Urbanistica | Piano strutturale comunale

Parma 2030: meno consumo di suolo e città green

Parma vuole essere una città attrattiva, aperta ai giovani e smart: tutti obiettivi che vengono declinati nell'ambito del Psc, uno strumento di pianificazione urbanistica che ridisegnerà il paesaggio urbano per i prossimi 20 anni riducendo il consumo di suolo e mettendo in atto politiche urbanistiche green.

Di Piano strutturale comunale Parma 2030 ne hanno parlato gli amministratori e i tecnici comunali insieme a Fabio Ceci esponente del gruppo incaricato della progettazione e ai vertici degli ordini professionali (ingegneri, geologi, geometri, periti industriali) in occasione di un incontro con il Centro studi urbanistici di Parma.

Il nuovo Psc (Piano strutturale comunale) si presenta come uno strumento di pianificazione urbanistica che ridisegnerà il paesaggio urbano per i prossimi 20 anni e che segna un cambio di rotta importante rispetto al passato, riducendo drasticamente il consumo di suolo e mettendo in atto politiche urbanistiche d’avanguardia per una città sempre più green.

6 politiche strategiche, 5 macro aree

Parma vuole essere una città attrattiva, aperta ai giovani e soprattutto «smart», tutti obiettivi che vengono declinati nell’ambito del Psc.
Il Piano strategico di rigenerazione urbana riprende gli indirizzi delineati dal Psc per una città più equilibrata, attrattiva, sostenibile e inclusiva. Sono state individuate sei politiche strategiche di rigenerazione urbana:

  1. i luoghi socioculturali,
  2. i luoghi dell’istruzione,
  3. i luoghi della pubblica amministrazione,
  4. i luoghi del welfare,
  5. i luoghi dello sport,
  6. i luoghi del mercato e delle botteghe.

Si tratta di 6 politiche applicate a tutto il territorio comunale con un focus su 17 aree strategiche di rigenerazione urbana, raggruppate in 5 macro aree della città: Parma Centro, Parma Ovest, Parma Est, Parma Nord, Parma Sud.

Aree urbane di Parma interessate dal Psc 2030.

Obiettivi del Parma 2030

L’assessore all’urbanistica Michele Alinovi ha illustrato la ragioni alla base del nuovo Psc che è stato adottato a 10 anni esatti dall’ultimo Psc approvato dal Comune, quello a cui diede il via libera l’amministrazione Ubaldi nel 2007: «era un Piano strutturale comunale improntato al consumo di suolo ed all’espansione urbana. Sono trascorsi 10 anni e, oggi, viviamo in una realtà completamente diversa da quella di allora, sembra che sia trascorso un secolo. Il nuovo Psc arriva dopo la grave crisi del 2008 e punta su: riqualificazione e rigenerazione urbana e dice no al consumo di suolo» ha sostenuto l’assessore illustrando anche i 5 macro obiettivi che l’amministrazione si è data attraverso il nuovo Psc che partono dalla riqualificazione e rigenerazione urbana, puntano alla conservazione del suolo agricolo, guardano alla sicurezza del territorio e dei cittadini, hanno l’ambizione di fare del Psc un vero e proprio piano strategico per la città ed anche un elemento che promuova le opportunità di sviluppo del territorio. Fabio Ceci ha rimarcato come il nuovo Psc abbia tra i propri obiettivi quello di «creare equilibrio tra dotazioni di servizi e quindi interessi collettivi e interessi soggettivi, cioè quelli dei privati» mentre Dante Bertolini, dirigente settore pianificazione e sviluppo del territorio del Comune con Emanuela Montanini, responsabile Pianificazione generale del Comune, hanno parlato delle fasi legate alla presentazione delle osservazioni al nuovo Psc, delle controdeduzioni e dell’iter che dovrebbe condurre all’approvazione definitiva dello strumento di pianificazione urbanistica del comune, entro la fine del 2017.

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