Trasformazioni urbane | Infrastrutture aeroportuali

Linate: approvato piano d’investimenti da 156 milioni di euro

Tra le più vecchie infrastrutture milanesi, l’aeroporto di Linate da oltre 25 anni non viene ristrutturato: la Sea ha approvato nel piano industriale 2016-2021 le opere di restyling che includono il rifacimento dell’aerostazione e della torre di controllo, l’ampliamento delle piste e delle aree parcheggio ed infine l’ultimazione della linea M4.

Pietro Modiano, presidente della Sea (società controllata dal comune di Milano che gestisce Linate e Malpensa) ha annunciato l’avvio delle opere di ristrutturazione del terminal cittadino dell’aeroporto di Linate, a Milano, che a oggi è tra le più vecchie infrastrutture di accesso alla città: il piano industriale 2016-2021 della Sea prevede una prima fase d’investimenti su Linate per 118 milioni a carico del gestore aeroportuale (già approvati) e 38 milioni a carico di terzi per un investimento totale di 156 milioni di euro. Ricordiamo che l’aeroporto milanese di Linate fu costruito nel 1936 e ampliato nel 1960: gli ultimi investimenti risalgono al 1993.

Aeroporto di Linate.

Fine lavori 2030

Il piano di sviluppo elaborato dalla Sea prevede trasformazioni radicali e alla fine dei lavori nel 2030 tutta l’area sarà riqualificata con alberghi, uffici, centri commerciali.

L’aerostazione verrà in parte abbattuta e così anche la palazzina degli attuali uffici Sea: chi arriverà da Milano attraverso viale Forlanini potrà vedere in lontananza le acque del bacino (idroscalo) inaugurato nel 1930 e soprattutto potrà accedervi più facilmente.

Dal 2022 ci sarà anche la metropolitana che collegherà Linate a San Babila (centro) in pochi minuti. Il primo pacchetto d’interventi verrà concluso nel 2021 e l’impegno finanziario della Sea sarà di 118 milioni così ripartito:

  • restyling terminal passeggeri per 35,8 milioni;
  • rifacimento pista e piazzali (entro il 2019 dovrà essere rifatta la pista di 2440 m) per 38,3 milioni;
  • viabilità e parcheggi per 15,1 milioni di euro;
  • impianti, edifici vari e altri interventi per 28,6 milioni di euro.

Tra gli interventi a carico di terzi per un valore di 38 milioni distingue la nuova torre di controllo dell’Enav.

Idroscalo, il bacino artificiale adiacente all’aeroporto milanese.

Metropolitana M4 Lorenteggio – Linate

Oltre la data del 2021 subentrerà il piano regolatore al 2030, per una più vasta risistemazione dell’area contenente anche l’idroscalo. Con il progetto della Sea su Linate quest’area della città diventerà uno dei poli di trasformazione urbana più interessanti per Milano: l’aeroporto di Linate sarà servito anche dalla metropolitana, la linea M4 Lorenteggio-Linate, una metropolitana a automazione integrale (senza conducente) che potrà collegare con un percorso di 14,2 Km l’aeroporto di Linate con la stazione Fs di Milano San Cristoforo. Il costo complessivo dell’opera è di 1,8 miliardi di euro.
Tra il 2017 e il 2019 si effettueranno gli scavi delle gallerie e la realizzazione delle stazioni, mentre tra il 2020 e il 2022 si realizzeranno gli impianti.

Pietro Modiano | Presidente Sea

Pietro Modiano | Presidente Sea.

«Ora è il turno di Linate, che nel giro di qualche anno cambierà profondamente immagine: rifaremo la facciata, l’area degli arrivi e metteremo mano all’intera aerostazione. Poi dal restyling estetico, che scatterà nell’estate del 2017, passeremo al rifacimento pista, nel 2019. Per l’occasione, Linate resterà chiuso per alcuni mesi e tutti i voli saranno traferiti a Malpensa. Va ricordato che Linate è un aeroporto regolamentato: sono autorizzati un massimo di 18 movimenti all’ora per un traffico di 10 milioni di passeggeri l’anno. Tali limiti resteranno anche nei prossimi anni. Il piano industriale 2016-2021 di Sea e il Master Plan di Linate si fondano su un presupposto comune: dall’emergenza all’eccellenza. Superato il de-hubbing di Alitalia, che risale al 2007, chiusa la vertenza della Commissione europea su Sea Handling, Linate e Malpensa convivono e crescono entrambi. Oggi la sfida non è più quella di evitare il declino, di affrontare le emergenze, ma è quella dell’eccellenza, in termini di capacità competitiva, qualità della gestione e di valore creato. Gli ultimi dati di traffico, che vedono i passeggeri in transito a Malpensa crescere del 19% nel mese di dicembre e del 15% nel mese di gennaio, ci dicono che l’effetto Expo è proseguito anche senza l’Expo. La grande Milano conferma una capacità attrattiva di tutto rispetto. E gli aeroporti milanesi, in particolare Malpensa, devono essere dei catalizzatori di flussi di traffico per favorire la crescita del territorio».

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