Milano | Riqualificazione urbana

«Rotaie verdi»: parco lineare per le aree ferroviarie dismesse

Nel capoluogo lombardo è in corso il progetto per la realizzazione di un parco lineare tra lo scalo di Porta Romana e quello di San Cristoforo allo scopo di rendere utilizzabili gli scali ferroviari dismessi.

A Milano è in corso di svolgimento il progetto «Rotaie verdi» per realizzare un parco lineare tra lo scalo di San Cristoforo e quello di Porta Romana utilizzando le fasce di rispetto dei binari ferroviari in attività come elementi di connessione delle oasi urbane a loro volta realizzabili nei due scali in dismissione.

Rotaie Verdi | Scalo di Porta Romana

Il progetto favorirà la presenza di biodiversità autoctone fornendo importanti servizi ambientali a livello locale come la regolazione del microclima e il contenimento delle piante dannose (l’ambrosia è tra queste).

Rotaie Verdi | Vegetazione tagliata allo scalo di Porta Romana

Lo scopo di Rotaie verdi è rendere utilizzabili gli scali ferroviari dismessi, dove strutture attualmente in stato di abbandono possano essere ristrutturate e ridestinate a un utilizzo sociale e culturale di cui tutti i cittadini potrebbero beneficiare.
L’idea prende spunto da esperienze simili realizzate in altre grandi città del mondo come Parigi (la Promenade Plantèe) e New York, dove nel 1999 è stato inaugurato The High Line, un parco pubblico costruito sfruttando una linea ferroviaria dismessa risalente agli anni ‘30.The High Line è stato concepito dalla comunità locale che voleva preservare un pezzo di storia newyorchese dalla demolizione. Inaugurato nel 1999, è uno dei parchi più frequentati dagli abitanti della Grande Mela.

Verdi | Rendering dello scalo di Porta Romana in una simulazione contenuta nel Pgt

Tornando all’intervento milanese, c’è da evidenziare che il progetto potrà filtrare completamente la matrice urbana, connettendo con un’infrastruttura ecologica le zone rurali a sud ovest e a est della città. Nello stesso tempo sarà possibile riqualificare il paesaggio storico urbano e restaurare l’archeologia industriale e ferroviaria in architettura d’avanguardia (applicando standard elevati di risparmio energetico).
Il parco si estenderebbe su una superficie di 130mila metri quadrati. Sono in corso una serie di monitoraggi volti a verificare la quantità e la qualità della biodiversità presente in questa rete. L’iniziativa è finanziata dalla Fondazione Cariplo e ha la collaborazione del comune di Milano, del Wwf Italia e della cooperativa Eliante.

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