Edilizia per l’artigianato | Nuovo showroom per falegnameria artigianale Chiuppano, Vicenza

Riqualificazione e ampliamento di un edificio produttivo ed espositivo

L’intervento progettato dallo studio L-R Architetti e realizzato dall’impresa edile Dalla Riva aveva come fine quello di plasmare l’unitarietà architettonica tra i manufatti esistenti e l’ampliamento che ha portato alla costruzione di un nuovo spazio adibito a showroom e ufficio. Su richiesta della committenza, in fase di progetto esecutivo, è stato sviluppato lo studio di un involucro esterno realizzato mediante una pannellatura con elementi di dimensioni e spessori diversi, aventi un modulo massimo di 120 cm di larghezza per 3 m di altezza sui due livelli in qui era stato diviso il prospetto.

Arch. Enrico Maria Raschi, Arch. Sara Lonardi | Lr-Architetti

Arch. Enrico Maria Raschi, Arch. Sara Lonardi | Studio Lr Architetti.

«L’intero sviluppo di facciata, per effetto del variare della luce del sole sulle superfici dei pannelli, si mostra cromaticamente composta da diversi toni di bianco, che in un gioco di alternanze anche dimensionali vuole garantire il miglior inserimento nel contesto ambientale, tutelato da un vincolo paesaggistico. Le finiture interne e i materiali impiegati, vetro per i parapetti, resina chiara per i pavimenti e intonaco per le pareti, sono stati scelti per garantire il comfort dei visitatori e dei lavoratori, attenendosi a un concept progettuale semplice e sobrio basato su finiture in legno laccato bianco e tinte pastello».

Vista diurna del fronte sud.

La falegnameria esistente della ditta committente, nell’evoluzione della sua attività, si è specializzata nel montaggio e rifinitura di serramenti in legno per l’edilizia. I fabbricati esistenti e gli annessi sono oggi utilizzati in parte come deposito di elementi prefiniti, in parte per il loro assemblaggio. Le attività produttive svolte riguardano prevalentemente l’assemblaggio e non la produzione e la lavorazione.

Vista crepuscolare del fronte ovest, ingresso principale.

Obiettivi del progetto

Il progetto è consistito in un modesto ampliamento in grado di riqualificare sostanzialmente i manufatti esistenti, che per la loro scarsa qualità architettonica si presentavano come addizioni successive di corpi di fabbrica diversi. L´intervento ha mirato a ottenere l’effetto di dare un nuovo slancio all’attività artigianale e di fornire un’unitarietà architettonica al fabbricato.

La proposta progettuale di ampliamento dell’attività artigianale ha pertanto riguardato la costruzione di un nuovo spazio adibito a ufficio e showroom. L’imprenditore necessitava di un nuovo spazio per ricevere i clienti, esporre i prodotti e di un ufficio dove organizzare l’amministrazione aziendale.

L’ampliamento

Si colloca sul lato ovest del fabbricato, assimilando l’avancorpo esistente e trasformando il fronte scomposto in un unico elemento di facciata. In pianta l’ingombro della nuova costruzione è pari a circa il 20,5% della superficie costruita esistente, in altezza prosegue la conformazione delle coperture esistenti.

Tutto il nuovo corpo di fabbrica è rivestito interamente da una pelle su due livelli, per un’altezza complessiva di 6 m, realizzata in pannelli stratificati di Eps pretrattato aventi differenti spessori e dimensioni, tinti con colorazione chiara.

L’intero sviluppo di facciata, per effetto del variare della luce del sole sulle superfici dei pannelli, si mostra cromaticamente composta da diversi toni di bianco, che in un gioco di alternanze anche dimensionali vuole garantire il miglior inserimento nel contesto ambientale, tutelato da un vincolo paesaggistico.

La loggia d’ingresso, con la sua forma a imbuto e la differenziazione cromatica in grigio antracite, costituisce un naturale invito per i clienti. Al piano terra un ambiente minore è stato destinato a reception e uno spazio a doppia altezza destinato a zona espositiva per i serramenti prodotti dal committente, estendendosi in parte del fabbricato esistente; al piano primo è presente un soppalco che si affaccia sulla zona espositiva.

Finiture e materiali

Le finiture interne e i materiali impiegati, vetro per i parapetti, resina chiara per i pavimenti e intonaco per le pareti, sono stati scelti per garantire il comfort dei visitatori e dei lavoratori, attenendosi a un concept progettuale semplice e sobrio basato su finiture in legno laccato bianco e tinte pastello.

L’avancorpo monopiano prima della fase demolitoria.

Il CANTIERE

L’ambito d’intervento è un ampio lotto privato, in lieve pendenza, al margine superiore di un crinale montano lungo il torrente Astico, in un contesto agricolo marginalmente edificato. Il capannone esistente ha dimensioni di 26x17x6,30 m, diviso in due “navate” separate da un muro, ed è destinato ad attività artigianale (falegnameria) non continuativa.

È dotato al lato ovest (lato dell’ampliamento) di due ampi portoni d’ingresso, mentre al lato opposto vi è una unica porta per la navata minore (lato sud). Il nuovo ampliamento è collegato funzionalmente al capannone, ma indipendente dal punto di vista costruttivo in quanto separato da giunto sismico. Al sedime del cantiere si accedeva da ovest tramite una stretta stradina sterrata che girava attorno a un’abitazione al margine del lotto (non recintato).

Lo scavo preparatorio per la realizzazione dell’anello di fondazione.

Il lotto è scarsamente piantumato e attualmente seminato a prato. L’intervento prevedeva la realizzazione di una nuova strada d’accesso, per rendere superfluo l’uso del viottolo sterrato esistente. La nuova strada segue il confine sud del lotto e collega la diramazione del percorso principale (via Roma) con il nuovo piazzale del capannone artigianale antistante al nuovo ampliamento da utilizzare come show-room.

Il lotto confinante a margine della nuova strada è privo di recinzione con presenza di alberature a basso fusto. La strada è stata realizzata mediante scavo di 50-60 cm e creazione del tipico cassonetto stradale costituito da fondazione, base, binder e usura.

La preparazione dell’anello fondazionale in trave continua impostato a -70 cm.

Demolizione dell’avancorpo

La prima fase dei lavori ha previsto la demolizione del piccolo edificio monopiano esistente usato come ufficio e addossato al capannone artigianale principale. Si trattava di un modesto fabbricato in muratura e cemento armato, che costituiva la testata dei magazzini della falegnameria, compresa l’area di sgombero e avvio dei materiali a discarica.

Fase di scavo

Sono stati realizzati scavi a sezione obbligata, eseguiti con miniescavatore, fino alla profondità di 0,80 m sotto il piano campagna, compreso lo spianamento del fondo. La base di appoggio delle fondazioni è stata preparata su un rinterro con materiale incoerente a grossa pezzatura, per 25 cm di spessore.

Il riempimento con materiale arido fino al piano do getto della cappa in calcestruzzo.

Caratteristiche tecniche del nuovo fabbricato

L’ampliamento è un corpo di fabbrica a pianta rettangolare di dimensioni 10,48×10,60 m e altezza massima di 6 m, strutturalmente indipendente dal capannone principale e da questo separato con un giunto di spessore 6 cm. L’edificio è in parte a due piani (terra e primo) e in parte a doppia altezza. L’ambiente al piano primo è dotato di ballatoio verso l’area show-room a doppia altezza.

Fondazioni

Le fondazioni sono a trave continua con sezioni di 70×45 cm e 80×45 cm, con piano d’imposta a −70 cm dal piano campagna. Tutto l’anello di fondazione è stato riempito con materiale arido di cava e sul perimetro di fondazione è stato realizzato un anello drenante con dispersione nel terreno circostante. Sulle fondazioni, per tutta l’area del piano terra è stato realizzato un massetto di spessore 15 cm, armato e collegato alle fondazioni stesse.

I setti in c.a. aventi sezione 150×30 cm e 150×25 cm.

Solaio

Il solaio interpiano, su luce netta di 378 cm, è del tipo uniSol (h=7+13+5=25 cm) a travettoni in laterocemento di larghezza 40 cm e blocchi di alleggerimento in materiale plastico tipo geoSol. Il ballatoio adiacente al solaio interpiano è interamente a soletta in c.a. con spessore di 25 cm.

Il solaio interpiano con blocchi di alleggerimento in materiale plastico e il ballatoio a soletta piena.

Solaio di copertura

La copertura, su luce netta massima 580 cm, è a doppia falda con inclinazioni di 10° e 15°, realizzata con solaio tipo uniSol (h=7+17+4=28 cm) a travettoni in laterocemento di larghezza 40 cm e blocchi di alleggerimento in materiale plastico tipo geoSol.

La scelta progettuale di solai di tipo uniSol, costituiti da travetti (KS) prefabbricati in laterocemento di larghezza 40 cm accostati tra loro, è stata fatta per prevenire il rischio di sfondellamento delle pignatte presente nel caso del tipico solaio bausta.

Elevazioni

Le strutture in elevazione sono costituite da un’intelaiatura in c.a. di setti, pilastri e travi; queste ultime sia in spessore che fuori spessore solaio. La risposta al sisma è affidata a setti in c.a., con sezioni di 150×30 cm e 150×25 cm.

Parapetto in vetro strutturale

Il parapetto del soppalco demanda al vetro strutturale di cui è costituito, ogni capacità portante sia statica sia dinamica. La lastra in vetro è vincolata solamente lungo il bordo inferiore a profili metallici bullonati e saldati, che la vincolano alla struttura portante di sostegno.

La lastra è realizzata in vetro stratificato con Pvb interposto, usando elementi di dimensione 1×1,3 m fino a coprire l’intero sviluppo del soppalco. Tutte le lastre sono molate a filo lucido nelle parti a vista, il parapetto è vincolato al solaio mediante una fascia metallica in Fe 360/430, che copre lo spessore del solaio strutturale e degli strati di riempimento ed è fissata tramite tasselli a espansione chimica.

Il montaggio della struttura di supporto per le pannellature dell’involucro in tubolari e la posa del manto di copertura in coppi sopra gli isolamenti e le membrane.

Serramenti

Tutti i serramenti sono stati forniti e montati dalla committenza, con vetri doppi o tripli a risparmio energetico (Ug=0,6) e telaio in legno-alluminio, con elementi studiati per essere sempre complanari al piano parete. In particolare, per la grande apertura rivolta sul cortile è stata studiata una partizione in tre elementi di cui due fissi con uno sviluppo lineare fino a 4,6 m e giunzione in angolo dei vetri con molatura e incollatura mediante silicone cristallino, mentre per la parte apribile si è utilizzato un alzante scorrevole di 2,4 m di sviluppo.

Il principio di costruzione per traversi e montanti, in base al quale sono realizzati tutti i serramenti, ha permesso di ottenere una luce libera da pavimento a intradosso trave di circa 280 cm.

La ferramenta complanare al pavimento garantisce un passaggio privo di barriere architettoniche verso il giardino. Una cornice esterna con profilo sagomato in alluminio zincato e verniciato permette inoltre di alloggiare un cassonetto nascosto che ospita una tenda oscurante avvolgibile esterna con guida a fune in acciaio inox alimentata elettricamente.

Il grezzo interno prima delle finiture, sul pavimento è stato realizzato un massetto preconfezionato a ritiro controllato di 5 cm di spessore.

Pavimenti interni

Tutte le pavimentazioni interne, compresa la scala, sono finite in resina, con stesura in due mani di fondo epossidico rinforzato con rete in fibra di vetro. Su questo fondo è stata eseguita la stesura finale con spatole di due mani di stucco epossidico in colazione papiro, caricato con cementi selezionati e vagliati, in modo da creare un fondo omogeneo di base.

Spessore finale della pavimentazione: 4/5 mm. Tutte le finiture delle pavimentazioni sono state eseguite su un supporto realizzato su massetto preconfezionato a ritiro controllato di 5 cm di spessore, posato su uno strato isolante in Xps.

La predisposizione della piattaforma interna per il montaggio del parapetto in vetro strutturale.

Involucro esterno

Su richiesta della committenza, in fase di progetto esecutivo è stato sviluppato lo studio di un involucro esterno realizzato mediante una pannellatura con elementi di dimensioni e spessori diversi, aventi un modulo massimo di 120 cm di larghezza per 3 m di altezza sui due livelli in qui era stato diviso il prospetto. Alle estremità, degli elementi a rilievo con il logo della ditta seguono lo stesso principio di arretramento e avanzamento dei pannelli di rivestimento.

L’involucro è realizzato da un cappotto termoisolante in pannelli in Eps 100 di spessore 8 cm con applicazione di strati superiori di 2 cm o 4 cm incollati con apposito rasante e tassello incassato nel pannello con cappuccio isolante. La finitura ha previsto due mani di rasatura in cui è affogata una rete in fibra di vetro e infine una mano d’intonachino acrilico con granulometria 1 mm a tinte tenui.

Lo stacco tra il primo e il secondo livello del fabbricato è realizzato con un profilo sagomato di 30×20 mm in lamiera zincata e verniciata. Il sistema di pannelli isolanti è stato fissato sui muri del fabbricato in calcestruzzo e sui tamponamenti in laterizio.

Sulla copertura, per non aumentare i carichi, e su parte del fabbricato esistente, dove il supporto era discontinuo, è stato realizzato un elemento di supporto e ancoraggio in lastre di cemento fibrorinforzato tipo Aquapanel Outdoor.

Montaggio del primo livello di cappotto in Eps per uno spessore di 8 cm.

Supporti di copertura

La struttura di supporto per le pannellature dell’involucro ancorata alle velette è stata realizzata con tubolari e piatti in acciaio S275, preassemblati in officina tramite saldatura, montati in opera mediante bullonatura e tassellati meccanicamente al calcestruzzo.

I telai sono stati dimensionati per supportare i pannelli in cemento fibrorinforzato e cappotto Eps e sostenere un’azione del vento pari a 1,5 kN/mq. Per irrigidire trasversalmente il sistema è stata realizzata una sottostruttura con guide e montanti aventi un interasse di 400 mm.

Sul lato interno della copertura non a vista, per isolare e chiudere il pacchetto è stata collocata una lamiera grecata. Una copertina in lamiera di acciaio zincato costituisce il coronamento della parete di facciata.

La realizzazione dell’involucro è stata eseguita nella stagione invernale e per permettere la prosecuzione dei lavori è stato fatto un involucro riscaldato sul ponteggio per l’asciugatura del supporto anche con basse temperature.

Raccolta delle acque meteoriche

Le acque meteoriche sono raccolte entro due canali di gronda paralleli al fabbricato e convogliate alle due estremità posteriori entro tubazioni pluviali nascoste in intercapedini ricavate tra calcestruzzo e rivestimento esterno. Questo sistema ha permesso di liberare completamente gli angoli del fronte principale sul giardino occupato dalla grande vetrata.

IMPIANTISTICA | FLESSIBILITÀ E COMFORT

Impianto termotecnico

L’impianto si configura come un impianto centralizzato ma diversificato e flessibile per assicurare in ogni zona ambiente condizioni di comfort e autonomia di gestione. È stata realizzata di una pompa di calore, alloggiata in uno spazio tecnico non visibile, per la produzione dei fluidi termovettori. La climatizzazione degli ambienti avviene mediante ventilconvettori incassati a parete con protezioni antimanomissione.

Impiantistica elettrica

È del tipo tradizionale con l’eccezione dello spazio a doppia altezza, dotato di scenari illuminotecnici personalizzati in funzione dell’utilizzo dello show-room.

Illuminazione

La falda a doppia altezza del soffitto nello show-room prevede l’incasso di 12 gruppi multiluce formati da 3 lampade inserite nello spessore del cartongesso e costituiti da due luci laterali a ioduri metallici e una luce centrale dicroica. La lampada a ioduri metallici aumenta la profondità della luce riducendo i consumi (35/70 W), ma ha un’accensione molto lenta; la lampada dicroica centrale si accende invece immediatamente. Le lampade sono tutte orientabili verso gli arredi sottostanti.

L’alzante scorrevole a tutta altezza.

La bussola d’ingresso è caratterizzata da una forma a imbuto, la sorgente è realizzata attraverso un elemento lineare continuo collocato alla base del cartongesso, la luce radente esalta il colore giallo cromo della controparete d’ingresso. Tutta l’illuminazione esterna della nuova strada di accesso al fabbricato è affidata a una serie di corpi illuminanti, appositamente progettati, collocati a bordo strada e realizzati in elementi di acciaio Cor-Ten.

Chi ha fatto Cosa

Committente: Wolf Fenster spa (Bz)
Progetto: LR-Architetti, arch. Sara Lonardi, arch. Enrico Maria Raschi
Superficie ambito d’intervento totale: mq 190
Superficie coperta: mq 112
Volume dell’opera: mc 635
N. piani: 2
Impresa edile: Impresa Dalla Riva srl Zugliano (Vi)
Impianti elettrici: Bsz
Involucro esterno: Costabeber Cartongessi
Serramenti: Wolf Fenster spa
Apparecchi illuminanti: intra Lighting – Ilmas
Parapetto vetro strutturale: Levante Serramenti
Automazioni: Detto Ascensori
Fotografie: ©Marco Introini (finito); ©LR architetti (cantiere)

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