Costruire in Laterizio | Studio KO

Marrakech: Museo Yves Saint Laurent

Il Museo celebra l'arte del grande stilista e il suo profondo legame culturale con il Marocco, richiamato attraverso efficaci scelte progettuali: dall'impostazione tipologica della pianta, all'uso di materiali nativi come mattoni e pietra locale, al linguaggio figurativo che rimanda a trame geometriche e decorative, tipico del mondo berbero.

(Cil 176) «Yves Saint Laurent ed io scoprimmo Marrakech nel 1966 e non ce ne siamo mai andati». Con queste parole Pierre Bergé, cofondatore del marchio YSL, rimarcava il legame indissolubile tra la città di Marrakech e uno dei più grandi maestri d’alta moda del XX secolo. Yves Saint Laurent era profondamente innamorato del Marocco, dei suoi paesaggi, della sua gente.

Museo YSL a Marrakech.

Qui trascorreva gran par te dell’anno e qui disegnò molte collezioni, scoprendo in questi luoghi la fascinazione del colore e delle trame geometriche di ispirazione berbera che riportò nelle sue composizioni, fino dai primi anni della sua carriera. Non è un caso che l’edificio, situato in Rue Yves Saint Laurent, sia adiacente al Jardin Majorelle, un giardino botanico di specie rare istituito nel 1930 che Pierre Bergé e Yves Saint Laurent acquisirono nel 1980 per salvarlo dalla demolizione e valorizzarlo, e dove alla sua morte furono disperse le ceneri dello stilista.

Particolare del paramento esterno del museo.

Il museo mYSLm ospita una consistente selezione della collezione proveniente dalla Fondazione Pierre Bergé – Yves Saint Laurent di Parigi che comprende 5.000 capi di abbigliamento, 15.000 accessori haute-couture, migliaia di bozze, schizzi, appunti oggi conservati negli archivi della casa di moda.

L’inaugurazione di mYSLm è stata contestuale all’aperura del museo parigino nella sede storica della Maison, in avenue Marceau.

In questo caso, il termine museo risulta riduttivo: in effetti, si tratta molto più che di un museo, con i suoi oltre 400 mq di spazi espositivi permanenti, 159 mqdi spazi espositivi temporanei, un auditorium da 130 posti, un bookshop, un ristorante – caffetteria con terrazza, una boutique e una biblioteca con oltre 5.000 libri che spaziano dalla botanica, alla cultura berbera, alla storia arabo-andalusa, al mondo della moda.

Nel lungo lavoro di ricerca presso gli archivi della Maison a Parigi, prodromico all’ideazione progettuale, gli architetti dello Studio KO furono intrigati dalla versatilità e dalla fluidità con cui Yves Saint Laurent sapeva elaborare un dualismo equilibrato tra forme curve e rettilinee, tra tagli morbidi e diritti.

E proprio questo dualismo è la cifra compositiva che governa il progetto: mentre l’esterno è connotato da un aspetto massivo, rigoroso e introverso, come quello di una fortezza nel deserto, l’interno si configura come completamente differente, come la fodera di una giacca di sartoria: morbida e avvolgente. L’impianto planivolumetrico risulta estremamente semplice e razionale.

Planimetria generale.
LEGENDA
1. patio d’ingresso
2. hall
3. sala d’esposizione permanente
4. sala d’esposizione temporanea
5. boutique
6. galleria
7. coffee shop
8. foyer
9. auditorium


Le diverse funzioni
sono ospitate ciascuna in volumi distinti, così che l’edificio si pone nell’insieme come un assemblaggio scultoreo di “blocchi” chiaramente percepibili nell’articolazione esterna.

La composizione planimetrica si concentra attorno a un patio centrale, un vuoto circo- lare che funge da “pozzo di luce” da cui traggono illuminazione i locali interni, dal momento che i fronti esterni sono privi di aper- ture a protezione dall’intenso sole marocchino.

Per ragioni climatiche, l’orientamento dell’edificio prevede che i locali espositivi si- ano disposti a nord e i locali di conservazione e archivio nell’interrato.

Particolare attenzione poi è rivolta al sistema impiantistico impiegato per la conservazione degli oggetti ospitati nel museo, studiato ad hoc,- che si tratti sia di un abito sia di un libro d’epoca, che garantisce un controllo costante della temperatura e dell’umidità in relazione alle diverse esigenze dei locali.

Nelle facciate, il pavimento realizzato in agglomerato di pietra locale e marmo sembra emergere da terra avvolgendo su tutti i lati il basamento dell’edificio, su cui si imposta il rivestimento in laterizio prodotto localmente e articolato in vivaci trame decorative che apportano vibranti giochi chiaroscurali alle superfici. Oltre che al genio di Yves Saint Laurent, tutto il progetto sembra essere una “dichiarazione d’amore” al Marocco e al suo genius loci:

  • dalla scelta di materiali autoctoni e naturali reperiti in situ (laterizio e pietre),
  • all’articolazione planimetrica dei locali attorno al patio centrale che rimanda alla tipologia delle abitazioni marocchine,
  • alle trame decorative dei rivestimenti in laterizio, di sapore artigianale, che ammiccano al raffinato gusto decorativo berbero, reinterpretato da YSL nelle sue elaborazioni sartoriali.

Un luogo e un modo ideale dunque per celebrare la memoria e il lavoro immortale di uno stilista che sapeva creare non solo abiti ma soprattutto cultura, a suggerire che, forse, è qui che il suo spirito è ritornato, per ricongiungersi con la terra che aveva saputo ispirarlo e dare forma ai suoi sogni.

Chi ha fatto Cosa

Oggetto: Museo Yves Saint Laurent Marrakech (mYSLm)
Località: Marrakech, Wilaya de Marrakech – Marocco
Committente: Jardin Majorelle sca
Progetto architettonico: Studio KO (Karl Fournier, Olivier Marty)
Collaboratori: Fayçal Tiaïba, Elena Jiménez Moreno, Marouane Bendahmane, Hervé Micaud, Rabia Akhal Laayoune
Design sale espositive e bookshop: Christophe Martin
Design caffetteria: Yves Taralo
Progetto archivi: Jean-Michel Rousseau Architectes
Coordinamento progettazione: Claire Patteet
Progetto illuminotecnico: I.C.O.N. Lighting
Consulenza acustica: Theatre Project Consultant
Progetto paesaggistico: Madison Cox
Impresa di costruzioni: Bymaro (filiale marocchina di Bouygues)
Cronologia: 2014 (progettazione), 2014-2017 (costruzione)
Superficie complessiva: 3.908 mq
Superficie utile: 3.086 mq
Costo complessivo: 15 milioni di euro
Fotografie: ©Dan Glasser

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