Recupero | Sassari

Restituita alla fruizione del pubblico la Biblioteca universitaria di Sassari

Il restauro della cappella che originariamente comunicava, tramite una monumentale porta vetrata realizzata nel 1878, con le camerate di degenza, ha aperto la prospettiva sull’importante opera di storia dell’arte, che adorna le sale di lettura e consultazione della biblioteca.

Dopo un articolato e complesso intervento di restauro promosso e finanziato dal ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo, si restituisce alla piena funzionalità e alla collettività un vero e proprio monumento della città, voluto dal principe Carlo Alberto negli anni ’20 del 1800 e poi realizzato tra il 1843 e il 1848, su progetto dell’ingegnere piemontese Carlo Berio, per assistere la comunità locale e portare soccorso alla popolazione che versava in una generalizzata condizione di miseria.

SASSARI

I restauri hanno interessato l’atrio, lo scalone, il vestibolo dei benefattori e dei munifici cittadini la cappella della Santissima Annunziata, legata al nome di Simone Manca di Mores, primo sindaco post-unitario di Sassari, che eseguì il disegno dell’altare, si tratta di un esempio del patrimonio culturale nazionale. Il restauro della cappella che originariamente comunicava, tramite una monumentale porta vetrata realizzata nel 1878, con le camerate di degenza, ha aperto la prospettiva sull’importante opera di storia dell’arte, che adorna le sale di lettura e consultazione della biblioteca, depositaria di una collezione di 300.000 volumi, per lo più raccolti con la soppressione delle corporazioni religiose a seguito delle disposizioni legislative del 1855 e del 1866, che compendia l’evoluzione cartografica, storica, sociale e la produzione letteraria del territorio.

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