Edilizia residenziale │ Edificio sul fiume

Qualità ambientale e uso di materiali tradizionali

L’edificio è una porzione di testa di una cortina edilizia che contiene l’ex mulino e altre abitazioni, compresa tra via Chiesa di San Giacomo e il fiume Musestre.

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Nel comune di Carbonera, lungo il fiume Musestre, la ristrutturazione di un edificio nel rispetto dei canoni architettonici tradizionali e con limitati inserimenti di architettura moderna.

L’edificio residenziale, fino a poco tempo fa residenza della famiglia del mugnaio, era di modesta qualità architettonica, risultava interessante però dal punto di vista ambientale per la collocazione lungo il fiume Musestre e in adiacenza al vecchio mulino del borgo di San Giacomo di Carbonera (in provincia di Treviso).

Dati urbanistici. L’edificio è una porzione di testa di una cortina edilizia che contiene l’ex mulino e altre abitazioni, compresa tra via Chiesa di San Giacomo e il fiume Musestre. La destinazione dell’area prevista dal Prg vigente è “Parco privato”; gli interventi ammissibili in questa zona e le modalità di attuazione sono contenuti negli art. 55, 24 e tutta la disciplina del titolo IV° delle norme di prg del Comune di Carbonera.
Tra le varie possibilità di utilizzo degli immobili di questa zona vi è quella residenziale. In sintesi gli interventi devono essere rispettosi della qualità ambientale del sito, considerato di antica sedimentazione, e in linea con le caratteristiche tipologiche degli edifici dell’intorno; si deve fare particolare attenzione all’uso di materiali tradizionali e proporre il recupero degli elementi di importanza storica, ambientale e architettonica; per quanto ammessa una contenuta autonomia di intervento, dovranno essere possibilmente preservati i giardini esistenti.

La relazione edificio-paesaggio. L’edificio non presentava grandi qualità architettoniche, ulteriormente compromesse dalla ristrutturazione degli anni ‘50, con la quale la copertura tipica a due falde è stata sostituita da parti di tetto con caratteristiche diverse. Tuttavia il rapporto dell’edificio con il fiume Musestre e con il resto della cortina edilizia lungo il fiume gli attribuiscono una qualità ambientale da difendere e valorizzare.
Il valore ambientale di tutto il sito è accresciuto dalla presenza di un biotopo di particolare bellezza a nord del fiume, dove attualmente esiste un’ampia area a prato naturale, ricca di risorgive, di ruscelletti e macchie arbustive e arboree autoctone che ospitano innumerevoli specie di animali stanziali.
Dal prato è possibile oltretutto ammirare tutta la cortina del complesso molitorio e i resti del salto d’acqua utilizzato in passato per la movimentazione delle ruote del mulino, che ora il tempo ha trasformato in una piacevole cascatella.

All’interno di questa visione amena spiccavano poi due elementi di importanza storico-architettonica rilevante: il ponticello sul Musestre, di origine romana, costruito ad arco in diagonale con mattone pieno, e un tratto di pavimentazione del fiume, sempre in mattone pieno posato a spina di pesce, ma di epoca più recente e il ponticello, bellissimo anche dal punto di vista architettonico, che presentava diversi cedimenti laterali e qualche tentativo maldestro di consolidamento superiore.
È stato dunque necessario un intervento di manutenzione generale e un vincolo maggiore soprattutto alla luce delle forti sollecitazioni a cui era sottoposto per il passaggio di pesanti mezzi agricoli. La porzione del letto del Musestre una volta pavimentata potrà essere facilmente ripulita dalle incrostazioni e dalle alghe formatesi nel tempo e per l’abbandono dopo la chiusura del mulino. Per quanto riguarda le caratteristiche costruttive dell’ex mugnaio, le strutture verticali, sia interne che esterne, erano realizzate in mattone pieno e sasso legati con malta di calce (quelle perimetrali a doppio corso) oltre a intonaco di tipo civile.
Il solaio intermedio e la copertura avevano struttura portante in travi di legno e tavolato superiore, il manto di copertura del tetto era in coppi tradizionali. L’unica parte dell’edificio realizzata in calcestruzzo era la soletta piana di copertura realizzata negli anni ‘50. Le fondazioni erano realizzate con un certo numero di corsi di mattone pieno. Di particolare interesse la fondazione sull’argine del Musestre, deteriorata però dalla forte umidità.
Naturalmente, in seguito alla ristrutturazione, parte delle murature esistenti è stata sostituita con nuova e anche i solai e la copertura, pur rimanendo in legno, sono stati realizzati ex novo data l’impossibilità di adeguarli alle più recenti norme antisismiche. Il lato lungo via S. Giacomo era caratterizzato da uno slargo carrabile utilizzato come parcheggio pubblico, ricavato dalla rettifica della stessa strada rispetto al tracciato originale. L’edificio su questo lato era dotato di giardino privato all’interno del quale spiccano per dimensione due piante, una magnolia e una palma, sostituite poi da piante di tipo autoctono.

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