Edilizia ricettiva | Legno e metallo

Nao Pensei: filtro tra spazio pubblico e privato

L’arch. Duilio Damilano ha presentato l’ultima sua ideazione frutto della continua ricerca sui materiali e sullo sviluppo dei filoni compositivi e spaziali.

«Nao Pensei è un chiosco ricettivo che accoglie i fruitori di uno stabilimento balneare sulla riviera ligure di ponente integrando i servizi dello stabilimento in un unico blocco collocato tra il lungomare e la spiaggia generando da un lato un filtro tra spazi pubblici e spiaggia privata e dall’altro un locale utilizzabili anche da chi non usufruisce della spiaggia privata. Si tratta di una struttura composta da un’area accoglienza e ristoro dei bagni posta nei pressi dell’accesso e una piattaforma con funzione di dehor e spazio ricreativo la quale nasconde al suo interno cabine, spogliatoi e locali tecnici». Così a impresedilinews.it l’arch. Duilio Damilano illustrando il nuovo progetto di Nao Pensei che entra a far parte delle opere più significative del percorso compiuto dall’arch. cuneense tra le quali ricordiamo Iridium Doors Industry, Casa C, Coni Rovesci, B-House, Maison de la Lumiere, Casa D, Gazoline e Oficina Vidre Negre.
«Nao Pensei si genera seguendo una linea sinuosa che gioca sull’utilizzo dei due materiali principali: il legno di rivestimento e il metallo verniciato bianco che evidenzia le linee progettuali. Lo stesso metallo verrà poi utilizzato per la struttura sia della piattaforma che del chiosco emergente.
La piattaforma è arricchita da un’area piscina e spa a servizio della clientela, da un’area tavolini ombreggiata, da un sistema di piante alloggiate in vasi rettangolari intervallati da sedute. Un sistema di scale e rampe facilita la fruibilità dei diversi spazi e l’accesso alle varie aree in progetto» spiega Damilano il cui studio è multidisciplinare e opera nel campo dell’architettura, principalmente della progettazione, attraverso una continua ricerca svolta con sensibilità al disegno, alla cultura contemporanea, agli ambienti urbani e a quelli naturali.L’opera dello studio, secondo la critica di Brunetto De Battè, rompe fin da subito il legame con i maestri di area piemontese distaccandosene e sviluppando due filoni compositivi e spaziali che quasi si negano a vicenda. Da una parte la limpidezza e la purezza dei segni nelle case signorili e dall’altra lo sperimentalismo delle forme nei suoi edifici commerciali e industriali; due filoni di ricerca contrapposti, a volte stridenti, che sembrano non destabilizzare il progettista e che convivono alimentandosi a vicenda e facendo emergere le tre chiavi di lettura delle opere: quella simbolica, quella Scultorea e quella emozionale.

Duilio Damilano | Chi è
Nato a Cuneo da una famiglia di scultori, Duilio Damilano s’interessa all’architettura sviluppando un interesse per gli aspetti plastici e materici degli oggetti che gli viene trasmesso dal padre e dal fratello, entrambi appassionati scultori. Laureato presso il Politecnico di Torino nel 1988 con relatore Roberto Gabetti, fonda nel 1989 il suo primo studio associato e l’anno successivo apre il proprio studio di architettura portando avanti la sua ricerca architettonica attraverso progetti su scala nazionale e internazionale.
Attualmente segue diversi progetti in fase di realizzazione tra cui alcune sedi amministrative, un edificio per abitazioni di circa 8500 mq ed una serie di oggetti di arredamento.

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