Conto termico | Aicarr

Pompe di calore: incentivi ridotti al 20%

I calcoli effettuati dalle due associazioni (Aicarr e Coaer) si basano sui coefficienti di efficienza, della potenza e della zona climatica di due tipologie particolari di pompe di calore per la climatizzazione invernale.

I 900 milioni d’incentivi previsti dal Conto energia termico porteranno meno vantaggi rispetto a quanto previsto dal ministero dello Sviluppo economico, in particolare per l’installazione di pompe di calore nel residenziale dove non copriranno il 40%.

Il nuovo decreto ministeriale 28/2012 penalizza gli incentivi per le installazioni di pompe di calore nel residenziale e nei condomini. È quanto denunciato dall’Associazione italiana condizionamento dell’aria e refrigerazione (Aicarr) e dall’Associazione dei costruttori d’impianti e apparecchiature aeraulici aderente a Confindustria (Coaer).
I 900 milioni d’incentivi previsti per il riscaldamento green potrebbero non garantire quanto previsto.
In particolare per l’installazione di pompe di calore nel residenziale dove i contributi non copriranno il 40% come stimato dal ministero dello Sviluppo economico ma solo il 10-20% dell’investimento.

Esempi. I calcoli effettuati dalle due associazioni (Aicarr e Coaer) si basano sui coefficienti di efficienza, della potenza e della zona climatica di due tipologie particolari di pompe di calore per la climatizzazione invernale: quello inerente a una macchina con una potenza di 7 kW per un appartamento di 90 mq e un altro per una pompa con 50 kW di potenza adatta a un impianto condominiale.
Più precisamente per pompe destinate al residenziale con potenze tra i 4 e i 7 kW gli incentivi previsti dal Conto termico saranno annualmente di qualche centinaio di euro e per alcune tipologie anche più basse. Per le pompe con potenza tra i 40 e i 100 kW  il risparmio sarà ancora più irrisorio considerato anche il fatto che un impianto di questo tipo può arrivare a costare anche 20mila euro.

Un settore penalizzato. Nonostante il Conto termico rappresenti un ottimo incentivo per fissare le tariffe elettriche differenziate per le pompe di calore e per le revisioni periodiche previste e spingere gli utenti a tenere le macchine in condizioni di perfetta efficienza, penalizza con questi bassi incentivi il settore. Infatti invece che sfruttare l’occasione importante per potenziare la riqualificazione energetica degli edifici penalizza gli incentivi che avrebbero potuto dare un’occasione in più per sviluppare lavoro.
(M.Vi.)

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