Urbanistica │ Termini Imerese

Linee strategiche per il rinnovamento del territorio

Il comune di Termini Imerese ha elaborato una politica territoriale tesa al potenziamento della città storica e della valenza delle terme su cui si è fondata la città. Per riattivare l’economia si fa leva su interventi di potenziamento delle infrastrutture portuali e retro portuali.

L’ultimo Piano strategico approvato (risalente al 2007) si articola in sette linee strategiche, cui corrispondono un insieme di obiettivi e azioni.
Comune denominatore è la concreta necessità di riqualificazione delle aree urbane, portuali, delle aree d’interesse turistico e delle aree industriali o destinate alla logistica.[imagebrowser id=84]

Tema comune e mai abbandonato del Piano strategico di Termini (così come per gli altri comuni del nordovest siciliano) è il potenziamento dell’aspetto storico e culturale dei centri urbani accompagnati dallo sviluppo di reti infrastrutturali che possano migliorare la mobilità con miglioramento della capacità portuale e interportuale.

Promozione dei siti archeologici. Il Comune ha puntato ad avviare politiche concrete per il recupero e la riqualificazione urbana del centro storico perseguendo gli obiettivi indicati nella «Variante generale per il centro storico» e concentrando le prime azioni d’intervento su alcune aree strategiche: le zone più degradate della parte bassa della città e i principali nodi urbani.
La linea strategica promuove anche la fruizione dei siti archeologici presenti nel territorio e in particolare le iniziative necessarie per l’istituzione del Parco Archeologico di Himera e la definizione di un circuito archeologico nel territorio, valorizzando la presenza delle Terme, attraverso la realizzazione di interventi per migliorarne la fruizione e la ricettività. Il nome stesso Thermai Himeraìai (in latino Thermae Himerae) è dovuto all’esistenza di sorgenti di acque calde di grande valore e attraverso l’avviamento di iniziative per la creazione di un distretto turistico, secondo le finalità previste dalla normativa regionale di settore.

Ricostruire la città-porto. Un’altra strategia tende ad avviare le iniziative necessarie per la progettazione del nuovo porto commerciale, previsto dal Piano regolatore del porto, avviando le procedure per la realizzazione del nuovo porto turistico e del nuovo spazio urbano tra l’area turistica del porto e il centro storico, come progetti fondamentali per la ricostruzione del fronte mare della città, promuovere le prime iniziative per riqualificare l’area destinata alla balneazione e sostenere il progetto di distretto della nautica.

Città imprenditoriale. Tra gli impegni vi è lo sviluppo tecnologico tramite l’istituendo polo della ricerca e della sperimentazione per l’implementazione delle innovazioni, in sinergia con l’università e le aziende. Migliorare i servizi alle imprese, attuando la realizzazione di tutti i servizi accessori per il loro sviluppo e promuovendo i progetti infrastrutturali e logistici, favorendo il coinvolgimento dei privati per la loro realizzazione, valorizzare le risorse umane e investire sulla formazione.Infine sostenere il settore agroalimentare recuperando il ruolo storico e geografico di centro commerciale, attraverso il sostegno alla creazione di una piattaforma dell’agroalimentare nell’area interportuale. Sono queste alcune strategie tra le quali rientra anche il progetto di recupero della tradizione della Targa Florio avviando le iniziative per la fattibilità del Parco Tematico di Floriopoli e del Museo dell’Automobile.

Progetto ambiente. S’intende promuovere un progetto di gestione e fruizione della Riserva naturale del Monte San Calogero attraverso la promozione di un protocollo d’intesa con i comuni di Caccamo e Sciarra e l’ente gestore. Prima però è necessario risolvere le principali emergenze ambientali con il completamento del sistema di depurazione e l’attuazione degli interventi di recupero e stabilizzazione spiaggia in erosione, realizzare il sistema di monitoraggio delle condizioni d’inquinamento ambientale e sostenere e promuovere il completamento della conversione a metano della centrale termoelettrica come punto di equilibrio ottimale in termini di sostenibilità ambientale.

Servizi per la città. Il tema dei servizi ai cittadini e delle migliorie da apportare alle reti stradali e alla mobilità è di primaria importanza. L’amministrazione con il «Piano di zona» promuove i progetti tesi alla rivitalizzazione urbana in periferia, tramite servizi forniti dalla pa come ad esempio i progetti Epoint e le reti civiche.
Inoltre è fondamentale occuparsi del completamento del sistema di accessibilità viaria occidentale verso la città e di servizio al porto, realizzando i segmenti viari della circonvallazione ancora mancanti e la riconnessione in un unico sistema di accessibilità dei tratti già realizzati e provvedere all’avvio dei lavori del sistema dei parcheggi di interscambio per l’accessibilità al centro urbano, in coerenza con le previsioni del Prg e della variante generale per il centro storico oltre alla razionalizzare del sistema del trasporto pubblico urbano.

Il Porto. Il porto dispone di 90mila mq di piazzali, mentre le attività commerciali sono riconducibili ai traffici Ro-Ro, merci varie (soprattutto fertilizzante e legname), rinfuse liquide.
I dati di traffico disponibili per il porto di Termini Imerese sono relativi al periodo compreso tra il 2008 e il 2010: nel corso di questi tre anni ha visto aumentare la quota di passeggeri movimentati passando da un numero trascurabile pari a 175 a 63.976 nel 2010.
Il porto di Termini Imerese rientra nella competenza dell’assessorato Territorio e Ambiente della Regione Sicilia. Il Piano Regolatore è stato approvato ai sensi dell’art. 30 della legge regionale n. 21/85 con decreto del dirigente generale del dipartimento regionale urbanistica.
Per la concreta attuazione del Piano Regolatore occorre effettuare prima la procedura di Valutazione dell’impatto ambientale (Via) su apposito Studio d’impatto ambientale (Sia) e la progettazione generale di tutte le opere previste dal Piano regolatore portuale.
A completamento di questo iter devono essere assicurate le condizioni di sicurezza dell’operatività attraverso la realizzazione di alcuni interventi infrastrutturali.
Le principali opere previste per il risanamento della criticità sono:

  • i lavori di consolidamento della banchina di riva e del molo trapezoidale del Porto commerciale
  • l’intervento riguarda il consolidamento strutturale,
  • l’adeguamento statico e antisismico della banchina di riva e della banchina del molo prospiciente il bacino commerciale (18.750.000 euro)
  • il ripristino statico dei piazzali del porto commerciale e il rifacimento degli impianti (l’intervento prevede la rifunzionalizzazione del porto con il rifacimento e il completamento dell’impianto elettrico, la sostituzione e l’integrazione dei parabordi esistenti, la realizzazione di tutti gli impianti oggi inesistenti) per una spesa di 21 milioni di euro.

Giovanna Ferraresi

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