Unicmi | Rapporto serramenti e facciate continue

Pubblicato il rapporto 2015 sull’involucro edilizio

Il mercato dei serramenti metallici, per lo scorso anno, fa segnare ancora una flessione, in aumento la quota di mercato del pvc. Una piccola risalita per il mercato delle facciate continue, ma le previsioni per la fine 2015 rimangono poco rosee.

L’ufficio Studi economici Unicmi >>, l’Unione nazionale delle industrie delle costruzioni metalliche, dell’involucro e dei serramenti, ha reso disponibile il rapporto 2015 sul mercato italiano dei serramenti metallici e delle facciate continue.serramenti

Dal 2008 al 2014 gli investimenti nelle nuove costruzioni residenziali e non residenziali sono diminuiti del 50%, con una perdita complessiva di oltre 30 miliardi euro e di 1,2 miliardi di domanda di serramenti. Lo scorso anno la domanda complessiva di serramenti e facciate continue nel mercato italiano si è attestata su un valore di 4,1 miliardi di euro, di cui 2,5 nel settore residenziale e 1,6 in quello non residenziale.

Serramenti. Nel corso degli anni le quote di mercato in valore dei tre principali materiali con cui si producono i serramenti (alluminio, legno e pvc) hanno visto la crescita del materiale plastico, che si caratterizza per un prezzo medio inferiore rispetto agli altri materiali. Secondo una recente rilevazione dei prezzi Unicmi, infatti, un serramento in pvc costa il 24% di meno rispetto al prezzo medio di mercato di tutti i serramenti, uno in alluminio l’8% in più, quello in legno ha un differenziale aggiuntivo pari al 15%.
Dal 2009 al 2014, nonostante i prezzi inferiori, la quota di mercato in valore del pvc è aumentata del 47%, passando dal 17% al 25% del mercato. L’alluminio è stabile attorno al 37%, in quanto la contrazione dei pezzi venduti è stata parzialmente compensata da un riposizionamento su prodotti di media e alta gamma. Il mercato del legno è stato fortemente ridimensionato per la concorrenza frontale da parte del pvc e per le situazioni di dissesto che hanno colpito i maggiori attori del settore.
Il mercato dei serramenti metallici e dei prodotti complementari è stato interessato nel 2014 da un’ulteriore contrazione del 5% rispetto al 2013. Si tratta di un risultato determinato dalla riduzione della domanda, specialmente nelle nuove costruzioni residenziali e non residenziali.

Facciate continue. I dati relativi al mercato italiano delle facciate continue evidenziano una piccola inversione di tendenza (+1%), che è in parte legata alla domanda generata dal completamento dei lavori legati direttamente ed indirettamente all’Expo e ad una leggera ripresa degli investimenti nella ristrutturazione degli edifici non residenziali e in particolare nei lavori di recladding, ovvero di sostituzione delle facciate continue esistenti.
I costruttori di facciate continue sono sempre più orientati al mercato internazionale, che oggi contribuisce al 40% delle vendite.facciata continua

Incentivi fiscali. Importante è il contributo degli incentivi fiscali alla sostituzione degli infissi: a partire dalla loro introduzione nel 2007, per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici hanno generato un fatturato aggregato di 10,5 miliardi di euro per il settore dei serramenti nel suo complesso. Solo nel settore dei serramenti metallici gli incentivi generano una domanda di 517 milioni di euro, che corrisponde al 37% del giro d’affari del mercato.

Previsioni per fine anno poco rassicuranti. Quest’anno non si potrà parlare di una vera ripresa degli investimenti nelle costruzioni.
Segmento residenziale: l’attività resterà limitata prevalentemente alla ristrutturazione e la domanda sarà alimentata dalle spese per investimenti effettuati dalle famiglie, che potranno beneficiare di uno spread molto contenuto che faciliterà l’accesso al credito immobiliare.
Segmento non residenziale: si è osservata una lieve ripresa degli investimenti in beni strumentali (capannoni industriali, costruzioni destinate al terziario e centri commerciali), generata, più che da un’effettiva richiesta del mercato, dalla disponibilità di mezzi finanziari a costi contenuti e da lavori di ammodernamento e ristrutturazione. Solo i dati del primo semestre del 2016 confermeranno se, per il segmento non residenziale, saremo in presenza di una lieve ripresa o se la fase interlocutoria di protrarrà per altri dodici mesi.
Costruttori di serramenti: l’anno si chiuderà con una lieve flessione, nell’ordine del 2-4% rispetto al 2014. Questo dato è stato stimato considerando l’apporto dell’incentivazione alla sostituzione degli infissi: in mancanza di tale supporto la flessione sarebbe potuta essere nell’ordine del 6-8%.
Facciate continue: si può ipotizzare un dato in linea con quello rilevato lo scorso anno, ovvero una lieve crescita del mercato, nell’ordine dell’1-2%.

Per scaricare il rapporto Unicmi 2015 sull’involucro edilizio clicca qui >>

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