Opere provvisionali | Pilosio

Matera: a dicembre è pronta la Cattedrale

Lavori di consolidamento e restauro esterno - interno e opere strutturali per il miglioramento sismico della Cattedrale ora avvolta dai ponteggi Pilosio. L'impresa D'Alessandro Restauri ha scelto i sistemi SE per le facciate lineari e il multidirezionale MP per le zone più irregolari e per sostenere la copertura provvisionale in alluminio.

Sono stati affidati all’impresa D’Alessandro Restauri srl >> di Matera i lavori conclusivi di restauro per restituire ai materani, e ai numerosi turisti in visita alla “città dei sassi”, il loro tempio del XIII secolo.

Restituire è proprio il termine più appropriato perché la Cattedrale di Santa Maria della Bruna, infatti, è chiusa da oltre 10 anni: nel 2003 era avvenuto il crollo e la chiusura della prima e seconda navata e la chiusura definitiva della chiesa risale al 2006. Ma, a fine 2014, sono stati stanziati dei nuovi finanziamenti per ultimare le opere rimanenti, anche in vista del 2019, anno in cui la cittadina sarà la “Capitale europea della cultura”, prima città del meridione italiano a ricevere tale titolo. Matera è già meta affezionata da numerosi turisti italiani e stranieri, da quando, alla fine del 1993, l’Unesco ha dichiarato i rioni Sassi Patrimonio Mondiale dell’Umanità.Pilosio_Cattedrale Matera
Sono, così iniziati i delicati lavori di consolidamento della copertura della navata centrale, gli interventi di restauro della pavimentazione, il restauro delle navate laterali, delle Cappelle del Sacramento e del Presepe.Pilosio_Cattedrale Matera

SISTEMA TRADIZIONALE SE
Per la realizzazione di questi delicati interventi di consolidamento e restauro della cattedrale si è reso necessario isolare il cantiere racchiudendolo completamente con dei teli.
L’impresa D’Alessandro Restauri ha optato per l’utilizzo di sistemi Pilosio: il sistema tradizionale SE per le facciate più lineari e il sistema multidirezionale MP per le zone più irregolari (e per sostenere la copertura) e una copertura provvisionale in alluminio per coprire l’intero edificio.03w Pilosio_Matera 11

PROGETTO E CANTIERE: LE COMPLESSITA’
Nel cantiere, sia in fase progettuale sia in fase di montaggio si sono dovute superare numerose complessità dovute principalmente alla grande irregolarità degli edifici, alla vicinanza di molti corpi irregolari di edifici adiacenti, agli sbalzi e, non ultimo, alla copertura da sostenere.
Sulla facciata laterale destra è stata realizzata una vera e propria struttura di sostegno a doppio modulo sia per il sostegno della copertura sia per la realizzazione dei lavori in facciata. Nello specifico, un ponteggio da 83 cm ancorato al muro della cattedrale e utilizzato per i lavori di ristrutturazione, abbinato a un ponteggio da 250 cm per un’altezza totale di 20 m, di cui gli ultimi 10 m   a sbalzo. Il modulo da 250 cm serve come rinforzo per le spinte laterali della copertura.
Sul lato opposto, a causa della vicinanza di altri edifici, di numerose sporgenze e rientranze e della presenza di un vicolo in salita, è stato realizzato un ponteggio da 83 cm abbinato a un altro di larghezza variabile. Inoltre, su questo lato è stato creato un passaggio carraio di sicurezza per l’eventuale passaggio di ambulanze. L’impresa esecutrice che ha montato i ponteggi ha dovuto realizzare vari scavalcamenti, riprese e sbalzi per adattare la struttura alle irregolarità esistenti.04w Pilosio_Matera 12

SPECIALE TELAIO PARAPETTO
Per la facciata anteriore si è optato per un ponteggio di facciata a telaio Se, il sistema Sicuro di Pilosio che ha la caratteristica di poter essere montato dal piano inferiore per garantire la massima sicurezza degli operatori: con lo speciale telaio parapetto, quando l’operatore sale al livello superiore il piano è già protetto contro la caduta accidentale.
L’impalcato di partenza è stato utilizzato con il sistema Multidirezionale Mp per un’altezza di 3,5 m in corrispondenza della gradinata di accesso con funzione anche di piano di carico. Il ponteggio Se non segue la sagoma della facciata, ma prosegue in altezza fino a raggiungere il timpano della copertura per permettere ai teli di chiudere completamente la chiesa.05w Pilosio_Matera 01

COPERTURA T120 BUILDING
Il tetto provvisionale è stato realizzato a doppia falda con larghezza di 24,60 m e lunghezza di 35 m per coprire in un’unica soluzione la navata centrale e quelle laterali. La richiesta dell’impresa di restauro, infatti, era quella di avere l’area di lavoro sui tetti completamente libera per poter operare su tutte le superfici. La copertura è del tipo T120 Building con travi reticolari in alluminio da 120 cm di altezza e resistenza al carico neve di 90 Kg/m²: Matera, infatti, si trova a 401 metri sopra il livello del mare e le precipitazioni nevose non sono da sottostimare.06wPilosio_Matera 14

SISTEMA MP, TIRANTI IN ACCIAIO E TELO PVC
La copertura è stata fissata sulla struttura portante in Mp e, visto che questi muri non sono ancorati negli ultimi 10 m, si è provveduto a irrigidirli tramite l’aggiunta di tiranti in acciaio posti ogni 2,5 m che collegano le due ali dei ponteggi passando sopra il tetto della chiesa. Oltre al telo in pvc della copertura, è stata richiesta l’aggiunta di un ulteriore telo in pvc inclinato posto tra la parte terminale della copertura e i ponteggi laterali allo scopo di far scorrere l’acqua piovana esternamente al ponteggio in modo da tenere le facciate da restaurare all’asciutto. Altra richiesta specifica dell’impresa di restauro è stata quella poter depositare direttamente sul tetto il materiale di lavorazione con la gru. Per fare questo, una delle campate della copertura è rimasta priva di diagonali e correnti dando la possibilità di togliere momentaneamente il telo di copertura e lasciare lo spazio disponibile per collocare materiali e attrezzatura necessaria agli operatori. Per il montaggio della copertura, sono stati forniti i particolari tecnici di ogni singola fase di montaggio, movimentazione, fissaggio e smontaggio.Pilosio_Matera 13

Chi ha fatto Cosa
Cattedrale Di Santa Maria Della Bruna Di Matera
Committente: Arcidiocesi di Matera – Irsina
Impresa esecutrice: D’Alessandro Restauri srl di Matera
Lavori: consolidamento e restauro interno ed esterno; opere strutturali di consolidamento per il miglioramento sismico.

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