Fondi | Legge 205/2017

300 milioni di euro per la messa in sicurezza degli edifici

Entro il 31 ottobre i comuni potranno presentare domanda per ottenere i finanziamenti per la messa in sicurezza di edifici e territorio. Già nel 2018 sono stati erogati 150 milioni, per il 2019 arrivano altri 300 milioni. La domanda va presentata solo per via telematica. Se le risorse disponibili non saranno sufficienti avranno priorità i comuni con minore incidenza dell'avanzo di amministrazione.
Nuovi fondi ministeriali per la messa in sicurezza degli edifici.

Via all’erogazione della seconda parte di fondi messi a disposizione per i comuni dalla legge 205/2017 comma 853 per le opere di messa in sicurezza degli edifici e territorio.

Per il 2019 sono previsti altri 300 milioni di euro a fronte dei 150 milioni previsti per il 2018 e ripartiti lo scorso mese di febbraio.

Come si determina l’assegnazione del contributo

L’ammontare del contributo sarà determinato con decreto del ministero dell’Interno entro il 31 ottobre 2018. Se le risorse disponibili non saranno sufficienti a soddisfare le richieste presentate avranno priorità i comuni con minore incidenza dell’avanzo di amministrazione al netto della quota accantonata, rispetto alle entrate finali di competenza, risultanti dei rendiconti 2017.

Questo un criterio ha creato non poche discussioni perchè ha portato ad assegnare i 150 milioni disponibili per il 2018 solo ad enti in disavanzo escludendo le tante amministrazioni virtuose con i conti in ordine: questa scelta è stata avvertita da molti sindaci come un sopruso e la Anci l’ha criticata chiedendo con forza un ripensamento in vista delle successive assegnazioni. Non è escluso quindi che possono intervenire dei correttivi normativi.

Domande online

Le richieste di finanziamento da parte dei comuni non potranno superare i 5.225 milioni e dovranno essere presentate unicamente per via telematica accedendo alla pagina della Direzione Centrale della Finanza Locale.

I beneficiari dovranno affidare i lavori nel termine di 8 mesi decorrenti dalla data di adozione del decreto di assegnazione. Eventuali risparmi derivanti da ribassi d’asta dovranno essere vincolati fino al 30 giugno dell’esercizio successivo.

Domande escluse

Non saranno prese in considerazione le domande:

  • pervenute mediante strumenti diversi o incomplete
  • per le quali venga indicato un capo dell’opera non valido ovvero erroneamente indicato in relazione all’opera per la quale viene richiesto il contributo
  • riferite a opere non inserite in uno strumento programmatorio
  • mandate da comuni non terremotati non saranno accettate se non dopo aver alla banca dati delle amministrazioni le informazioni relative all’ultimo rendiconto della gestione approvato.

Sono esclusi dall’elenco dei possibili beneficiari i comuni che non risultano tra le assegnatari delle erogazioni connessa al «Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane e dei comuni capoluoghi di provincia» (legge 208/2015). Sono escluse le opere finanziate da altri soggetti mentre è possibile richiedere il contributo per le opere da cofinanziare.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here