Videointervista | Alberto Lualdi, presidente Edilegno Arredo

Lualdi: «grande qualità per un consumatore sempre più consapevole»

Il comparto del legno è da anni soggetto ad una situazione di crisi. dal 2008 sono stati persi 52mila posti di lavoro e 10mila imprese sono sparite dal mercato. Eppure le esportazioni si sono rivelate un’autentica manna con il mercato estero cresciuto del 5%. È sul fronte interno che le strategie vanno ripensate. Di questo ne abbiamo parlato con Alberto Lualdi, presidente Edilegno Arredo.
Alberto Lualdi, presidente Edilegno Arredo.

Con Alberto Lualdi, presidente di Edilegno-Arredo, associazione che rappresenta 250 aziende italiane di prodotti per l’edilizia e l’arredo urbano, siamo entrati nel merito del provvedimento varato dal Governo che va incontro alle esigenze di chi ristruttura la casa e nello stesso tempo favorisce il comparto del legno-arredo.
Facciamo riferimento al bonus inserito nella legge 63/2013. Il provvedimento si concluderà a dicembre ed entro quella data si potranno richiedere le detrazione Irpef al 50% per le spese di manutenzione straordinaria di un immobile entro i 96mila euro a cui viene aggiunta la possibilità di richiedere un ulteriore sconto fiscale per l’acquisto di mobili.
Il tetto di spesa in questo caso è di 10mila euro e il ritorno tramite detrazione Irpef è di 5 mila euro spalmato in 10 anni. Dato scontato che è da ritenersi improprio il termine «aiuto per il comparto», anche perché i primi benefici del bonus si avranno a fine settembre e la campagna promozionale si riduce dunque a soli 4 mesi, un dato positivo comunque c’è stato se restiamo alla previsioni di Federlegno – Arredo. Ovvero, il recupero di spesa al consumo entro il 2013 è calcolato in 1,8 miliardi, e se il bonus non fosse stato deliberato si sarebbe manifestata un’ ulteriore perdita di 8mila posti di lavoro in un solo anno.
Quali sono le possibilità che il 2014 porti a una riconferma del provvedimento di sgravio fiscale?

La situazione di crisi che ha colpito profondamente il nostro mercato immobiliare è stata particolarmente pesante per le imprese più piccole, quelle che meno di altre hanno fatto leva sull’export. Già perché le esportazioni per la filiera del legno si sono rilevate un’autentica manna: infatti la crescita del mercato estero è stata superiore del 5%. Albero Lualdi, con la sua produzione, ha vinto il premio Piazza dei Mercanti in tema d’innovazione ed eccellenza, presentando per il mercato Usa una nuova realtà imprenditoriale e coinvolgendo designers e architetti statunitensi di assoluta rilevanza.
Quali sono state le motivazioni che hanno portato a questa strategia?

Il comparto del legno, nell’ambito più generale della filiera delle costruzioni, da anni sta vivendo una situazione di notevole sofferenza. A leggere i dati del mercato interno sembra infatti di assistere ad una autentica Caporetto con la perdita secca, dal 2008 a oggi di 52mila posti di lavoro e con le ore di cassa integrazione che hanno avuto una crescita superiore al 700%Dall’ora a oggi nel comparto 10mila imprese hanno chiuso la serranda.
Un altro dato che testimonia la crisi ci è giunta dall’analisi dei dati riguardanti i depositi dei marchi e dei brevetti: negli ultimi 2 anni ben 2500 brevetti depositati in meno, e di questi, una parte consistente va considerata nel comparto dell’edilizia e del legno. Eppure da uno studio che Edilegno ha commissionato al Cresme per avere un’analisi ad ampio raggio sul comparto immobiliare in relazione alle dinamiche congiunturali è emerso che il settore è in sofferenza e si sta profondamente riconfigurando: il 65% del mercato, si legge nel documento, è orientato al recupero e questo recupero pare proprio faccia sponda sui fattori export e innovazione. Di export abbiamo già parlato, ora dobbiamo partire da un concetto semplice ma che sta alla base di tutto il fattore ripresa. Cosa fare per avvicinare nuovamente alla filiera del legno il cliente italiano, come ripensare il rapporto tra produttore, rivenditore e consumatore finale?

Riprese video di Mattia Pavanello 

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