Centro espositivo e fieristico | Fonderia a Follonica, Grosseto

Rifunzionalizzazione dell’ex fabbricato industriale e valorizzazione urbana

L’intervento di recupero di Fonderia 1 ha espresso tutte le istanze multidisciplinari tese a manifestare le principali e migliori metodologie di restauro e proporre una nuova identità della città: una nuova porta che evidenzia il ritrovato asse urbano valorizzando un’area da decenni “isolata” ai margini di Follonica.

Il pregio culturale e urbano di ‘Fonderia 1’ sono testimoniati nelle antiche memorie delle sue trasformazioni e nella sua posizione baricentrica tra nucleo storico e il nuovo Parco Centrale di Follonica. Il restauro architettonico non ha infatti solo permesso d’inaugurare un nuovo «Centro espositivo e fieristico», ma una nuova «Porta» che segna un ritrovato asse urbano e valorizza un’area, da decenni emarginata ai confini della città.

Ingresso della Fonderia 1
Ingresso della Fonderia 1.

La sostenibilità globale del progetto è rafforzata dall’unicità della collocazione di ‘Fonderia 1’ che si trova all’ingresso di un ‘campus’ industriale, racchiuso all’interno delle cosìdette mura magonali che disegnano un lotto triangolare, con il vertice verso il ponte sul torrente Petraia (in direzione di Massa Marittima) e la base, in direzione del mare.

Dettaglio dell'ingresso 'Fonderia 1'.
Dettaglio dell’ingresso ‘Fonderia 1’.

Un insediamento sorto come Arsenale tardo-rinascimentale che, durante il corso del XIX secolo, si configura come ‘cittadella industriale’ per ospitare le fonderie per la lavorazione del ferro e della ghisa. Una storia secolare che si conclude nel 1960 con l’abbandono dell’area da parte dell’Ilva, ma che si rinnova nel 1999 con il piano integrato Piuss che intende annullare l’emarginazione in cui l’area era stata condannata per decenni.

Prima del restauro
, ‘Fonderia 1’ si presentava quasi come una chiesa romanica privata del suo tetto, “una limpida scatola prospettica” fatta di mura possenti ma oramai fortemente degradate, che hanno richiesto una lunga indagine sulle più appropriate metodologie di restauro.

Due grandi portali, uno prospiciente via Roma; l’altro il fronte nord-ovest, accolgono il visitatore introducendolo all’interno di una ‘Piazza Coperta’ delimitata da un ‘Grande Mobile’ di materiale ligneo.
Tre cubi lignei scandiscono il ritmo della navata centrale esaltandone la prospettiva centrica: un’architettura nell’architettura, che rimodella lo spazio con quella connotazione scenografica idonea a un nuovo luogo per l’arte contemporanea.
Prima Arsenale, poi Fonderia, oggi contemporaneo Spazio espositivo, ‘Fonderia 1’ approda al suo ultimo atto che la ricongiunge alla città.

Interni della Fonderia.
Interni della Fonderia.

Gli interventi. Gli interventi si suddividono in due grandi gruppi: interventi sugli orizzontamenti e sulle coperture delle navate laterali e della testata ortogonale ad esse e interventi sulle strutture portanti verticali.
In particolare, per quanto riguarda gli elementi orizzontali, sono stati previsti complessivamente interventi ‘parziali’ volti essenzialmente a ridurre i carichi verticali e le masse sismiche e ad aumentare il livello di legatura alle pareti perimetrali, con conservazione delle strutture resistenti già presenti e interventi di integrale sostituzione di solai non più adeguati con nuovi solai dotati di migliori caratteristiche funzionali e meccaniche. È stata prevista inoltre la realizzazione di un nuovo solaio per il piano soppalco di una delle due navate laterali, comprese due nuove scale e l’inserimento di un ascensore.

Esterno ed interno prima dei lavori.
Esterno ed interno prima dei lavori.

Museo Galileo, Firenze - Foto di Simona Filardo

Per quanto riguarda le coperture, è stato previsto il completo rifacimento delle coperture delle navate laterali e della testata ortogonale con medesima tipologia di intervento di quella già eseguita da parte della Soprintendenza, per la navata centrale. Per quanto riguarda la copertura della testa del fabbricato, è stato prevista, ove possibile, la conservazione dell’orditura principale, costituita da capriate lignee da recuperare, previa pulizia, risanamento, e consolidamento delle eventuali parti ammalorate.

Vista della navata centrale durante l’approntamento delle sottofondazioni.
Vista della navata centrale durante l’approntamento delle sottofondazioni.

Per le strutture murarie sono stati previsti interventi di rinforzo generalizzati, legature armate per migliorare il livello di ammorsamento tra pareti, risanamento delle lesioni con tecniche di cuci-scuci e di sigillatura, ripristino malte.
Queste le principali categorie di opere civili, strutturali ed impiantistiche adottate nel progetto.

Cerchiature di rinforzo e consolidamenti sulle murature.
Cerchiature di rinforzo e consolidamenti sulle murature.

Opere architettoniche e strutturali

  • Rimozioni e demolizioni.
  • Consolidamento statico, miglioramento sismico e messa in sicurezza dell’edificio.
  • Rifacimento delle coperture.
  • Interventi di recupero e consolidamento delle volte e dei solai in legno.
  • Realizzazione nuovi solai in acciaio.
  • Realizzazione nuovi collegamenti verticali interni, scale di esodo e accesso al piano primo e soppalco.
  • Recupero dei locali esterni per la realizzazione di nuovi locali tecnici.
  • Realizzazione nuovo edificio a torre esterno all’edificio e ad esso collegato.
  • Realizzazione nuovi servizi igienici.
  • Sostituzione e installazione degli infissi esterni ed interni.
  • Realizzazione zona soppalcata nella navata laterale sud ovest.
  • Opere di finitura strettamente connesse alla riparazione, ripristino e rifiniture esterne.
  • Opere di sistemazione esterna per gli accessi e le reti di smaltimento.
Pulizia e consolidamento intradossale delle volte, zona transetto e dettaglio del consolidamento intradossale.
Pulizia e consolidamento intradossale delle volte, zona transetto e dettaglio del consolidamento intradossale.

 fonderia 1 restauro volte

Opere impiantistiche

  • Impianti meccanici, di riscaldamento e condizionamento, ricambio aria per la nuova funzione del fabbricato.
  • Impianti elettrici e speciali per le nuove funzioni.
  • Impianti per prevenzione incendi e messa in sicurezza.
Posa degli igloo e realizzazione del sistema di reti tecnologiche sottopavimento.
Posa degli igloo e realizzazione del sistema di reti tecnologiche sottopavimento.

Materiali e Finiture. Queste le principali scelte tipologiche e dei materiali relative agli interventi previsti per il restauro e l’adeguamento del manufatto nell’ottica della compatibilità dei componenti con le preesistenze, della durabilità e della manutenibilità.
Coperture. Il progetto ha previsto il rifacimento della copertura delle navate laterali con finitura della stessa tipologia di quella originaria e utilizzata per la realizzazione della porzione già eseguita (navata centrale) dalla Soprintendenza, in tegole marsigliesi. Per queste coperture si è previsto l’inserimento di lucernari atti a migliorare le condizioni di illuminazione ma soprattutto di evacuazione fumi in caso di incendio, secondo quanto prescritto dalla norma ed evidenziato nella cartella di progetto per la prevenzione incendi.

Realizzazione cordolature in acciaio per le nuove coperture.
Realizzazione cordolature in acciaio per le nuove coperture.

Pareti interne ed esterne. Tutte le murature esterne e interne sono state restaurate riproponendo le caratteristiche storiche di finitura con rifacimento di intonaci a base di calce aerea. Sono state effettuate campagne di saggi a campione nelle parti più significative sugli intonaci esterni e interni.
Gli interventi sulle facciate hanno restituito la sua struttura originaria, al fine di ripristinare la morfologia dei componenti e i materiali che caratterizzano il contesto di archeologia industriale dell’area.

Posa della nuova capriata in acciaio tra navata centrale e transetto.
Posa della nuova capriata in acciaio tra navata centrale e transetto.

Pavimenti e rivestimenti. Per tutti i pavimenti e i rivestimenti, successivamente al recupero o alla sostituzione dei solai, sono stati scelti o riproposti quei materiali di finitura appartenenti alla tradizione locale in funzione delle destinazioni d’uso dei locali. Per tutte le zone al piano terra è stata proposta una nuova pavimentazione in cemento industriale, previa realizzazione di nuovo solaio areato controterra. Per le zone espositive al piano soppalco si è previsto un laminato in pvc ligneo. Per i nuovi servizi igienici è stata proposta una finitura in resina.

Sottostrutture dei pannelli di rivestimento dei soppalchi.
Sottostrutture dei pannelli di rivestimento dei soppalchi.

Scale e ascensori. La problematica riguardante i collegamenti verticali è stata affrontata oltre che sul piano degli aspetti logistico funzionali, su quello normativo della sicurezza; di conseguenza il fabbricato prevede la presenza di un nuovo nucleo scale, per il collegamento dei già esistenti locali al piano primo, oltre all’esecuzione di una nuova scala, opposta alla prima, per facilitare l’accesso e l’esodo dal nuovo soppalco. Inoltre è stato inserito un nuovo ascensore pubblico.
Le nuove scale sono state collocate opportunamente dove prevedevano le norme e le ragioni distributive. Le scale esterne poste sulla facciata sud-est, in pessimo stato di conservazione e sicurezza, sono state demolite.

Panoramica sul rivestimento dei cubi.
Panoramica sul rivestimento dei cubi.

Serramenti esterni e interni. I serramenti esterni e interni sono tutti di nuova realizzazione. Gli infissi interni sono tutti in cristallo con telaio in acciaio a eccezione dei blocchi bagni con porte in legno rivestito in laminato. I serramenti esterni, fissi e/o apribili, sono in profilati in alluminio verniciato in colore piombo, con vetrocamera costituito da vetro stratificato, intercapedine riempita con gas argon e vetro basso emissivo compatibilmente con i requisiti minimi previsti per la norma sul risparmio energetico. Per i locali tecnici sono state previste porte in acciaio verniciato. Per il porticato adibito a caffetteria all’aperto sono state previste gelosie in cotto intonacato e tinteggiato, con caratteristiche analoghe alle precedenti.

Interni e particolare dei cubi.
Interni e particolare dei cubi.

Intonaci e coloriture. Per quanto riguarda gli interventi relativi agli intonaci esterni delle facciate e le coloriture il progetto ha tenuto conto della tipologia originaria degli intonaci e della coloritura del manufatto e ha riproposto un intonaco a calce a trama grossa, con ripristino, ove possibile, di parti originarie. Per la coloritura è stato proposto il colore chiaro in tutti gli ambienti interni, nelle tonalità del beige, e il rosso porpora per le facciate esterne, così come caratteristica originaria degli edifici dell’ex Ilva. Per il nuovo elemento a torre è stata proposta una facciata intonacata e tinteggiata in colore chiaro, sui toni delle terre, con elementi grigliati in muratura, in corrispondenza delle aperture, anch’essi intonacati e tinteggiati. Preliminarmente si è dovuto comunque individuare, prima in fase di progetto esecutivo e poi in fase di direzione lavori, attraverso analisi e stratigrafie, la presenza di colorazioni originali o comunque tradizionali ancora presenti sulle facciate e la natura dei materiali originali/tradizionali impiegati. In questi casi è stata prescritta la conservazione dei colori rinvenuti. I materiali impiegati sono quelli più vicini alla tradizione locale. Per la facciata è stato garantito il mantenimento degli elementi grigliati in cotto per tutte le finestrature alte della navata laterale, lato sud-ovest.

Panoramica sulle nuove coperture delle navate laterali (con pluviali provvisori in pvc).
Panoramica sulle nuove coperture delle navate laterali (con pluviali provvisori in pvc).

Per quanto riguarda gli intonaci delle facciate è stata prevista la sostituzione totale dell’intonaco, la realizzazione di intonaci a finitura superficiale frattazzata fine o a stabilitura in grado di garantire e conservare la traspirabilità della muratura. Gli intonaci sulle facciate sono stati asportati e sostituiti con analoghi in malta di calce.

Beatrice Gentili | Politecnica, progettista e direzione lavori
Beatrice Gentili | Politecnica, progettista e direzione lavori

Beatrice Gentili | I criteri del progetto
«Il recupero di Fonderia 1 è un intervento strategico che riassume in sé istanze multidisciplinari che spaziano dalla rifunzionalizzazione di un ex-fabbricato industriale, all’analisi volta a identificare le migliori metodologie di restauro, all’elaborazione progettuale della sua nuova identità contemporanea, fino alla valorizzazione urbana e sociale di un nuovo tassello di città.
Il tema della sostenibilità diventa quindi il filo conduttore di un intervento complesso che affronta anche obbiettivi di carattere culturale, sociale e urbano.
I criteri guida seguiti nella progettazione degli interventi sulle strutture orizzontali e verticali sono stati i seguenti:

  • la predisposizione di interventi di ripristino e miglioramento sismico, che, pur riducendo le carenze strutturali del corpo di fabbrica, non alterano, né complessivamente né localmente, gli schemi statici originari;
  • la predisposizione di interventi rispettosi delle tecniche costruttive e dei materiali originariamente utilizzati, degli elementi di finitura, delle caratteristiche intrinseche e cromatiche delle finiture presenti, ad esempio limitando al massimo l’utilizzo del cemento armato a favore di materiali e tecnologie tradizionali o alternativi;
  • la predisposizione di interventi strutturali tendenti a realizzare una significativa riduzione dei carichi verticali e delle masse sismiche, soprattutto non strutturali;
  • la previsione di elementi strutturali in aggiunta, quale il soppalco della navata sud-ovest, in struttura d’acciaio autonoma e indipendente strutturalmente, completamente reversibile e smontabile, staccata dal paramento murario principale e originario;
  • la riqualificazione e consolidamento dei sistemi di smaltimento delle acque esistenti (gora), sottostanti il piano di calpestio originario, privo di pavimentazione;
  • la predisposizione di interventi strutturali preferibilmente reversibili;
  • la predisposizione di interventi strutturali tesi a migliorare il grado di collegamento tra pareti ed elementi orizzontali e ad aumentare la ‘scatolarità’ del comportamento globale dell’edificio».

Politecnica è una società indipendente del panorama italiano dell’architettura e dell’ingegneria che oggi può contare su di un network di quasi 150 professionisti nelle sedi di Milano, Modena, Bologna, Firenze, Catania e nelle nuove succursali a Malta e in Kosovo. La scelta di essere cooperativa connota tutta la storia di Politecnica che accetta l’impegno di una dialettica interna complessa ma, al tempo stesso, raccoglie i vantaggi che derivano dalla forza della coesione costruita nei momenti più difficili. Ha contribuito alla realizzazione di numerosi progetti in oltre 40 paesi nel mondo, lavorando con studi di profilo internazionale tra cui: Future System, Oma, Hopkins Architects, Cucinella Architects, Rogers Stirk Harbour + Partners, Henn e Benisch Architekten.

Fonderia 1 : caffetteria
Fonderia 1 : caffetteria

Chi ha fatto Cosa

Committente: comune di Follonica (Rup: Luigi Madeo)
Capo progetto e direzione lavori: Beatrice Gentili, Politecnica
Team di progetto: Luca Barontini, Bernardo Mazzocchi, Guglielmo Maccioni (Politecnica)
Impianti: Marcello Gusso, Francesco Frassineti, Alessio D’Amore (Politecnica)
Strutture: Andrea Dal Cerro, Gaetano Susca (Politecnica)
Impresa edile: De Lisio Costruzioni (Mario De Lisio, Leonardo De Lisio)
Foto del finito: Alessandro Ciampi
Chi ha fornito Cosa

Celenit N: pannello isolante in lana di legno mineralizzata per ponti termici nuovo edificio caffetteria.
Styrodur CS Basf: pannelli isolanti in polistirene espanso per isolamento controterra e sulla copertura piana caffetteria.
Extrawall Isover Saint Gobain: pannelli isolanti in lana di vetro per isolamento pareti.
Kimia spa: armatura in fibra di vetro, malta fibrorinforzata e malta strutturale per placcaggio pareti da consolidare.
Premier S. Pellegrino: intonaco deumidificante a base di calce idraulica naturale per intonaci interni ed esterni fonderia.
Isotec di Brianza Plastica: pannelli isolanti per coperture a falda completi di profilo portategola sotto marsigliesi navate laterali fonderia.
Velux, finestre a tetto: per lucernari copertura transetto fonderia.
Bovema: evacuatori di fumo (Enfc) su copertura navate laterali.
Asso spa: pareti prefabbricate in hpl per divisori servizi igienici.
Sistema Tetto/Varcolor: divisori e rivestimenti in cristallo, legno e metallo per cubi soppalco e rivestimenti parietali interni fonderia.
Unical/Buzzi: pavimentazione industriale a mezzo calcestruzzo a resistenza superficiale migliorata per pavimentazioni industriali.
Metalco: dissuasore stradale per elementi su facciata via Roma.
Indivest Lt/Agc Glass: serramenti in alluminio a taglio termico per serramenti esterni di tutto il complesso.
Targetti: corpi illuminanti di tutto il complesso.
Kerakoll: pavimentazioni aree tecniche in gres porcellanato
Tarkett : laminato in pvc ligneo soppalchi
Knauf: pareti a secco servizi igienici e aree espositive su soppalco

Particolare ingresso nord piano terra clicca qui
Particolare ingresso nord soppalco clicca qui
Particolare ingresso sud piano terra clicca qui
Particolare soppalco, pianta, clicca qui
Sezione trasversale soppalco clicca qui
Dettaglio nuova copertura clicca qui

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