Agevolazioni | Edilizia

Prorogato il bonus per il recupero edilizio per il 2018

Prorogata la detrazione Irpef del 50% sulle spese effettuate fino al 31 dicembre 2018 per interventi riguardanti il recupero edilizio nella misura massima di 96mila euro per unità abitativa. Il provvedimento è stato esteso anche all'acquisto dei mobili. Le specifiche per fruire dell'agevolazione.

La legge di bilancio 2018 ha confermato i bonus per la casa che si sommano al Sisma Bonus e all’agevolazione per la riqualificazione energetica.

È stata prorogata a tutto il 2018 l’agevolazione riguardante il recupero edilizio cui si fa riferimento all’art. 16 bis del dpr 917/1986 nella misura massima di spessa pari a 96mila euro per unità abitativa. Ricordiamo che la detrazione era stata prorogata ulteriormente fino al 31 dicembre di quest’anno con la legge di bilancio 2017.

Per quanto concerne le tipologie di spesa ai fini della fruizione del bonus vi sono:

  • spese per interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia sulle singole unità immobiliare di qualsiasi categoria catastale (anche rurali) in relazione alle parti comuni di edifici residenziali;
  • spese per gli interventi di manutenzione ordinaria, per la realizzazione di parcheggi pertinenziali, posti auto, box e spese per le opere finalizzate alla cablatura degli edifici, alla sicurezza statica e antisismica, al contenimento dell’inquinamento acustico.

La detrazione spetta nella misura del 50% a decorrere dalle spese documentate sostenute dal 26.6.2012 e fino al 31.12.2018 per un ammontare massimo di 96mila euro per unità immobiliare.

Qualora gli interventi sulla singola unità immobiliare riguardino la prosecuzione di lavori iniziati negli anni precedenti, ai fini della determinazione del limite massimo delle spese detraibili, occorre considerare le spese sostenute negli anni pregressi e rientrano nel limite massimo di 96mila euro anche le spese per un diverso e autonomo intervento relativo allo stesso immobile.

Se gli interventi sono eseguiti sia sulle parti comuni condominiali sia sulla singola unità immobiliare il limite massimo di spesa indicato dev’essere riferito in modo autonomo alle due tipologie d’interventi in quanto risultano oggetto di un’autonoma previsione agevolativa secondo la risoluzione 206/E/2007.

Per fruire dell’agevolazione è necessario tenere a disposizione dell’amministrazione finanziaria la documentazione riguardante le abilitazioni amministrative, la dichiarazione sostitutiva, la domanda di accatastamento per gli immobili non censiti, le ricevute dei versamenti dei tributi locali, la delibera assembleare per le spese sostenute sulle parti in comune, la comunicazione d’inizio lavori, le fatture e le ricevute fiscali con copia dei bonifici eseguiti.

In particolare, per quanto concerne i bonifici eseguiti, occorre tenere presente la necessità di eseguire bonifici tracciabili anche se l’Agenzia delle Entrate ha precisato, con la circolare 43/E/2016, che la detrazione Irpef per gli interventi di recupero edilizio e quella Irpef-Ires per la riqualificazione energetica spetta ugualmente anche se il bonifico è incompleto e non sia stato possibile operare la ritenuta.

Acquisto di mobili

È stato anche esteso il bonus per l’acquisto di mobili secondo il dl 63/2013 che prevede la detrazione del 50% delle spese sostenute per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici e che interessa solo i soggetti che possono beneficiare della detrazione Irpef del 50% per interventi di recupero del patrimonio edilizio sulle spese sostenute dal 26.6.2012 al 31.01.2017.

Le spese sostenute per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici sono computate ai fini della fruizione della detrazione d’imposta indipendentemente dall’importo delle spese sostenute per i lavori di ristrutturazione.

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