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Rigenerazione urbana per Reggio Emilia e Rovereto

Il progetto Parco Innovazione di Reggio Emilia è stato presentato da Stu Reggiane spa, partecipata del comune e da Iren Rinnovabili e riguarda una vasta area ex industriale. A Rovereto si intende sviluppare un centro d’innovazione industriale nel comparto dell’edilizia sostenibile.

Tra i casi presentati all’ultima edizione di Urbanpromo (organizzata dall’Istituto nazionale di urbanistica e da Urbit) e disponibili nella gallery vi è una sessione apposita dedicata al tema della rigenerazione degli ex opifici per usi innovativi tra cui «Progetto Manifattura – Green Innovation Factory». E’ un’iniziativa promossa dalla Provincia autonoma di Trento per trasformare la storica Manifattura Tabacchi di Rovereto (inaugurata nel 1854) in un centro di innovazione industriale nei settori dell’edilizia ecosostenibile, dell’energia rinnovabile, delle tecnologie per l’ambiente e della gestione delle risorse naturali.

L'ex Manifattura Tabacchi di Rovereto risale al 1854: sono 9 ettari di area da rigenerare.
L’ex Manifattura Tabacchi di Rovereto risale al 1854: sono 9 ettari di area da rigenerare.

Si tratta di un sito di 9 ettari destinati ad ospitare, su una superficie coperta di 70mila mq, un cluster composto da startup, imprese, centri di ricerca, strutture di formazione, investitori e reti di consulenti, con l’obiettivo di stimolarne la collaborazione e di costituire un riferimento nel settore delle clean tech, a livello nazionale ed europeo.

La parte coperta èdi 70mila mq.
La parte coperta è di 70mila mq.

La prima, completata nel 2012, si è rivolta in prevalenza ma non in via esclusiva alle nuove imprese. Una prima sistemazione provvisoria di alcuni edifici storici ha consentito di recuperare 7mila mq, quasi interamente dedicati ad esse. In questa area il percorso offerto ai neo-imprenditori è disegnato in funzione della trasformazione di una buona idea imprenditoriale in una impresa solida. Nei 48 mesi di attività seguiti all’inaugurazione dei primi spazi operativi le proposte imprenditoriali accolte sono state 60 (selezionate a partire da un numero doppio di richieste).

Il progetto tende a trasformare il sito in un centro di innovazione industriale nei settori dell’edilizia ecosostenibile.

In funzione della ristrutturazione di ulteriori spazi ad uso produttivo il progetto dedicherà progressivamente più spazio alle fasi di consolidamento e crescita, conservando alla funzione di prima incubazione un’area complessivamente non superiore al venti per cento dell’intera superficie dedicata alle imprese.

L’ambito di intervento misura 102.820 mq, la superficie lorda dei capannoni è 15mila mq e il costo dell’opera è di 28,7 milioni di euro.
L’ambito di intervento misura 102.820 mq, la superficie lorda dei capannoni è 15mila mq e il costo dell’opera è di 28,7 milioni di euro.

Reggio Emilia. Tra i progetti disponibili nella gallery di Urbanpromo c’è quello del Parco Innovazione di Reggio Emilia, presentato da Stu Reggiane spa, società partecipata dal comune di Reggio Emilia e da Iren Rinnovabili srl. E’ un grande progetto di riqualificazione di un’area industriale dismessa, che racconta un capitolo importante della storia industriale italiana e si estende a ridosso del centro storico, tra la ferrovia e l’aeroporto, ed è collegata direttamente con l’autostrada A1 e la nuova stazione Alta velocità mediopadana: un luogo idoneo per la realizzazione del progetto di sviluppo delle competenze distintive della città, basato sull’economia della conoscenza.

Il progetto è sttao presentato da Stu Reggiane spa, società partecipata dal comune di Reggio Emilia e da Iren Rinnovabili srl.

I tre assi principali. L’ambito di intervento misura 102.820 mq, la superficie lorda dei capannoni è 15mila mq e il costo dell’opera è di 28,7 milioni di euro.
La trasformazione ha come punti di partenza il Centro Internazionale Loris Malaguzzi (laboratorio di ricerca del sistema educativo reggiano, aperto nel 2011) e il Tecnopolo (aperto nel 2013 all’interno del capannone 19 delle Officine Reggiane) e si sviluppa su tre assi principali:

  • riqualificazione di piazzale Europa, centro fisico e display comunicativo del Parco Innovazione; la piazza sarà un nuovo spazio pubblico multifunzione in grado di generare qualità urbana per l’intero quartiere e mettere in connessione l’area con il centro storico della città.
  • riapertura del braccio storico di viale Ramazzini, per rendere più accessibile l’area rispetto alla viabilità portante e porla in collegamento con le tangenziali.
  • riqualificazione dei capannoni 17 e 18 quali sedi di società, laboratori di ricerca e imprese vocate all’innovazione. Il termine dei lavori, finanziati da ministero delle Infrastrutture e dei trasporti (Piano nazionale città), Regione Emilia-Romagna e soggetti privati, è previsto per la fine del 2017.
La piazza sarà un nuovo spazio pubblico multifunzione in grado di generare qualità urbana per l’intero quartiere e mettere in connessione l’area con il centro storico della città.
La piazza sarà un nuovo spazio pubblico multifunzione in grado di generare qualità urbana per l’intero quartiere e mettere in connessione l’area con il centro storico della città.

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