Indagine | Global Commercial Property Monitor

Rics: le città europee continuano a richiamare investitori immobiliari da tutto il mondo

Secondo l’ultimo Global Commercial Property Monitor di Rics sono ancora Berlino, Amsterdam, Francoforte e Madrid le piazze più attraenti per gli investitori di tutto il mondo. Risultati positivi anche in nuovi mercati come Sofia, Budapest e Praga. Milano continua ad essere la piazza italiana più interessante per il commercial property.

Daniele Levi Formiggini | Pesidente Rics Italia

Daniele Levi Formiggini | Presidente Rics in Italia.

«Per il 2018 si confermano le previsioni positive già registrate nel corso del 2017. Sul mercato italiano, anche rispetto al trimestre precedente, sia il sentiment degli investitori sia quello degli occupier esprimono un trend in crescita. Milano continua ad essere la piazza più attraente soprattutto per gli investitori internazionali, e il prime retail sembra essere il comparto su cui si concentrano le maggiori aspettative di crescita, testimoniata anche dalle importanti operazioni degli ultimi anni sia nell’high street sia nell’out-of-town. Un trend emerso anche nel corso dell’ultima European Retail Conference 2018, l’evento di Rics che ha richiamato a Milano i principali player tra retailer e investitori del settore»

Il Global Commercial Property Monitor, il sondaggio trimestrale di Rics che misura il sentiment degli investitori nel mondo nel settore commercial (retail, uffici, industria), conferma anche per l’ultimo trimestre del 2017 un complessivo ottimismo nella maggior parte dei mercati immobiliari interessati dal sondaggio.

L’Occupier Sentiment Index (Osi) è positivo in 28 dei 34 paesi campione (grafico 1), mentre l’Investment Sentiment Index (Isi) è positivo in 27. Al sondaggio hanno partecipato oltre 1600 aziende in tutto il mondo. 

Eurozona: ottime prospettive ma pochi immobili di qualità

L’Eurozona sta vivendo uno dei suoi momenti migliori dalla crisi finanziaria. Ancora una volta, nell’ultimo trimestre del 2017 i mercati europei hanno registrato le performance più elevate sia per quanto riguarda l’Investment Sentiment sia l’Occupier Sentiment di Rics. Gli indicatori mostrano, inoltre, ottime prospettive per quest’anno.

Tuttavia, gli intervistati delle città europee continuano a mettere in luce una mancanza di offerta di immobili di qualità, come ad esempio nel settore uffici, dove il tasso di unità libere è ai minimi dal 2008. Questo sta giocando un ruolo fondamentale nel mantenere alti i prezzi nei mercati più cari e, inoltre, potrebbe parzialmente spiegare la valutazione relativamente ottimista delle prospettive, a dispetto del possibile cambio di direzione della politica monetaria della Bce nel corso dell’anno.

Londra dopo Brexit

Nonostante recenti report indichino che la decisione della Gran Bretagna di lasciare l’Ue si tradurrà probabilmente in una perdita di posti di lavoro meno consistente rispetto a quanto si prevedeva inizialmente, i partecipanti al sondaggio di alcune città europee continuano a segnalare una costante richiesta di informazioni sulla disponibilità di spazi immobiliari da parte delle aziende britanniche: ciò riguarda soprattutto Amsterdam, seguita da Varsavia, Dublino, Parigi e Francoforte.

Contestualmente, circa un quarto degli intervistati nel centro di Londra dichiara di essere stato contattato da aziende straniere intenzionali a trasferire almeno parte del proprio business in Uk. La piazza londinese resta attraente per gli investitori, nonostante continui ad essere giudicata costosa secondo i principali indici di valutazione.

In Italia: il retail cresce più dell’industriale

Per quanto riguarda il mercato italiano nel quarto trimestre, il Global Commercial Property Monitor di Rics rileva un aumento di 14 punti dell’Occupier Sentiment Index rispetto allo stesso periodo 2016. La domanda dei tenant aumenta in ogni area del mercato: nel settore retail la crescita è più consistente, mentre in quello industriale è marginale.

Si registra un costante aumento della disponibilità di nuovo prodotto nel settore uffici e in quello retail, anche se solo in quest’ultimo comparto si assiste a una maggiore offerta dei pacchetti di incentivi per attrarre nuovi tenant.

Rispetto al terzo quadrimestre, le aspettative di crescita dei canoni di locazione sono cresciute in tutti i settori, rimanendo negative solamente in quello secondario industriale.
Nel quarto trimestre dello scorso anno l’Investiment Sentiment Index ha registra una crescita di 13 punti rispetto al 2016.

La crescita della domanda di investimenti continua a interessare i settori retail e uffici, mentre resta stabile nei confronti degli asset industriali. In quest’ultimo comparto emerge però il crescente interesse da parte di capitali stranieri.Gli intervistati prevedono che tutti i prime asset registreranno consistenti guadagni sul capital value nel corso del 2018.

Milano resta la piazza più interessante

Milano continua ad essere la piazza italiana più interessante per il commercial property dove le previsioni di crescita delle locazioni nei sotto-settori prime superano ampiamente la media nazionale.

In generale, la maggioranza degli intervistati ritiene che il mercato italiano sia in una fase ancora iniziale/intermedia della crescita. L’89% del campione ritiene che i prezzi nel nostro mercato siano uguali o inferiori al fair value.Le previsioni sui prossimi 12 mesi registrano un trend positivo dei comparti prime sia per le attese di crescita dei capital value sia per le locazioni, mentre sono entrambi piatti in quello secondary.

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