Società Italiana Urbanisti | XVII conferenza

Metodi e tecniche dell’urbanistica italiana

A Milano il 15 e 16 maggio la 17° conferenza della Società Italiana degli urbanisti su «L’urbanistica italiana nel mondo. Prospettive internazionali, contributi e debiti culturali».

Dopo la pubblicazione degli Atti della XVI Conferenza Nazionale Siu dal titolo «Urbanistica per una diversa crescita – Aporie dello sviluppo, uscita dalla crisi e progetto del territorio contemporaneo» (Napoli il 9 e 10 maggio del 2013), è stato stabilito il tema per la prossima conferenza nazionale, prevista il 15 e 16 maggio a Milano con il titolo «L’urbanistica italiana nel mondo. Prospettive internazionali, contributi e debiti culturali».SIU-NapoliIl confronto tra le culture della pianificazione e della progettazione urbanistica sembra convergere sui grandi temi ispirati dalla coscienza dei limiti dello sviluppo, emersa con forza a partire dall’ultimo quarto del novecento.
In questo confronto gli organizzatori dell’evento cercano contributi e approfondimenti che possono riguardare tanto il ruolo attivo dell’urbanistica italiana nel mondo d’oggi e nel recente passato, come attività professionale e come “scuola di pensiero”, quanto l’assorbimento di altre culture da parte dell’urbanistica italiana in termini di metodi analitici, di tecniche e di questioni da trattare.
Il tema di Giovanni Laino dal titolo «Rigenerazione dei quartieri: esperienze europee a confronto» si propone di realizzare un confronto dopo alcuni decenni in cui nelle città italiane vi è stato un tentativo di europeizzazione delle politiche urbane di rigenerazione dei quartieri che partivano da una serie di assunti adottati dai decisori e dagli attuatori in modi più o meno convinti o retorici.
Le promesse dell’approccio area based, della pur contenuta apertura dei processi decisionali con forme di partecipazione degli abitanti, l’implicazione di soggetti del terzo settore e di esperti dell’Università, l’approccio tendenzialmente integrato con rilevante attenzione alle condizioni economico sociali dei beneficiari, in genere sono stati assunti da centinaia di programmi e progetti anche per ottenere i finanziamenti europei.
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