Residenza unifamiliare Cesenatico | Abitare e comfort

Legno, marmo e luce per la percezione di un benessere diffuso

Il volume compatto è stato studiato in funzione del contenimento dei consumi energetici e le masse aggettanti permettono attraverso uno studio delle ombre portate il corretto ombreggiamento e soleggiamento degli ambienti interni ed esterni nelle diverse stagioni. L’utilizzo di materiali naturali e la presenza della luce come materia forgiante dello spazio favoriscono la percezione di un benessere diffuso. La struttura della parete in legno massiccio, senza colle chimiche, né barriere al vapore, ha il grande vantaggio di una regolazione autonoma e del tutto naturale dell'umidità interna all’edificio.

L’edificio unifamiliare a uso residenziale, con struttura portante in legno, si sviluppa su due livelli: al piano terreno sono presenti gli ambienti della zona giorno e della zona notte, con i servizi relativi alla residenza; nel soppalco si colloca un ambiente multifunzionale.

Gli accessi alla casa avvengono tramite grandi vetrate protette da un loggiato che circonda l’edificio nella zona sud ovest. Il portico a ovest favorisce la fruizione degli spazi esterni.
Gli accessi alla casa avvengono tramite grandi vetrate protette da un loggiato che circonda l’edificio nella zona sud ovest. Il portico a ovest favorisce la fruizione degli spazi esterni.

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La zona giorno è distribuita come un open space a doppia altezza, permeato dalla luce; grazie anche alla grande vetrata del soppalco comunicante. La grande apertura vetrata che si affaccia sul portico enfatizza l’open space e la sua spiccata verticalità.
La zona notte, distribuita sempre al piano terreno, comunica, tramite uno spazio distributivo, con il soggiorno a doppia altezza, pur mantenendo le sue caratteristiche di riservatezza e tranquillità.

Dettaglio interni.
Dettaglio interni con marmo travertino.

La separazione tra la zona notte e giorno è sottolineata con un gioco di cambio del materiale della pavimentazione, dal marmo travertino si accede a un disimpegno in parquet di rovere che prosegue nelle camere da letto.
Lo spazio interno, organizzato intorno all’ambiente del soggiorno, attraverso le grandi aperture e le vetrate, fruisce della luce naturale a tutte le ore del giorno, acquisendo fluidità e compenetrazione con gli spazi limitrofi.

Una copertura mista, a falde inclinate e in parte piana, con una struttura portante in legno e con pacchetto di doppia ventilazione interna, unitamente a un elevato spessore d’isolamento, mantiene fresca la copertura anche alle temperature più calde.
Una copertura mista, a falde inclinate e in parte piana, con una struttura portante in legno e con pacchetto di doppia ventilazione interna, unitamente a un elevato spessore d’isolamento, mantiene fresca la copertura anche alle temperature più calde.

Altezze e trasparenze. La complessità visiva tra altezze e trasparenze, interno ed esterno, risulta il punto nevralgico di questo progetto ed è volta a interpretare ogni funzione abitativa attraverso giochi di prospettive volumetriche sempre diverse e in continua comunicazione con l’esterno. I volumi determinano una gerarchia nella permeabilità dell’involucro, individuando zone più protette al piano sottostante, deputate al pranzo, al riposo o ai servizi, mentre il piano superiore, che si affaccia sul soggiorno, è un open space con la funzione di sala hobby, comunicante col grande terrazzo creato sulla copertura piana.

Inizio del cantiere e impostazione delle basi di appoggio delle pareti in legno sulla platea 8. Aggancio delle pareti alla platea.
Inizio del cantiere.

Gli accessi alla casa avvengono tramite grandi vetrate con infissi scorrevoli e sono protetti da un loggiato che circonda l’edificio nella zona sud-ovest, in modo da garantire l’ombreggiatura nelle ore più calde, così come il profondo portico a ovest, di fronte alla zona soggiorno e in comunicazione con la cucina, che permette di fruire gli spazi esterni della casa con un comfort termico anche nella stagione estiva.

 Particolare della base di appoggio per parete in legno su platea.
Particolare della base di appoggio per parete in legno su platea.

Orientamento e consumi energetici. Il volume compatto e accorpato è studiato in funzione del contenimento dei consumi energetici e le masse aggettanti assicurano, attraverso uno studio delle ombre portate, un corretto soleggiamento e ombreggiamento degli ambienti interni ed esterni nelle diverse stagioni.

Aggancio delle pareti alla platea.
Aggancio delle pareti alla platea.

L’orientamento degli ambienti interni è stato progettato in modo da garantire alle zone giorno collocate a sud e a ovest, le migliori condizioni di esposizione e illuminazione naturale, alla quale si aggiunge un’importante apporto termico nei mesi invernali. Per una migliore ricezione solare e un più efficace bilancio energetico le zone giorno a sud e a ovest dispongono di ampie superfici vetrate, protette da oscuranti, oltre agli aggetti architettonici, che evitano il surriscaldamento estivo.

Montaggio delle pareti.
Montaggio delle pareti.

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Copertura e terrazzamento. Una copertura mista, in parte a falde inclinate e in parte piana, entrambe realizzate con una struttura portante in legno e con pacchetto di doppia ventilazione interna, unitamente a un elevato spessore d’isolamento, mantiene fresca la copertura anche alle temperature più calde.
È stato concepito anche un terrazzamento, accessibile direttamente dal soppalco, opportunamente isolato e impermeabilizzato, e posto a copertura della zona a servizi sita al piano terra.

Apertura sul soppalco.
Apertura sul soppalco.

La struttura. Le fondazioni dell’edificio sono costituite da una platea in calcestruzzo armato, su cui poggia la struttura portante realizzata interamente in legno massiccio. La parete in legno, completamente ecologica senza trattamenti chimici né presenza di colle, è opportunamente agganciata alla platea mediante staffe di collegamento in acciaio zincato, ed è realizzata con tavole di legno a fibre incrociate, pressate tra loro e fissate con chiodi rigati d’alluminio.

Montaggio delle pannellature interne in Fermacell.
Montaggio delle pannellature interne in Fermacell.

Le tavole utilizzate vengono essiccate in celle, quindi piallate su un lato e rivettate su quello opposto, così da abbassare il valore λ della parete ad 0,094 W/mqK. La struttura della parete in legno massiccio, senza colle chimiche, né barriere al vapore, ha il grande vantaggio di una regolazione autonoma e del tutto naturale dell’umidità interna all’edificio. Le strutture abitative ottengono in questo modo un ottimo comfort interno e un clima sano, senza nessun rilascio di gas nocivi come la formaldeide, presente in quasi tutte le lastre truciolari incollate.

Montaggio della parete, dettaglio dell’incastro.
Montaggio della parete, dettaglio dell’incastro.

Il grosso spessore della parete in legno massiccio è inoltre un importante elemento tecnologico che permette l’accumulo del calore al suo interno nella stagione estiva, riducendo l’umidità interstiziale.
Inoltre, questo tipo di parete ha una schermatura del 97% dalle onnipresenti radiazioni ad alta frequenza e dall’elettrosmog.

Particolare della parete in legno Mhm a fibre incrociate.
Particolare della parete in legno Mhm a fibre incrociate.

Grazie alla struttura a strati incrociati delle tavole essiccate, la parete non è sottoposta a nessun cedimento né ritiro, e mantiene così la propria forma nel tempo. La particolare tecnica di essicazione delle tavole in celle convenzionali a vapore permette di evitare completamente l’utilizzo di freni vapore o barriere e non è più necessario ricorrere a protezioni chimiche del legno.
Grazie all’elevato grado di prefabbricazione e alla facilità di montaggio, una casa realizzata con pareti in legno massiccio può essere costruita in tempi brevissimi e la sua estrema versatilità permette di realizzare qualsiasi tipo di progetto architettonico.

Fase di montaggio delle coperture e montaggio delle gronde.
Fase di montaggio delle coperture e montaggio delle gronde.

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Le finiture interne. Per quanto riguarda le finiture interne, la scelta della pavimentazione della zona giorno è ricaduta su un travertino policromo fortemente nervato, scelto direttamente dal progettista in una cava marchigiana. Si può apprezzare la vena mineraria che si ripetete, con variazioni cromatiche che, con un motivo ricorrente, diventano quasi una scacchiera che accompagna dall’ingresso alla cucina, fino alla sala, salendo anche sui gradini della scala, interrotta solo in prossimità del soppalco e della zona notte, quasi a segnare il cambio funzionale dell’edificio.

Particolare delle tegole portoghesi.
Particolare delle tegole portoghesi.

Infatti, per separare la zona notte e il soppalco mediante la materia, si è optato per la posa di grandi listoni di parquet in rovere, con superficie spazzolata e finita a olio naturale. L’utilizzo di materiali naturali come il legno e il marmo, la presenza costante della luce come materia forgiante dello spazio, contribuiscono a creare una percezione di un benessere diffuso, un risultato al quale il progetto ha teso attraverso lo studio di ogni particolare.

Saldatura della guaina sul terrazzo.
Saldatura della guaina sul terrazzo.

Le finiture esterne. Per le finiture esterne è stato realizzato un termo-cappotto in fibra di legno, tinteggiato con colore chiaro, contraddistinguendo i vari volumi architettonici con due colorazioni differenti.
Gli infissi sono stati realizzati in pvc con doppia vetrocamera, prestando particolare attenzione al risparmio energetico e l’isolamento termico/acustico, principio presente come una costante nel progetto. Per quanto riguarda il sistema di oscuramento si sono scelti scuri in alluminio ad avvolgimento elettrico. Lungo il perimetro dell’edificio è stato realizzato un camminamento in materiale lapideo, analogo a quello dell’accesso carrabile al lotto e dell’area di sosta antistante il garage.

Realizzazione degli impianti.
Realizzazione degli impianti.

Il riscaldamento. È stato installato un impianto di riscaldamento radiante a pavimento che garantisce il comfort termico attraverso una distribuzione del calore in senso verticale: il raggiungimento delle temperature massime ambientali è in corrispondenza dei piedi mentre all’altezza del capo la temperatura è inferiore creando così un effetto di benessere e riducendo sensibilmente i moti convettivi dell’aria e la circolazione di polveri e microrganismi. Inoltre i pannelli radianti funzionano a basse temperature consentendo quindi un notevole risparmio rispetto all’utilizzo dei tradizionali caloriferi.

Portico in fase di montaggio.
Portico in fase di montaggio.

IL CANTIERE
Fondazioni. Una volta realizzata la platea in c.a., si è proceduto con l’assemblaggio dell’abitazione, le pareti infatti sono arrivate in cantiere già pronte per la fase di montaggio. È stato predisposto l’alloggiamento di ogni parete mediante un tracciamento della stessa con elementi lignei, al di sotto di essi è stata applicata carta catramata per evitare le eventuali infiltrazioni che avrebbero potuto intaccare le pareti. Le pareti sono state messe in posizione mediante l’utilizzo di una gru e successivamente connesse alle fondazioni mediante fazzoletti in acciaio. Si è poi proceduto con una catramatura alla base delle struttura per prevenire l’aggressione dell’acqua sul legno.

Realizzazione del massetto nel soppalco
Realizzazione del massetto nel soppalco.
Solaio in travi di legno e tavolato.
Solaio in travi di legno e tavolato.

L’ossatura della casa è stata assemblata come un puzzle, in pochi giorni, grazie alla predisposizione effettuata dal produttore in azienda.
Una volta montate le pareti si è proceduto con la stesura delle travi dei solai del soppalco e della copertura connettendo i vari elementi con travetti in legno, successivamente sono state montate le pareti superiori del soppalco e la sua rispettiva copertura.

Stratigrafia del muro con isolamento 'Stirodur' della parete a terra.
Stratigrafia del muro con isolamento ‘Stirodur’ della parete a terra.

L’impiantistica. Le pareti prefabbricate in legno arrivano già in cantiere con la predisposizione impiantistica, che però purtroppo risulta sempre ridotta rispetto alle reali esigenze degli impiantisti, dunque sono stati ampliati i vani e i passaggi degli impianti predisponendo gli alloggiamenti e iniziando con la stesura in opera dell’impiantistica.

Terrazzo con guaina finita
Terrazzo con guaina finita.

Nel contempo è stata applica la guaina impermeabilizzante in copertura e sul terrazzamento. Si è proceduto a inserire l’isolante in fibra di legno nel solaio del soppalco e nelle pareti interne, modellandolo per permettere l’alloggiamento dell’impiantistica. Nelle aperture è stato predisposto il passaggio degli scuri scorrevoli, e il contro telaio degli infissi esterni. Si è iniziato a pannellare le parti più sensibili, con funzione di protezione e d’ancoraggio per il cappotto esterno.

Vano finestra con cappotto in lana di roccia.

La posa del cappotto. L’isolamento esterno in lana di roccia è stato connesso con tasselli in nylon alla muratura portante, protetto da una barriera a vapore. Nella parte bassa delle pareti in legno massiccio, in corrispondenza delle fondazioni, dopo la protezione in catrame, è stato disposto uno strato d’isolamento in styrodur per proteggere le pareti dall’umidità proveniente dal terreno, sempre connesso tramite tasselli alla muratura portante. Si proceduto poi con il rinzaffo, l’applicazione di una rete di fibra di vetro, l’arriccio e successivamente è stato steso l’intonaco.

Dettagli degli interni finiti.
Dettagli degli interni finiti.

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La copertura. Per la copertura è stata stesa una guaina impermeabilizzante protettiva, che funge da protezione contro le infiltrazioni ed evita il passaggio del vento. Sotto-copertura si è provveduto a montare un telaio ligneo per la ventilazione, dopodiché si sono montati la lattoneria in zinco-titanio, rifinendo le aperture per il passaggio dell’aria nella copertura con reti microforate in materiale analogo ai pluviali, infine si è proceduto con la stesura delle tegole, a finitura della copertura. All’esterno, finiti i lavori sulle lattonerie, si è proceduto con il montaggio della pannellatura solare e l’installazione protettiva per il comignolo, poi si è rifinita la rasatura con doppia colorazione delle murature esterne.

Arch.Silvia Berardi | Progettista
Arch.Silvia Berardi | Progettista
arch.Annalisa Farabegoli | Progettista e direzione lavori
Arch.Annalisa Farabegoli | Progettista e direzione lavori

Chi ha fatto Cosa
Località: Cesenatico, Fc
Committente: privato, sig. Fabio Bruno
Progetto: Artec Studio, Cesena, arch. Silvia Berardi, arch. Annalisa Farabegoli
Direzione dei lavori: arch. Annalisa Farabegoli
Calcolo strutture: ing. Roberto Mattiello
Struttura in legno: Raro Haus, Vandoies, Bz
Serramenti: Finstral, Centro Infissi, Cesena
Pavimenazioni e rivestimenti lapidei: Cardi Marmi, Acquasanta Terme, Ap
Realizzazione: 2014 – 2016

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