Verso la legge di Bilancio 2018 | Sicurezza sismica

Proposte Isi per mettere in sicurezza il Sismabonus

Le proposte di Isi al Governo su come stabilizzare e completare, con la Legge di Stabilità del prossimo anno, il quadro delle agevolazioni fiscali per l’adeguamento sismico degli edifici.

La necessità di avviare un percorso di riqualificazione e messa in sicurezza sismica del patrimonio immobiliare nazionale sembra aver finalmente acquisito una priorità nelle strategie d’azione degli ultimi governi.

Dal dl 83/2012 in poi, e in particolare con i dm 58/2017 e 65/2017, per arrivare all’ultima Legge di Bilancio dell’11 dicembre 2016 n. 232, il legislatore ha gradualmente potenziato gli strumenti di agevolazione fiscale previsti per gli interventi di messa in sicurezza ed adeguamento anti-sismico degli edifici.

Isi (Ingegneria Sismica Italiana), organizzazione tecnico-scientifica che ha per missione quella di diffondere la cultura della riduzione del rischio sismico, pur nell’apprezzamento per le misure fin qui già adottate, per creare una consapevolezza diffusa sullo stato di vulnerabilità sismica del costruito, ritiene che  l’azione del Governo focalizzi alcune questioni prioritarie, e fra queste:

  • trovare una più idonea parametrizzazione del beneficio fiscale, rispetto all’attuale limite dei 96mila euro per unità immobiliare, rendendolo più efficace e applicabile anche alle unità abitative indipendenti e agli edifici a uso produttivo;
  • individuare strumenti che incentivino gli interventi di messa in sicurezza statica anche nel patrimonio immobiliare pubblico;
  • mettere nelle condizioni anche i soggetti fiscalmente incapienti di poter fruire delle agevolazioni previste, oltre a quanto già previsto per le parti comuni dei condomini;
  • favorire una presa di coscienza sullo stato dell’immobile da parte della società, incentivando la fase di diagnosi sugli edifici dando la possibilità di portarla in detrazione anche senza l’effettuazione degli interventi.

Le proposte Isi

  • Estensione delle detrazioni previste dall’art. 16 comma 1-septies del dl 63/2013 agli interventi realizzati in comuni ricadenti nelle zone classificate a rischio sismico 2 e 3;
  • Estendere, e potenziare possibilmente con una detraibilità alzata al 100%, i benefici fiscali previsti dall’articolo 16 comma 1 del dl 63/2013 alle spese sostenute per l’effettuazione degli studi e delle attività di indagine propedeutiche agli interventi di cui all’articolo 16 comma 1-bis lettera i) del dpr 917 (Tuir), indipendentemente dall’effettiva implementazione e completamento degli interventi stessi;
  • Estendere l’agevolazione di cui al punto precedente anche agli studi e attività di diagnosi dell’edificio effettuate su edifici ubicati in zona sismica 4;
  • Prevedere, per le detrazioni proposte al punto sopra, la possibilità di optare, in luogo della detrazione stessa, per la cessione del corrispondente credito, ai soggetti che hanno effettuato la diagnosi o ad altri soggetti privati;
  • Rendere usufruibili le detrazioni di cui all’articolo 16 del dl 63/2013 commi 1-bis, 1-ter, 1-quater, 1-quinquies, 1-sexies anche dagli istituti autonomi per le case popolari, comunque denominati, per interventi realizzati su immobili di loro proprietà adibiti a edilizia residenziale pubblica
  • Rimodulare l’importo della detrazione di cui all’articolo 16 comma 1 del dl 63/2013, fissando, quale tetto massimo della detrazione dall’imposta lorda, un limite legato all’unità di superficie;
  • Prorogare a tutto il 2018 le detrazioni di cui all’art. 16 comma 1 del dl 63/2013, quantomeno per gli interventi indicati alla lettera i) del comma 1 art. 16-bis del dpr n. 917 (Tuir);
  • Estensione della cessione credito d’imposta di cui all’art. 16 comma 1-quinquies del dl 63 anche agli interventi eseguiti sulle singole unità abitative o destinate ad uso produttivo;
  • Estensione della cedibilità del credito alle banche, per i soggetti ricadenti nella no-tax area (ovvero con reddito inferiore agli 8 mila euro), anche alla disciplina del Sismabonus;
  • Studiare premialità particolari in forma di agevolazione fiscale per interventi che abbinino interventi di miglioramento della classe sismica dell’edificio ad interventi di riqualificazione energetica.

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