Urbanistica | Messina

Restyling per il Tirone

Lo storico quartiere siciliano in alcune sue parti cade letteralmente a pezzi e necessita di essere riqualificato. Il progetto presentato dallo Studio Fc&Rr Associati srl prevede la costruzione di nuovi edifici, residenziali e pubblici, ma privilegia il recupero.

Il quartiere del Tirone a Messina, a sud-ovest della città, conserva una sua bellezza, certamente un po’ trascurata anche in conseguenza del terremoto, ma ricca di riferimenti storici come S. Maria degli Angeli, la Natività di Maria al Noviziato e l’antica via Sergi che in prossimità delle mura del ‘500 è costeggiata da edifici post sisma del 1783 a due e tre piani. Si tratta di una parte rilevante della città che necessita di interventi di riqualificazione.

[imagebrowser id=67]

Stu «il Tirone». Molti sono i progetti che si sono occupati della zona, in particolare all’interno del programma urban generation del quartiere ma a calamitare maggior interesse è quello della Stu (società di trasformazione urbana) «Il Tirone» presentato dallo Studio Fc&Rr Associati srl alla manifestazione Urbanistica organizzata da Urbanpromo.

La Società di trasformazione urbana Il Tirone spa, in applicazione alla legge 15/5/1997, n. 127, art. 17, ha attivato un programma d’interventi che riguardano il nucleo originario del quartiere e le zone circostanti, da piazza Lo Sardo, con i suoi caratteristici portici, alla scalinata S. Barbara, alle limitrofe aree militari. In particolare si parla di soluzioni che rientrano nell’ambito del recupero e della riqualificazione urbana.

Finalità. Scopo del progetto è quello del connubio tra interessi privati e vantaggi per l’amministrazione pubblica e la cittadinanza. L’intervento richiederebbe modifiche del Piano regolatore ma con sicuri benefici soprattutto perché attualmente questa parte della città è sottovalutata e sottoutilizzata. Questa proposta ha spazzato via le preoccupazioni che da tempo aleggiavano e che portavano verso la direzione di una cementificazione troppo aggressiva come la realizzazione di un edificio per scopi commerciali costituito da sette piani, due dei quali di parcheggio interrati, che doveva servire come base per la costruzione di un successivo fabbricato di 5 piani. Da più parti vi era sconcerto rispetto a un progetto che invece che partire dalla riqualificazione e dalla bonifica di aree degradate iniziava dalla realizzazione e dal costruito di una certa entità.

Gli interventi. Il nuovo progetto non elimina la costruzione di nuovi edifici, residenziali e pubblici, ma privilegia il recupero, tra cui quello di una splendida scalinata. Sono previsti la realizzazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica per eliminare il disagio abitativo del quartiere, interventi di edilizia scolastica per ridurre il disagio sociale, la riorganizzazione delle attività produttive insistenti nell’ambito, la riqualificazione delle vie, piazze e scalinate come luogo d’incontro. Inoltre laboratori per la riqualificazione funzionale dell’ambito interessato, con attenzione alla viabilità e ai percorsi pedonali, e per la risoluzione delle problematiche connesse alla presenza delle aree militari. Si tratta di una partita importante per Messina, perché questo nuovo progetto potrebbe portare a una nuova configurazione della città e in particolare rivedrebbe un quartiere che conserva gran parte della storia autoctona.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here