Inu-Urbit | Rigenerazione urbana

Rifunzionalizzazione di aree in disuso senza uso del suolo e nel rispetto della sostenibilità

A Roma la dismissione di un’area industriale inglobata nel tessuto urbano, dà la possibilità di realizzare un eco distretto urbano a vocazione funzionale mista, energeticamente autosufficiente. A Reggio Emilia la realizzazione di un’Arena Eventi Campovolo, nell’area dell’ex aeroporto all’insegna del riuso del suolo e del minimo impatto ambientale. In provincia di Modena Abitcoop ha scelto il protocollo Casaclima per migliorare la sostenibilità delle proprie abitazioni.

Urbanpromo, la manifestazione nazionale di riferimento per la rigenerazione urbana organizzata dall’Istituto Nazionale di Urbanistica e da Urbit, propone nella gallery i progetti che hanno partecipato all’ultima edizione della manifestazione. Tra questi, quelli che contengono per le azioni messe in campo obiettivi riconducibili senz’altro allo sviluppo e all’innovazione.

Roma T3T. L’area di 4,5 ettari  è all’interno di un contesto di riqualificazione urbanistica di oltre 23 ettari nel quadrante est di Roma (Municipio V).

A Roma il progetto T3T Rigenerazione Analogica 4.0

Presentato da Consorzio Tor Tre Teste, Soc. Manlio Cantarini srl e Cantarini Energia srl il processo di ‘riconsegna’ al quartiere di funzioni pubbliche e di spazi fino ad ora privati che si dispongono alla trasformazione urbanistica verso un adattamento alle nuove condizioni urbane.

La dismissione di un’area industriale ormai inglobata nel tessuto urbano, dà la possibilità di realizzare un eco distretto urbano a vocazione funzionale mista, energeticamente autosufficiente, integrato nelle funzioni sul modello della circular economy.

La strategia mette in rete attori, finanziamenti e spazi differenti: residenza, housing sociale e commercio trovano spazio insieme ad altre attività più sperimentali e innovative, come ‘agro-esplora’, area produttiva-didattica di sperimentazione dell’agricoltura urbana e fonti energetiche alternative.

Roma T3T.

L’area di 4,5 ettari si trova all’interno di un contesto di riqualificazione urbanistica di oltre 23 ettari nel quadrante est di Roma (Municipio V). Tutto sarà alimentato da un sistema ibrido a biomassa legnosa con riduzione di Co2 secondo la strategia Horizon 2020 ed il Patto dei sindaci.

La materia prima per l’impianto sarà prodotta con un programma di Short Rotation Forestry sulle aree pubbliche limitrofe dello stesso quartiere, realizzando così un distretto energetico ad emissione zero e realizzando un parco urbano tematico didattico. Il progetto è interno alla call for proposal ‘Riposizionamento Competitivo Sistemi Produttivi Regionali’ a valere sul Por Fesr Lazio, giudicato ammissibile e finanziabile.

Il protocollo Casaclima per aumentare il comfort abitativo delle abitazioni Abitcoop.

In provincia di Modena il protocollo Casaclima

Poi il caso di Abitcoop, cooperativa di abitanti della provincia di Modena che conta oltre 19mila soci, che ha scelto il protocollo Casaclima per certificare e per migliorare la sostenibilità delle proprie abitazioni. Lo studio propone una relazione fra il concetto di efficienza energetica e quello di comfort abitativo partendo da uno studio di caso condotto presso la cooperativa Abitcoop che ha adottato il protocollo di certificazione Casaclima.

Arena Eventi Campovolo di Reggio Emilia.

A Reggio Emilia investimento pubblico-privato

Infine il Comune di Reggio Emilia, con l’Arena Eventi Campovolo. L’intervento in ppp ha un costo di 7 milioni di euro di cui 1,7 di contributo regionale per il miglioramento dell’attrattività turistica. Per ogni euro pubblico investito si attende un ritorno economico per la città su turismo e lavoro pari a 100 volte tanto.

Arena come porta di ingresso per numerosi turisti provenienti dall’Area vasta inserendosi nella strategia di promozione regionale che identifica il territorio reggiano come nodo della Music Valley, collegando il turismo ad uno spazio per performance unico in Europa, generatore di economie nuove, sostenibili, della conoscenza, che fa leva sulle competenze distintive nel campo della musica, dell’ingegneria del suono, dell’industria creativa, per nascita e crescita d’impresa.

L’Arena sorge su l’area non utilizzata dell’aeroporto di Reggio Emilia.

C’è il riuso dell’area non operativa dell’Aeroporto, riqualificata con nuove funzioni, senza consumo di suolo, valorizzando i parchi urbani con una nuova pista ciclabile ad anello di 5,2 km e la piantumazione di 1.800 alberi.

Un boulevard attrezzato accompagna i visitatori favorendo l’organizzazione e la gestione in sicurezza. Arena si configura come una grande piazza: spazio facilmente accessibile, delimitato da un rilevato di altezza pari a 5m.

L’elevato grado di flessibilità è tale da ospitare diversi tipi di concerti ed eventi con capienza fino a 100mila persone, con la riduzione, fino all’annullamento, dei principali impatti acustici e di mobilità attratta. Sono individuate con il gestore soluzioni incentivanti la mobilità sostenibile con bus turistici, navette di collegamento città-parcheggi, prenotazione congiunta di biglietti e parcheggi, sconti su car pooling.

Le emissioni di Co2 degli eventi sono ridotte e compensate fino ad un bilancio emissivo pari a zero, con adeguate soluzioni su mobilità, rifiuti prodotti e piantando ulteriori alberi e arbusti nei parchi limitrofi.

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