Demolizione & Ricostruzione | In sagoma

Rinnovo senza modifica dell’assetto urbano

Su progetto dell’arch. Gianluca Brini di Gba Studio, a Bologna, esempi di ricostruzione in sagoma con assoluta coincidenza sia per motivi normativi, viste le aderenze, sia per conservare un assetto volumetrico consolidato in un sito compromesso dall’accumularsi di infrastrutture ed episodi edilizi troppo casualmente accostati.

L’edificio sito a Bologna in via Barozzi era un fabbricato composto da tre piani fuori terra e un piano interrato, utilizzati a uffici e magazzino. L’unità posta al piano terra godeva di un ingresso indipendente direttamente dalla corte, un ingresso e il vano scala comune invece conducevano ai piani superiori e al piano interrato. Si trattava di un edificio piuttosto semplice, intonacato e tinteggiato all’esterno, dalla struttura portante in cemento armato.

Com’era. Il sedime dell’edificio ricalcava i confini del lotto, come riportato nei documenti catastali: era aderente al più antico fabbricato (classificato) posto su via Matteotti, ma non ne ricalcava né struttura, né immagine, né distribuzione. Anche i piani erano posti a livelli differenti.
Il piano di copertura era costituito da un solaio piano e presentava un muretto pieno alto 2,1 m sul lato nordest, mentre sul resto del perimetro correva una trave alla stessa altezza sorretta puntualmente da pilastri. Questi ulteriori elementi, pertanto, contribuivano alla definizione della sagoma dell’edificio. L’edificio nasceva nel 1936 come sala di refezione e spogliatoi, annessi al fabbricato esistente prospiciente via Matteotti.
Nello stesso anno, secondo la documentazione comunale, l’edificio veniva sopraelevato di un piano. Allo stato dello studio per il nuovo progetto gli ambienti al piano terra risultavano collegati ad altri ambienti ricompresi nell’edificio classificato 2B.
Distributivamente il collegamento verticale si trovava in posizione di testa, sul lato est: da un vano al piano primo era possibile accedere al lastrico di copertura che rientrava nei volumi dell’edificio classificato, il vuoto sopra tale lastrico risultava di fatto il punto di unione in quel lato tra i due corpi di fabbrica dalle differenti altezze. Questa unione era rimarcata da un traliccio di travi e pilastri in cemento armato intonacato e tinteggiato.

Il progetto
Il progetto prevedeva la distribuzione tramite un nuovo vano scala in posizione baricentrica del volume esistente oltre all’inserimento di un ascensore per il collegamento verticale. Si trattava di un’intervento entro la sagoma che, date le altezze attuali, permetteva un incremento dei livelli interni fuori terra da tre a quattro.
Nel fare ciò veniva riproposta la sagoma esistente con assoluta coincidenza, sia per gli ovvi motivi normativi (viste le aderenze) sia per conservare un assetto volumetrico consolidato in un sito fortemente compromesso dall’accumularsi d’infrastrutture ed episodi edilizi, in alcuni casi di pregio, troppo casualmente accostati.
Le opere hanno riguardato la demolizione e ricostruzione fedele del volume, con struttura portante in travi e pilastri di acciaio e solai in lamiera grecata collaborante. Sono stati inoltre realizzati terrazzi, profondi 1,5 ml i cui parapetti sono stati realizzati in lastre di vetro stratificato temperato. Un certo minimalismo materico era propedeutico a una lettura incentrata sui tagli delle bucature, unico ma forte vero tema di progetto.

Struttura e cantiere
La struttura portante è caratterizzata da una fondazione a platea continua in c.a. nervata con travi di sottofondazione. La parete di contenimento del terreno è in micropali di cemento armato di lunghezza non inferiore a 7 m e comunque come da disegni esecutivi.Elevazione in telaio di travi e pilastri in acciaio e solai in lamiera grecata con getto collaborante, come da disegni esecutivi. La particolare forma del lotto e il suo inserimento urbano hanno determinato le scelte gestionali di cantiere e strutturali dell’edificio.
Infatti, coincidendo la sagoma dell’edificio con il lotto, che confina dall’altro lato con un’area delle Ferrovie dello stato e disponendo di un piccolo piazzale per il deposito del materiale di cantiere, si è deciso di realizzare sulla platea di fondazione un profilo strutturale in cemento armato, fino al livello del terreno circostante. Questa parete segue il profilo del fabbricato e su di essa viene impostato lo spiccato realizzato con un traliccio in acciaio. Travi e pilastri vengono così montati a secco, riducendo notevolmente i tempi di realizzazione della maglia strutturale.Per quanto riguarda i muri divisori, le divisioni tra gli alloggi sono in forati di laterizio a doppia parete con interposto isolante termoacustico. Le tramezzature interne sono costituite da mattoni forati in laterizio legati con malta di cemento grezzo di spessore minimo 12 cm. Tutti i muri sono intonacati con prodotti premiscelati a base di cemento. Gli edifici sono isolati termicamente secondo le recenti prescrizioni delle leggi energetiche per l’edilizia. Le murature perimetrali sono composte di blocchi in termolaterizio di tipo portante con isolamento continuo esterno.

Isolamento
La presenza dell’isolamento a cappotto esterno permette di isolare al meglio le pareti disperdenti, uniformando la struttura metallica portante ed il tamponamento in laterizio. Lo spessore totale del pacchetto murario è di 40 cm. Per evitare trasmissioni di calore tra le unità abitative in senso verticale i solai sono composti con massetti di materiale alleggerito termoisolante.
Nei solai è stato inserito un isolamento acustico al calpestio di idoneo materiale in fogli. Tra le unità abitative le pareti composte hanno interposto materassino fonoassorbente come già descritto. Le finestre garantiscono un abbattimento acustico di 42dB.
Le colonne di scarico sono in tubi di materiale plastico ad alta densità rispondenti ai requisiti richiesti dalle norme per l’isolamento acustico. Il sistema d’impermeabilizzazione riguardante terrazze e lastrici di copertura è costituito con guaine e manti sintetici in pvc o, in alternativa, con guaine bituminose ardesiate sul coperto. I piani interrati sono isolati controterra con soluzioni specifiche.

Finiture
Le soglie delle porte esterne sono di pietra naturale di tipo piasentina in lastra unica di almeno 3,5 cm di spessore con gocciolatoi.
Tutti i pavimenti all’interno degli alloggi (zone giorno, notte e cucina) sono in parquet di listoni prefiniti con essenza di legno di Rovere dimensioni 13×40 cm (1 cm di spessore). La disposizione delle fughe è a correre parallela al muro principale dell’ambiente, con giunti tra i campi sfalsati. I battiscopa sono in alluminio verniciato colore delle pareti da posare a colla.
Nei bagni sono montate piastrelle di gres porcellanato con dimensioni 10×20 cm o 15×30 cm, con posa diritta e accostata e fughe stuccate con prodotto apposito. Altezza del rivestimento fino a 120 cm e tinta soprastante del tipo a stucco sintetico. I lati attrezzati delle cucine e le spalle sono rivestiti a tutta altezza con piastrelle ceramiche monocottura di dimensioni 20×20 cm, posate a colla con stuccatura in cemento bianco.

Porte e finestre
La porta d’ingresso agli alloggi è totalmente blindato completo di falso telaio in ferro. La struttura portante dell’anta è realizzata in profilato d’acciaio, controtelaio portante in acciaio pressopiegato dello spessore di 20-10 mm, cardini di sostegno del tipo pesante, serratura di sicurezza con chiavistelli comandati da chiavi a quattro mandate con cilindro europeo, spioncino, lama antispiffero, pomoli e ferramenta in acciaio satinato, coibentazione interna con pannelli rigidi, ignifughi e fonoassorbenti, paramento esterno in laminato di acciaio satinato o in alternativa con pannello in laminato da scegliere, la superficie interna è realizzata con pannello in laminato di colore come da infissi interni.
Le porte interne sono tamburate con specchiature lisce in legno, tipo serie “Parigi” della ditta Petrelli, misura della luce netta di passaggio 210×80-90 cm. Scorrevoli con telaio a scomparsa tipo Scrigno all’interno dello spessore della muratura.
Le finestre sono complete di vetri del tipo vetrocamera con lastra esterna antisfondamento. Le finestre e le portefinestre delle unità residenziali sono costituite da telai con struttura e finitura in alluminio elettroverniciato colore Ral 9001 sul lato esterno e colore Al 1013/bianco perla sul lato interno, a taglio termico in poliammide, con doppia battuta, in due o più partite apribili ad anta unica o scorrevoli.
Tutte le finestre sono dotate anche di meccanismo di apertura ad anta e a ribalta, il tutto come da elaborati grafici esecutivi. Il colore definitivo è comunque scelto a campione dalla direzione lavori.
Gli oscuramenti delle unità immobiliari sono realizzati con tende a rullo interne, integrate nel serramento, con soluzione concordate con il serramentista. La tenda è in materiale tale da poter garantire l’oscuramento totale dell’ambiente. A chiusura delle cantine sono posati portoncini in lamiera di acciaio.

Chi ha fatto Cosa
Committente: Fimpa srl
Progetto architettonico: Gba Studio srl, arch. Gianluca Brini
Progetto strutture: Studio Arking srl; ing. Savoia; ing. Francia
Progetto impianti meccanici: Studio Sintesi srl
Progetto impianti elettrici: p.i. Riccardo Rondelli
Foto: Gba Studio srl

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