L’intervista | Dennis Bordin, presidente Progress Profiles

Progress Profiles: le leve per vincere in Italia e all’estero

La nostra intervista a Dennis Bordin, presidente di Progress Profiles che ci illustra come la sua azienda rappresenta in Italia e nel mondo il vero concetto di made in Italy: cura del dettaglio, estetica e artigianato di pregio. Ricerca e investimenti in sviluppo di processo e di prodotto hanno portato l’azienda di Asolo a disporre di 12.500 articoli tra profili e decorativi per interni ed esterni.
Dennis Bordin | Presidente Progress Profiles.

Il tema che fa da guida all’edizione di Made Expo 2017 è la rigenerazione urbana. Su questa opportunità ci saranno momenti di confronto tra imprese e istituzioni per dare un contributo alla crescita economica e alla trasformazione del nostro Paese e delle nostre città a partire dalla sostituzione edilizia nelle periferie. Presidente Bordin come pensa che la sua azienda, Progress Profiles, si possa inserire in questa discussione? Quale apporto può dare per rinnovare il volto e la vivibilità delle nostre periferie?

Con la situazione attuale del settore edilizio che fatica a riprendersi, la ristrutturazione e la rigenerazione urbana sono l’unica risposta concreta per il nostro Paese. Investiamo ogni anno in ricerca e sviluppo per individuare nuove soluzioni in grado di facilitare i lavori di recupero edilizio e allo stesso tempo di garantire la qualità di interventi che riducano il bisogno manutentivo. Esempio di questo impegno costante sono le nostre membrane, impermeabilizzanti e desolidarizzanti, che garantiscono l’adesione al supporto e l’ancoraggio alla pavimentazione anche in caso di sovrapposizione su supporti fessurati e non perfettamente stagionati perché permettono lo sfogo delle tensioni di vapore. Ma anche il nostro sistema di livellamento per la posa delle piastrelle Proleveling System, e ancora i nostri speciali profili per balconi e terrazze che oltre a proteggere i bordi delle piastrelle, assicurano il deflusso delle acque piovane.

Come espositore di Made Expo senz’altro contribuisce ad allargare l’offerta d’innovazione di processo e di prodotto alla comunità dell’industria delle costruzioni. Cosa pensa di ricevere in cambio su questo fronte dalla manifestazione fieristica?

Tutte le manifestazioni fieristiche, nazionali e internazionali, sono un po’ un’incognita; l’affluenza dei visitatori dipende sempre dal lavoro degli organizzatori nei mesi e negli anni precedente alla manifestazione. D’altro canto ogni espositore deve impegnarsi a portare innovazione per essere competitivo e attrarre l’interesse degli operatori del settore.

Il sistema brevettato Prodeso Heat.

La casa, il comfort, la salubrità, la sicurezza, la flessibilità: con la sua produzione a quale di questi aspetti dà la risposta migliore?

In realtà i nostri prodotti coprono tutti questi settori in modo ottimale. Nello specifico, producendo finiture per interni ed esterni i nostri articoli danno il tocco finale alla casa a 360 gradi, dai pavimenti ai gradini, dai bagni ai balconi, dai piani della cucina ai battiscopa. Oggi più che mai la casa dev’essere un nido di tranquillità e con il nostro sistema brevettato Prodeso Heat veniamo incontro a questa necessità garantendo un comfort straordinario, donando calore agli ambienti in pochi minuti. Per quanto riguarda la salubrità e la sicurezza, i nostri prodotti sono realizzati con materiali atossici di altissima qualità. Numerosi sono idonei al contatto con prodotti alimentari. Infine assicuriamo una flessibilità davvero incredibile affinché anche il cliente più esigente possa ritenersi soddisfatto, offrendo una gamma di prodotti molto ampia che raggiunge i 12.500 articoli coprendo con successo segmenti di mercato differenti.

Italia – estero: dove si trova di più a suo agio come attore della competizione industriale? Qual è il paese in cui si compete meglio e perché?

Ogni paese ha le sue regole, preferenze estetiche e decorative basate su gusto nazionale, abitudini radicate, tradizioni e propensione all’innovazione e al design contemporaneo. Esportiamo in 60 paesi del mondo cercando di assecondare le più svariate richieste e con rinnovato impegno riusciamo a soddisfare il cliente. In realtà nessun mercato è impossibile da raggiungere, anche se i paesi dell’est Europa e quelli asiatici sono più propensi all’acquisto di prodotti di bassa qualità.

Ha la possibilità di dare un solo consiglio al ministro dello sviluppo economico: cosa dovrebbe fare per supportare le nostre aziende in una così complicata congiuntura economica?

Avendo tre filiali all’estero (Usa, Australia ed Emirati Arabi) ho una buona panoramica della politica economica estera. Nei paesi con il maggiore tasso di crescita mondiale le aziende ricevono incentivi, detassazioni, flessibilità nella gestione del personale e sostegno di infrastrutture. Tutto questo è molto carente da noi, un Paese dall’enorme potenziale tuttavia appesantito da una classe politica poco pratica e lontana dalla realtà.

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