Assemblea Assimpredil Ance | Piani di Sviluppo

Marco Dettori (Assimpredil): «modello Milano per lo sviluppo del territorio»

Il vertice dei costruttori di Assimpredil ha fatto riferimento alle condizioni esistenti favorevoli alla ripresa del ciclo d'investimenti del mercato immobiliare auspicando che la pubblica amministrazione sviluppi i processi di digitalizzazione e semplifichi la burocrazia. Attenzione alle aree dismesse di Milano: nei prossimi 10 anni sono da rigenerare più di 15 milioni di mq.

È un progetto ambizioso, di grossa portata, quello presentato in occasione dell’assemblea Assimpredil Ance di Milano dal presidente Marco Dettori: far si che le imprese di costruzioni del territorio di Milano, Monza e Brianza, Lodi diventino apripista a livello nazionale per sperimentare e costruire un nuovo modello di sviluppo del territorio.

Va ricordato che in Lombardia sono attive 134mila imprese edili (su 775mila del territorio italiano) ma gran parte del lavoro è precluso alle imprese piccole e medie che sono l’asse portante del tessuto produttivo locale: imprese che rischiano di non potersi sviluppare e partecipare a quella gran mole di lavoro che, secondo gli istituti di ricerca del settore, in particolar modo di Scenari Immobiliari, di qui a 10 anni interesseranno 15 milioni di mq da rigenerare con un valore d’investimento superiore a 20 miliardi di euro.

Si tratta di piani di sviluppo riguardanti gli scali ferroviari, la Città della Salute, il nuovo Polo Eni di San Donato e le aree di Rogoredo, scalo Farini e le aree di Greco-Breda, Cascina Merlata (progetto Uptown), Città Studi e la possibilità di portare a Milano Ema.

Marco Dettori | Presidente Assimpredil Ance.

Dettori: «… Occorre un cambiamento radicale nelle agende delle amministrazioni pubbliche»

Il presidente dei costruttori rivolgendosi alla platea dei numerosi associati ha fatto un appello alle istituzioni pubbliche affinché si provveda a un cambiamento radicale delle agende delle amministrazioni affinché si punti in maniera parallela a sostenere l’azione amministrativa con la necessità dei singoli privati di fare impresa. Per raggiungere questo scopo uno dei punti di partenza è metter mano in maniera decisa alla semplificazione degli aspetti burocratici. Dettori ha infatti ritenuto inaccettabili i 4 mesi (in media) per avere un’autorizzazione di occupazione del suolo pubblico e addirittura 9 mesi per la rimozione dei contatori (elettrici e del gas) di un fabbricato in via di demolizione.

«Le condizioni favorevoli a una ripresa del ciclo d’investimenti del mercato immobiliare ci sono tutti tanto è vero che negli ultimi 24 mesi a Milano sono stati registrati investimenti di soggetti istituzionali esteri superiori a 4 miliardi (il 50% di tutti gli investimenti in Italia) che vanno sommati agli oltre 2 miliardi d’investimenti italiani, il 35% di tutto il paese» ha spiegato Dettori evidenziando la necessità di dar vita a un laboratorio di modelli da rafforzare ed esportare affinché venga tutelato chi opera nel rispetto delle regole, considerando in particolare le piccole e medie imprese.

A tale scopo alla pubblica amministrazione è chiesto di concentrarsi in modo particolare sui processi di digitalizzazione. In questo contesto non va dimenticato che nel territorio lombardo si è sviluppata una struttura immobiliare d’imprese che si occupano di lavori specialistici.

Un altro aspetto che da sempre fa preoccupare il mondo dei costruttori è il carico fiscale sull’immobiliare, carico che nell’ultimo lustro è cresciuto in modo determinante, tanto da rendere addirittura difficile calcolare il reale costo fiscale di un investimento. E non è mancato l’auspicio di una «revisione delle strategie del sistema bancario» che, per Dettori, dovrebbe sostenere le grandi trasformazioni urbane insieme ai piccoli e medi investimenti della cosiddetta ricucitura urbana del territorio.

QUI la Relazione completa del Presidente Assimprendil Ance Marco Dettori

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