora già in vigore) per chi investe in pmi innovative e start up rispetto all’attuale 19% (soggetti Irpef) e 20% (soggetti Ires).

INVESTIMENTI IN INNOVAZIONE E SUPER AMMORTAMENTO

È stato prorogato per un anno (fino al 31 dicembre 2017) il superammortamento del 140% e viene introdotto un iperammortamento al 250% per i beni digitali legati a Industria 4.0 che saranno successivamente elencati da un’apposita disposizione ministeriale. In entrambi i casi la consegna del bene dovrebbe essere possibile fino al 30 settembre del 2018: con l’obbligo di pagare un acconto di almeno il 20% entro la fine del 2017.

Prorogata a tutto il 2017 la nuova Sabatini per facilitare gli investimenti in beni strumentali attraverso finanziamenti a tassi agevolati con contributo statale.

Per quanto concerne il credito d’imposta per gli investimenti in ricerca e sviluppo questo viene potenziato e nella nuova versione che prevede la proroga di un anno a tutto il 2020 il beneficio raggiunge il 50% per qualsiasi tipologia di spesa e il tetto del credito d’imposta annuale per beneficiario sale da 5 a 20 milioni.

FLAT TAX PER LE PMI

A partire dal prossimo anno diventa operativo il taglio dell’Ires di 3 punti percentuali scendendo dal 27,5 % al 24%. La riduzione è stata disposta e finanziata (da tre miliardi) dalla legge di stabilità dello scorso anno. Sull’aliquota del 24% si posiziona la flat tax per le ditte individuali e le società di persone. L’imposta sul reddito dell’imprenditore (Iri) consentirà a commercianti e artigiani che lasciano il reddito in azienda senza distribuirlo di scontare una tassazione piatta, proporzionale al 24%e non con l’aliquota progressiva Irpef come sta avvenendo oggi. Sempre attraverso il provvedimento Iri arriva la tassazione secondo il regime di cassa per le imprese in contabilità semplificata: si pagheranno le tasse sull’incassato e non sul fatturato.

di Rebecca Alberti

Qui le slide del Governo

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