Edilizia residenziale| Costruire in legno

«Mendrisio Temporary Living»: sistema costruttivo in legno a pannelli portanti X-Lam

A Mendrisio, a sud del Cantone Ticino, l’intervento «Mendrisio Temporary Living», complesso residenziale costituito da soluzioni abitative indipendenti e coabitative differenti per taglio e dotazioni. L’involucro è stato rivestito con un isolamento in pannelli di lana di roccia a doppia densità Rockwool (Frontrock max E) di spessore 10 cm fissati con idonee tassellature a taglio termico in quantità di 7/8 pezzi al metro quadro.

Mendrisio si trova a sud del Cantone Ticino, al centro di un’area della Confederazione elvetica e della Lombardia caratterizzata dalla presenza di città come Lugano, Como e Varese. Il comune negli ultimi anni ha subito una forte crescita dovuta all’aggregazione con i comuni vicini e si è contraddistinto per una politica sostenibile nei settori dell’energia, della mobilità e dell’ambiente, con una particolare attenzione al miglioramento dei servizi e alla godibilità della città. In quest’ottica, sono stati sviluppati progetti destinati all’abitare sostenibile da destinare a utenze business così come a studenti fuori sede che necessitano di uno spazio abitativo.07

«Mendrisio Temporary Living» è un complesso residenziale costituito da soluzioni abitative indipendenti o coabitative differenti per taglia e dotazioni (stanze, monolocali e appartamenti). Tutti gli spazi sono contraddistinti da una qualità abitativa di livello elevato, compreso l’arredamento moderno e funzionale e dotazioni come il wifi e servizio di pulizia dell’appartamento. Il complesso di appartamenti costituisce una forma di abitare urbana nuova e contemporanea, un’evoluzione del classico residence che può offrire un’opportunità concreta di mobilità abitativa alternativa e una serie di vantaggi quali la sala fitness e la grande terrazza comune.
La scelta del sito di costruzione del complesso residenziale è stata determinata dalla vicinanza dell’Accademia di architettura, della stazione ferroviaria e degli accessi all’autostrada, così come dai numerosi negozi e supermercati limitrofi che possono facilitare una mobilità sostenibile e l’utilizzo dei mezzi pubblici.28

Tipologie immobiliari. Lo stabile consta di 3 piani fuori terra strutturati secondo differenti modalità di aggregazione per dare spazio a varie tipologie immobiliari che vanno dall’appartamento totalmente indipendente alla stanza ammobiliata con zona cucina/pranzo/soggiorno in comune.
Nello specifico, l’edificio presenta un piano interrato costituito da:

  • 9 garage
  • 9 cantine
  • 6 parcheggi esterni.

Un piano terra con:

  • palestra
  • sala svago
  • 3 depositi
  • 3 sale tecniche
  • 2 ripostigli
  • 3 servizi
  • cucina e sala mensa comune.

Un primo piano con:

  • 4 appartamenti da un locale
  • 8 monolocali con doccia/wc e cucina abitabile
  • 8 stanze con doccia/wc e zona cucina/soggiorno in comune.

Un secondo piano con:

  • 4 appartamenti da un locale
  • 8 monolocali con doccia/wc e cucina abitabile
  • 8 stanze con doccia/wc e zona cucina/soggiorno in comune.

    Trave in acciaio di rinforzo al piano terra
    Trave in acciaio di rinforzo al piano terra

Gli appartamenti sono totalmente indipendenti, i monolocali sono dotati di servizi igienici personali, destinando al contempo all’uso in comune un’ampia zona cucina. Le stanze singole sono pensate invece come comode opportunità di alloggio in coabitazione con bagno, zona cucina e soggiorno in comune. Un locale fitness ed una grande terrazza sono a disposizione di tutti gli inquilini.
Dalla descrizione si evince come la progettazione abbia dato importanza da un lato ai servizi, dedicando un intero piano agli spazi e alle dotazioni comuni, dall’altro all’ottimizzazione della mobilità interna (spostamenti interni), ritagliando ulteriori spazi comuni ai piani abitativi che collegano tra loro gli spazi privati.

Sistema costruttivo X-Lam. Il complesso residenziale Mendrisio Temporary Living è stato interamente progettato e realizzato secondo il sistema costruttivo in legno a pannelli portanti X-Lam, un sistema costituito da pannelli di legno a strati incrociati e incollati (minimo 3 strati), di spessore e dimensioni molto variabili, le cui caratteristiche geometriche dipendono in generale dalle tecnologie delle aziende produttrici e anche dal dimensionamento statico.

Posa della parete in X-Lam su cordolo in calcestruzzo armato
Posa della parete in X-Lam su cordolo in calcestruzzo armato

Scavi e fondazioni. Come per qualsiasi tipologia edilizia, l’esecuzione del progetto «Casa dello studente» a Mendrisio è partita dalle opere di sbancamento e scavo del terreno. Non essendo stati rinvenuti reperti archeologici o antichità di qualche genere, i lavori sono iniziati senza imprevisti. Le fondazioni sono state realizzate in calcestruzzo armato, secondo la tecnica tradizionale, con un vespaio areato per permettere la ventilazione naturale della parte di edificio a diretto contatto con il terreno. Il piano interrato è stato realizzato con gli stessi materiali ed elementi costruttivi delle fondazioni poiché vero e proprio basamento dell’edificio.
La peculiarità di quest’intervento risiede soprattutto nelle scelte tecnologiche e costruttive dei piani che si sviluppano fuori terra.

Terrazza coperta in legno lamellare
Terrazza coperta in legno lamellare

Strutture in elevazione. Per la realizzazione delle strutture in elevazione sono state impiegate pareti in legno, specificatamente legno lamellare a strati incrociati essiccato artificialmente con umidità del 12% (X-Lam da 12 cm di spessore – 5 strati). La disposizione incrociata delle lamelle longitudinali e trasversali di queste pareti permette di ridurre al minimo i fenomeni di rigonfiamento e ritiro del pannello, aumentandone la resistenza statica e la stabilità dimensionale. Per l’incollaggio dei vari strati di assi è stato impiegato il collante Pur Purbond Hb 110 Collano, privo di solventi e formaldeide. Questo prodotto risulta testato in base alla norma Din 68141 e agli ulteriori criteri stabiliti dalla Fmba del Baden-Wurtemberg, Istituto Otto Graf di Stoccarda approvato per la produzione di elementi portanti per l’edilizia in legno in base alla norma Din 1052 – En 301. La giunzione tra un pannello e l’altro avviene tramite viti, una scelta tecnica che permette alla struttura di assorbire e compensare i movimenti ondulatori-sussultori, distribuendo il carico in più direzioni (effetto a disco).
Al di sopra del piano interrato è stato realizzato un cordolo perimetrale in calcestruzzo armato di circa 20 cm di altezza, il quale permette la connessione tra la parete in X-Lam e il basamento dell’edificio tramite apposite piastre a L e viti autoperforanti.
Una volta posate le pareti del piano terra, la «scatola» viene chiusa con il solaio anch’esso in travi di legno lamellare, dimensioni 12×32 cm interasse 60 cm, piallate e smussate sugli spigoli.
Le terrazze e i balconi sfruttano lo sbalzo delle travi in lamellare dei solai e sono state completate nella parte superiore con un tavolato di abete sopra il quale viene applicata una guaina impermeabile di protezione e un tavolato calpestabile flottante in legno di larice.
Il vano scala si sviluppa attorno alla tromba dell’ascensore posata in pannelli X-Lam di spessore 14 cm e altezza 9,5 m. Le scale sono costituite da gradini in legno lamellare di 12 cm di spessore, materiale recuperato dai tagli delle aperture di porte e finestre e fissato con staffatura metallica ai muri. Lo sviluppo della struttura portante dell’edificio in altezza avviene secondo la schema appena descritto: prima vengono posati e fissati i pannelli di parete, poi il piano viene chiuso con il solaio interpiano fino ad arrivare al solaio di copertura sempre in travi lamellari di dimensione 12×28 cm a interasse di 60 cm piallate e smussate sugli spigoli.

Rivestimento della parete divisoria in X-Lam con doppia lastra in cartongesso
Rivestimento della parete divisoria in X-Lam con doppia lastra in cartongesso

Copertura. La copertura si sviluppa secondo una stratigrafia composta da uno strato isolante di lana di roccia da 20 cm interposto tra le travi e da pannelli di Osb chiodati e successivamente rivestiti con lastre di cartongesso.
Nella parte superiore vengono chiodati pannelli Osb sopra i quali viene steso uno strato di compensazione di 300 gr/mq di tessuto non tessuto in polipropilene 100% isotattico e un manto impermeabile (Sarnafil Ts 77-15) in poliolefine flessibile avente armatura composita in poliestere e fibra di vetro ad alta resistenza. Sono inoltre presenti risvolti verticali in corrispondenza dei volumi tecnici (bordo tetto, raccordi di parete …) realizzati con manto impermeabile sintetico in «lega» di poliolefine flessibile armato in velo di vetro fissati meccanicamente.
Il raccordo con la parete è realizzato con profili tipo «banda del sole» in lamiera di acciaio al carbonio zincato con faccia superiore rivestita con manto Sarnafil Tg. fissati meccanicamente al bordo del tetto mediante tasselli a espansione.
Le lattonerie sono in lamiera verniciata tinta ral con grondaie, converse e mantovane adeguate. Il raccordo ai pluviali avviene mediante bocchette di scarico sintetiche rigide, realizzate in materiale poliolefinico perfettamente saldabile termicamente. Il manto di copertura è dato da uno strato di ghiaia.

Dettaglio costruttivo del collegamento fondazione-parete
Dettaglio costruttivo del collegamento fondazione-parete

Solaio di copertura.
Caratteristiche tecniche isolamento Rockwool – Hardrock Energy:
Caratteristiche termiche: conducibilità termica a 10°C: λD = 0,036 W/mK secondo Uni En 12667, 12939.
Densità media: circa 110 kg/mc (strato superficiale circa 190 kg/mc, corpo del pannello circa 90 kg/mc).
Classe di reazione al fuoco: euroclasse A1 secondo Uni En 13501-1.

Quando l’edificio è stato ultimato nelle strutture portanti e nella copertura, la «scatola» X-Lam è stata chiusa e l’edificio isolato sia esternamente sia internamente. L’involucro è stato rivestito con un isolamento in pannelli di lana di roccia a doppia densità Rockwool (Frontrock max E) di spessore 10 cm fissati con idonee tassellature a taglio termico in quantità di 7/8 pezzi al metro quadro. La lana di roccia, grazie alle sue proprietà tecniche, permette di espellere tramite evaporazione l’umidità in eccesso assorbita dalle pareti evitando pertanto il rischio di condensa interstiziale.
La finitura esterna dei cappotti è composta da un primo strato d’intonaco rasante traspirante, una rete in fibra di vetro tessile apprettata, un secondo strato d’intonaco rasante traspirante e un trattamento finale con resina silossanica traspirante e idrorepellente. Per le pareti ventilate invece, subito dopo lo strato isolante è stato applicato un tessuto non tessuto sul quale sono stati chiodati dei listelli 5×7 cm di supporto al tavolato in legno di larice.

Parete ventilata rivestita con doghe in larice
Parete ventilata rivestita con doghe in larice

Rivestimento a cappotto pareti ventilate.
Caratteristiche tecniche dell’isolante Frontrock max E:
Caratteristiche termiche: conducibilità termica a 10° C: λD= 0,036 W/mK. Uni En 12667, 12939.
Densità media: circa 90 kg/mc (strato superficiale circa 155 kg/mc, corpo del pannello circa 80 kg/mc).
Classe di reazione al fuoco: euroclasse A1 secondo Uni En 13501-1.
Resistenza alla diffusione di vapor acqueo: μ = 1,4 secondo Uni En 12086.

Internamente, i solai interpiano presentano uno strato isolante in lana di roccia da 12 cm interposto alle travi portanti e chiuso, una volta posati gli impianti, da pannelli di Osb chiodati e successivamente rivestiti nella parte inferiore con lastre di cartongesso. Nella parte superiore del solaio, i pannelli Osb chiodati fanno da base per la posa del sistema di riscaldamento radiante a pavimento composto da pannelli in polistirene espanso da 12 cm, insonorizzati, certificati e completi di tracce per la posa delle tubazioni.
Una volta posizionato il riscaldamento radiante, è stato gettato un massetto di 6 cm sul quale a sua volta è stata posata la pavimentazione interna, in funzione della destinazione d’uso degli spazi. In questo intervento, in particolare, il parquet laminato è stato utilizzato in tutti gli ambienti (a uso privato e in condivisione) tranne nei bagni dove sono state impiegate le piastrelle per ragioni igienico-sanitarie.

Stratigrafia del rivestimento della facciata ventilata
Stratigrafia del rivestimento della facciata ventilata

Secondo le stime riportate in uno studio della Commissione Europea relativo al fabbisogno energetico dell’Unione («Energy in Europe – European Union Energy Outlook to 2020»), il riscaldamento degli ambienti rappresenta in Europa l’uso principale per quanto riguarda i consumi di energia negli edifici residenziali (57% del totale) e negli edifici del terziario (52% del totale).
L’importante obiettivo dell’Unione Europea di ridurre questi livelli di consumo comporta l’impegno nel migliorare il rendimento del «sistema edificio», dell’involucro e di tutti gli impianti ad esso connessi. In quest’ottica la finestra può diventare attore principale nel risparmio energetico, sia invernale sia estivo, per ottenere una riduzione dei consumi di riscaldamento e raffrescamento dell’edificio.

Isolamento delle spallette di apertura dei serramenti
Isolamento delle spallette di apertura dei serramenti

Porte e finestre. La posa in opera degli infissi esterni (porte e finestre) è pertanto uno degli aspetti cruciali del processo costruttivo ai fini dell’efficienza e del risparmio energetico di un edificio poiché essi rivestono una funzione di controllo delle interazioni tra interno ed esterno. Attraverso gli infissi avvengono, infatti, in ogni momento del giorno e della notte, importanti scambi energetici, che consistono in apporti e dispersioni in grado di influenzare il bilancio energetico dei fabbricati.
Per questo motivo, prima della posa dei serramenti esterni, per garantire la tenuta lungo il perimetro dell’infisso, la spalletta di appoggio del controtelaio è stata isolata e dotata di guarnizione specifica e sono stati posizionati paraspigoli forati rifiniti successivamente con stucco a base di gesso.
I serramenti sono stati realizzati in legno di abete lamellare assemblato mediante doppia spina d’incastro con profilo a tripla battuta, doppia guarnizione perimetrale termoacustica e profilo in alluminio inferiore con scarico dell’acqua integrato. La vetrocamera si compone di due lastre in cristallo dello spessore di 4 mm assemblate con distanziatore perimetrale metallico costituente intercapedine da 22 mm (4+22+4 b.e. + gas Ug=1.1) per quanto riguarda la monocamera da 30 mm, mentre la doppia camera da 40 mm presenta intercapedini da 14 mm interposte ai cristalli da 4 mm (4+14+4+14+4 b.e. + gas trasmittanza vetrocamera Ug=0.8) sigillate interno ed esterno. La chiusura dei serramenti avviene con nottolini con spostamento a nastro. La verniciatura è di tipo ecologico idrosolubile apposita per esterni. La scelta di questo tipo di serramento è stata fatta per evitare gli sprechi di energia e le dispersioni, impedire la comparsa di condensa e muffa e isolare acusticamente l’ambiente.

Pareti divisorie. In concomitanza con la posa dei serramenti e degli impianti interni, sono state posate le pareti divisorie non strutturali di cartongesso realizzate in lamiera d’acciaio zincato da 0,6 mm di spessore e aventi larghezza 75/50 mm con guide a U orizzontali poste a pavimento e a soffitto.
Una volta ultimati gli impianti, sono state posizionate le lastre in cartongesso (due per lato) del tipo standard dello spessore di 12,5 mm, fissate con viti autoperforanti fosfatate su profili a C, verniciate con due mani di pittura traspirante stesa su una prima mano di fondo acrilico. Per i bagni invece, sono state utilizzate lastre idro tipo Acquapanel, ideali per ambienti umidi e bagnati poiché totalmente resistenti all’acqua, senza indebolimenti o rigonfiamenti del materiale.
In particolare, in questo edificio sono state inserite anche delle contropareti realizzate con doppie lastre in cartongesso del tipo standard, spessore di 12,5 mm, fissate con viti autoperforanti fosfatate su profili a C, in lamiera d’acciaio zincato da 0,6 mm di spessore, e aventi larghezza 50 mm, opportunamente inseriti in guide a U orizzontali poste a pavimento e a soffitto. La finitura dei giunti è stata eseguita con carta fibrata tipo Knauf Kurt e stucco a base di gesso.

Chi ha fatto Cosa.
Committente: Tellco immobilien Ag
Terreno: 2100 mq
Area edificata: 800 mq
Area verde: 900 mq
Costruzione in legno: 7.200 mc
Impresa edile: Incomont Sa, Mendrisio
Progettista: Studio di architettura Axel Middeke, Agno

Lo studio di architettura Axel Middeke
Lo studio di architettura Axel Middeke

Progettista strutture e direzione lavori: Studio Borlini & Zanini Sa, Pambio-Noracco
Montaggio strutture lignee: Impresa Gandelli legnami srl
Staff Gandelli Group:
Andrea Giordano
Tiziano Franzolini
Ferdinando Gandelli
Silvio Riscaldino
Giuditta Gandelli

Staff Gandelli Group
Staff Gandelli Group

Cappotti: Impresa Gandelli legnami srl
Cartongessi: Impresa Gandelli legnami srl
Copertura e lattonerie: Impresa Gandelli legnami srl
Serramenti: Impresa Trippel Sa
Impianti elettrici: Impresa Spinelli Sa, Massagno
Impianti termoidraulici: Impresa Conconi Sa, Corteglia

Gli standard di certificazione.
Emas «Eco-managment and audit scheme», sistema di gestione ambientale volontario riconosciuto dall’Unione Europea, che ha l’obbiettivo di correggere e migliorare in maniera continuativa la tutela dell’ambiente a livello aziendale.
Eta «European technical approval Eta-08/0271», per l’utilizzo del legno in edilizia pubblica/residenziale.
Dibt «Deutsches institut für bautechnik», che omologa e regolamenta la produzione e l’impiego delle pareti lamellari e fornisce la base per l’attribuzione del marchio di qualità U-Zeichen.
Pefc «Programme for the endorsement of forest certification schemes», sistema che garantisce che il prodotto è stato sottoposto a severi controlli, dal momento del prelievo dal bosco fino alla realizzazione del prodotto finito.

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