Urbanpromo | Rigenerazione urbana

Inu – Urbit, nuovo approccio alle politiche urbane

Nell'agenda urbana della Regione Umbria le città interessate sono Perugia, Foligno, Spoleto, Terni, Città di Castello. I driver prioritari riguardano il ridisegno e modernizzazione dei servizi urbani, le pratiche per l’inclusione sociale per aree e quartieri disagiati, la capacità attrattiva delle città. Il Comune di Spello ha presentato il Quadro strategico di valorizzazione. La riqualificazione della ex Caserma Sani a Bologna comprenderà nuove forme di alloggi per famiglie tradizionali e inquilini temporanei.

Nella gallery dei progetti di Urbanpromo, la manifestazione nazionale di riferimento sulla rigenerazione urbana organizzata dall’Istituto Nazionale di Urbanistica e da Urbit.
Alcuni piani e progetti sono accomunati dall’elemento di preparazione delle azioni di rigenerazione urbana.

Agenda urbana della Regione Umbria

Tra questi l’Agenda urbana della Regione Umbria, uno strumento che ha voluto interpretare una evoluzione del tradizionale approccio alle politiche urbane: non più interventi solo infrastrutturali, ma interventi di natura più immateriale e innovativa; non più progetti sulla città, ma progetti per la città; non più progetti pensati solo per coloro che vi abitano, ma anche in funzione di chi la città la vive. Le città coinvolte sono Perugia, Terni, Foligno, Città di Castello e Spoleto. Questi i driver prioritari:

  • ridisegno e modernizzazione dei servizi urbani per i residenti e gli utilizzatori della città;
  • fruizione di attrattori culturali e naturali, con riferimento alla capacità attrattiva delle città, al loro potenziale di crescita legato alla dimensione culturale, artistica e naturale;
  • pratiche per l’inclusione sociale per la popolazione più fragile e per aree e quartieri disagiati.

Le risorse investite ammontano a 31 milioni dal Fesr, di cui oltre il 50% destinati alla mobilità sostenibile e intelligente e quasi il 17% destinato al digitale, e oltre quattro milioni dal Fse, di cui oltre il 20% da investire nell’innovazione sociale.

Spello: rigenerazione del centro storico

Infine il Comune di Spello che ha presentato il Quadro Strategico di Valorizzazione (Qsv) che  si inquadra tra le politiche della Regione Umbria sulla rigenerazione dei centri storici. Spello le ha tradotte mediante progetti e interventi coerenti con la programmazione comunitaria, nazionale e regionale. Tali interventi sono inseriti in una programmazione delineata dal Qsv del centro storico e del territorio. L’idea forza del Qsv è sintetizzata dalle tre anime di Spello: accessibilità, accoglienza, attrattività.

L’accessibilità è stata tradotta in via ‘smart’, verso la sostenibilità economica e ambientale, attraverso l’uso sapiente della tecnologia per una città inclusiva. Si è operato nell’equilibrio tra conservazione e sviluppo di un tessuto urbano storico densamente abitato e ricco di servizi. Con il Qsv si è realizzato un primo stralcio di mobilità alternativa per l’accesso al centro storico senza barriere: il primo di un sistema più articolato che è in attesa di essere finanziato.

Caserma Sani a Bologna

Poi Cdp Investimenti Sgr, in particolare il suo Fondo Investimenti per la Valorizzazione, ha presentato a Urbanpromo il concorso di progettazione per la riqualificazione della ex Caserma Sani a Bologna. Il concorso di progettazione, bandito da Cdp Investimenti Sgr a dicembre 2016 e concluso a luglio 2017, è stato aggiudicato allo studio Dogma di Pier Vittorio Aureli e Martino Tattara, con sede a Bruxelles.

La proposta alla base del progetto si pone l’obiettivo di trasformare l’ex caserma Sani di Bologna in un segmento di un grande parco lineare che si estende sulla direttrice nord-sud, tra il quartiere della Bolognina e il polo fieristico. A conferire una struttura chiara al progetto sono quattro grandi giardini e due assi pedonali, intorno ai quali si dispongono gli edifici.

Ex Caserma Sani a Bologna.

Di primaria importanza nella proposta è la qualità dello spazio esterno, garantita da una grande varietà di ambienti e situazioni (giardini, cortili, percorsi ciclabili e pedonali) e da una forte riduzione della presenza di automobili nel sito.

Il più grande edificio di carattere pubblico, una scuola secondaria di primo grado, è inserita nel quadrante nord occidentale, circondata da una folta foresta di alberi, ma immediatamente accessibile dalla Bolognina. Complementare alle nuove edificazioni, il tessuto dei vecchi edifici è mantenuto e convertito in spazi domestici e di lavoro.

Un’attenzione particolare è stata riservata allo studio di tipologie in grado di offrire nuove forme di alloggi accessibili, pensati, non solo per le famiglie tradizionali, ma anche per inquilini temporanei, per immigrati da lungo tempo residenti nel paese, per studenti e per tutti coloro che vogliono sperimentare nuovi modi di vivere insieme.

La superficie territoriale del sito è di 46.087 mq, la superficie lorda di pavimento privata di 53.930 mq articolata secondo un mix funzionale che comprende residenza (70%), direzionale, commerciale, artigianato di servizio (30%).

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