Barriere architettoniche | Fiaba, Geometri, Uni

L’«Universal Design» ha la sua norma Uni per riprogettare il costruito senza barriere

«Abbattimento barriere architettoniche - Linee guida per la riprogettazione del costruito in ottica universal design» è il titolo della norma Uni presentata questa mattina a Roma che delinea un approccio metodologico di abbattimento delle barriere architettoniche basato sul concetto di accessibilità per tutti con l’obiettivo di migliorare la vivibilità di quartieri e città per tutti i cittadini.

Fiaba Onlus e il Consiglio Nazionale Geometri, insieme a Uni, hanno sviluppato la prassi di riferimento Uni/PdR 24:2016 dal titolo «Abbattimento barriere architettoniche – Linee guida per la riprogettazione del costruito in ottica universal design» che delinea un approccio metodologico fondato sul concetto di accessibilità per tutti e si basa sull’analisi del contesto, sulla metodica per il rilevamento delle criticità (compresi i criteri per l’individuazione delle barriere architettoniche e sensoriali) e sull’analisi delle scelte progettuali per gli interventi di abbattimento delle barriere architettoniche.norma-uni-accessibilita

Il documento è stato illustrato oggi a Roma dal presidente Uni Piero Torretta con il presidente di Fiaba Onlus Giuseppe Trieste e il presidente dei geometri Maurizio Savoncelli.

A fare da stimolo alla redazione del documento tecnico nazionale che detta le linee guida per l’abbattimento delle barriere architettoniche è stata proprio l’esperienza ideata dal Consiglio Nazionale Geometri del concorso nazionale «I futuri geometri progettano l’accessibilità», attraverso il quale, da cinque anni, gli studenti degli Istituti tecnologici per geometri Cat (Costruzioni Ambiente e Territorio) si cimentano nella stesura di progetti dedicati all’abbattimento delle barriere architettoniche.

La norma Uni/PdR 24:2016 fornisce ora una guida che uniforma in tutto il territorio nazionale le buone pratiche per la progettazione secondo l’Universal Design. Una strategia che mira a fare della progettazione e della composizione dei diversi ambienti e prodotti accessibili e comprensibili a tutti.

Secondo la definizione del Consiglio d’Europa i termini progettazione per tutti, accessibilità integrale, progettazione inclusiva, progettazione senza barriere, progettazione transgenerazionale e accessibilità per tutti sono da considerare convergenti verso il termine Universal Design.

Maurizio Savoncelli | Presidente Consiglio Nazionale Geometri. «Credo che non potevamo agire su un target migliore, quello dei nostri ragazzi futuri geometri per affrontare una battaglia di carattere universale, socio-culturale ma anche di cultura tecnica»
Maurizio Savoncelli | Presidente Consiglio Nazionale Geometri. «Credo che non potevamo agire su un target migliore, quello dei nostri ragazzi futuri geometri per affrontare una battaglia di carattere universale, socio-culturale e insieme di cultura tecnica».

Maurizio Savoncelli | Presidente Consiglio Nazionale Geometri
«L’accessibilità è un problema sempre più sentito a causa dell’invecchiamento della popolazione mondiale e le persone con disabilità hanno diritto a pari condizioni di accesso alla vita sociale, politica ed economica. Giuseppe Trieste ci ricorda sempre (ndr: presidente di Fiaba Onlus) che per loro così come per i normodotati utilizzare un ascensore, entrare in un edificio, accedere in maniera corretta a ogni tipologia di arredo o poter leggere facilmente ogni tipo di testo, sono attività quotidiane di fondamentale importanza. Chiunque, in qualsiasi fase della vita può sperimentare temporaneamente una condizione di ridotta accessibilità. Le norme sono strumenti potenti per integrare e rafforzare gli aspetti di accessibilità fornendo una cornice operativa univoca, i requisiti e le specifiche per i prodotti e i servizi accessibili. C’è qui Alessandro Cattaneo e conosco la sua sensibilità al tema e so anche quali sono gli sforzi che le amministrazioni locali hanno fatto per adattare l’ambiente costruito alle esigenze delle disabilità. Ma si tratta di interventi non sistematici che non rispondono a una visione disciplinare organica. Questa norma consente a tutti di fare un salto di qualità e ci consentirà di rendere un buon servizio al nostro paese. L’obiettivo finale sarà quello di mettere in sinergia i temi dell’accessibilità per tutti con quelli della sicurezza e della salubrità indoor degli edifici per garantire ai cittadini le migliori condizioni di vita possibili. Ricordo che dallo scorso 10 novembre è online il bando della V edizione del Concorso Nazionale I Futuri Geometri Progettano l’Accessibilità che a oggi ha coinvolto 190 Istituti Cat, migliaia di studenti, presentando 108 progetti alle amministrazioni locali interessate. Di questi, 6 sono stati adottati e sono in corso di realizzazione. Credo che non potevamo agire su un target migliore, quello dei nostri ragazzi futuri geometri per affrontare una battaglia di carattere universale, socio-culturale e insieme di cultura tecnica».

La questione in alcuni numeri a livello mondiale

  • Circa il 10% della popolazione mondiale è costituito da persone con disabilità (oltre 650 milioni) e circa l’80% vive in paesi in via di sviluppo. Alcuni dati mostrano chiaramente la necessità di una progettazione dell’ambiente costruito che possa essere accessibile a tutti:
  • 44,6 milioni di persone in Europa (una persona su sei) di età compresa tra i 16 e i 64 anni sono affette da un problema di salute permanente o da una disabilita;
  • questa rappresenta il 16% della popolazione complessiva europea in eta lavorativa;
  • il 63% delle persone con disabilità ha più di 45 anni. Quasi il 30% della popolazione nella classe d’età compresa tra 55-64 anni è affetto da una disabilita;
  • l’incidenza della disabilità aumenterà in quanto la popolazione europea invecchia;
  • il 50% delle persone disabili è impiegato rispetto al 68% dei non disabili;
  • solo il 15,9% delle persone disabili è dotato di qualche forma di assistenza al lavoro;
  • il 43,7% ritiene di poter lavorare se dotato di un sostegno adeguato.

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