Collegamento ciclo-pedonale

Preesistenze e nuovi materiali

Progetto vincitore del concorso indetto dalla provincia di Prato per la ricostruzione del ponte sul fiume Ombrone a Poggio a Caiano.

Il progetto vincitore per la ricostruzione del ponte sul fiume Ombrone ha voluto ridare il piacere della percorrenza e del rapporto con il fiume e con le sponde, infatti oltre all’attraversamento a piedi e in bicicletta permetterà di rendere fruibile la zona sottostante come luogo di sosta e visita. 

Il progetto vincitore del concorso indetto dalla provincia di Prato per la rivisitazione e conseguente ricostruzione del ponte sul fiume Ombrone a Poggio a Caiano, realizzato originariamente nel 1833 dall’ingegnere Alessandro Manetti su commissione di Leopoldo II, granduca di Toscana, intende fungere da collegamento ciclo pedonale tra la Villa Medicea e le Cascine di Tavola.


Arch. Giorgio Pasquini.

L’autore, arch. Giorgio Pasquini, che ha avuto la collaborazione di Guido Lenzi, Alessandro Busca e Andrea Bellini, è un architetto noto per la predisposizione al recupero e al restauro di opere monumentali.
La considerazione fatta da Pasquini come fonte ispiratrice, è quella che il ponte, così com’è ora, appare come un’opera smontata momentaneamente per motivi sconosciuti che potrebbe in qualsiasi momento tornare al suo stato originario. Le ragioni di questa sensazione sono date dalle pile integre, forti, ordinate, dall’assenza di frammenti rutinanti. Ciò che manca è la passerella che era altra cosa rispetto alla maestosità della parte rimasta, leggera quasi inconsistente, aggrappata attraverso cavi ed una ragnatela leggera di funi.
La percezione della preesistente passerella è amplificata dall’allineamento delle aperture degli archi estradossati che fronteggiandosi definiscono coni visivi profondi.

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