Edilizia ricettiva | Ex colonia estiva, Casalmaggiore, Cremona

Sala Lido Po: miglioramento energetico in presenza di vincolo monumentale, archeologico e paesaggistico

L’immobile è un esempio di colonia estiva elioterapica edificata tra il 1930 e il 1940 in riva al fiume Po. Il progetto di studiorinnova si è sviluppato in modo di ricercare soluzioni tecnologiche di risparmio energetico compatibili con le peculiarità dell'immobile, considerando inoltre il rischio periodico d’inondazione dovuto alle piene del Fiume Po fino alla quota massima di +4 metri dal piano terra. Strutturalmente si è optato per la demolizione completa di un controsoffitto, in tavelloni e travetti di c. a. sostenuto unicamente da pendini di filo di ferro collegati al solaio di copertura, in quanto la precarietà della struttura e il cattivo grado di conservazione non davano sufficienti garanzie di durata.

Damiano Chiarini | Progettista e Direttore Lavori

Damiano Chiarini | Progettista e Direttore Lavori.

«Riqualificare energeticamente un edificio sottoposto a vincolo monumentale è un obiettivo ambizioso, sia sotto il profilo autorizzativo che realizzativo. Con il progetto sviluppato abbiamo dimostrato che è possibile raggiungere alti valori di efficientamento con un dimezzamento dei consumi energetici anche in contesti complessi. Risanare oggi vuol dire non solo dare nuova vita agli edifici, contribuendo alla rigenerazione di un’intera area come il caso della Sala Lido Po, ma ridurre l’uso di fonti energetiche fossili migliorando la qualità dell’ambiente, scegliendo i materiali costruttivi e le soluzioni impiantistiche più performanti in base alla situazione in cui opera, obiettivo cardine dell’attività progettuale di studiorinnova».

L’edificio com’era e dopo i lavori di riqualificazione.

L’edificio, situato nell’area golenale del fiume Po, nel comune di Casalmaggiore (Cr), denominato Sala Lido Po, è dichiarato d’interesse storico artistico e archeologico ai sensi dell’art. 10 comma 1 del dlgs 22 gennaio 2004, n. 42 e pertanto sottoposto a tutte le disposizioni di tutela contenute nel predetto decreto legislativo: «L’immobile rappresenta un esempio di colonia estiva edificata tra il 1930 e il 1940 in riva al fiume Po, pertanto la colonia elioterapica in questione sia meritevole di tutela e di conservazione sia dal punto di vista architettonico sia da quello di testimonianza, inoltre l’area di sedime dell’immobile trovandosi in piena fascia di meandraggio del fiume Po, riveste notevole interesse archeologico».

Il progetto di studiorinnova si è sviluppato in modo di ricercare soluzioni tecnologiche di risparmio energetico compatibili con le peculiarità dell’immobile, considerando inoltre il rischio periodico d’inondazione dovuto alle piene del Fiume Po fino alla quota massima di +4 metri dal piano terra.

Miglioramento statico

La struttura portante dell’edificio, mista in c. a. e laterizio, necessitava di un consolidamento statico a partire dalle fondazioni. La creazione di un vespaio in ghiaia, al fine di mantenere drenate le opere controterra, è stata la prima delle lavorazione di tipo strutturale messe in atto contestualmente al rinforzo delle fondazioni e alla realizzazione di pilastri e travi in acciaio a rinforzo delle strutture portanti originarie in calcestruzzo armato.

La presenza di un pilastro in falso, con evidenti segni di cedimento, ha imposto la realizzazione di ulteriori strutture di consolidamento in acciaio. Durante le operazioni di scavo sono emersi dei finestrelli probabilmente utilizzati per il deflusso delle acque durante le piene del fiume Po. Sono stati conservati, mantenendone la lettura.

La struttura portante dell’edificio, mista in c. a. e laterizio, necessitava di un consolidamento statico a partire dalle fondazioni.

Pavimentazione in calcestruzzo

La nuova pavimentazione è stata realizzata in calcestruzzo lisciato ad elicottero, facilmente lavabile soprattutto in seguito a inondazioni in modo da agevolare l’eliminazione del limo e del materiale vario fluitato delle inondazioni. Un sistema di caditoie e canalette di scolo convoglia tutte le acque all’esterno del fabbricato.

Al piano primo, in posizione d’angolo si è provveduto alla realizzazione di un intonaco armato con sistema Mapei Frp System in quanto la struttura muraria risultava fessurata e separata dal pilastro portante in c. a., con rischio di ribaltamento. La lavorazione ha previsto il posizionamento di fiocchi di acciaio e il successivo annegamento degli stessi in una rete d’armatura posizionata sia sulla superficie interna che esterna.

Durante le operazioni di scavo sono emersi dei finestrelli probabilmente utilizzati per il deflusso delle acque durante le piene del fiume Po. Sono stati conservati, mantenendone la lettura.

Demolizione del controsoffitto

Strutturalmente si è optato per la demolizione completa di un controsoffitto, in tavelloni e travetti di c. a. sostenuto unicamente da pendini di filo di ferro collegati al solaio di copertura, in quanto la precarietà della struttura e il cattivo grado di conservazione non davano sufficienti garanzie di durata.

La rimozione del controsoffitto ha implicitamente migliorato il comportamento sismico dell’edificio grazie all’eliminazione di un significativo carico in posizione alta. Considerando inoltre il rischio di sfondellamento delle pignatte è aumentato anche il grado di sicurezza.

La rimozione del controsoffitto ha inoltre riportato in luce le soprastanti capriate, suggerendo quindi di valorizzare tutta la sala tramite il recupero della lettura degli elementi strutturali originari: pilastri e capriate in c. a. con un intervento che ha consentito di ottenere un inaspettato ambiente architettonicamente ampio, alto e luminoso.

Una controparete con interposto un materassino di lana di roccia di 6 cm garantisce temperature superficiali uniformi, una reversibilità dell’intervento e un mantenimento della lettura dei pilastri e delle travi reticolari in cemento armato.

Isolamento delle pareti interne del primo piano e falde del tetto

Le limitazioni imposte dal vincolo monumentale non hanno consentito la realizzazione di un sistema d’isolamento a cappotto esterno e neppure l’utilizzo di termointonaci, per la necessità di mantenere la lettura materica delle superfici originarie.

Pertanto l’isolamento termico è stato realizzato sulle pareti interne e limitatamente al solo piano primo, in quanto unica area climatizzata adibita a palestra della società sportiva e inoltre non soggetta alle inondazioni del fiume Po.

Una controparete sistema knauf con interposto un materassino di lana di roccia di 6 cm garantisce temperature superficiali uniformi, una reversibilità dell’intervento e un mantenimento della lettura dei pilastri e delle travi reticolari in cemento armato.

L’isolamento è stato limitato alla parte alta delle pareti della sala, conservando in questo modo la lettura del preesistente controsoffitto e marcando la linea degli architravi delle ampie vetrate che si aprono verso il fiume.

L’isolamento con materassino in lana di roccia ha interessato anche le falde del tetto. La scelta attuata ha consentito, con costi contenuti, sia un adeguato isolamento termico dell’ambiente che la richiesta reversibilità dell’intervento non alterando le strutture murarie soggette a vincolo monumentale.

Le superfici murarie, all’esterno sono state intonacate con la linea Intonaco 700 di Fassa Bortolo.

Intonaci esterni

Le superfici murarie, all’esterno sono state intonacate con la linea Intonaco 700 di Fassa Bortolo, speciale bio-intonaco di fondo a base di calce idraulica naturale Nhl 3,5 per interni ed esterni. Intonaco 700 fa parte della Linea ex Novo Restauro Storico di Fassa Bortolo, un sistema di prodotti progettati per essere compatibili con i materiali e le tecniche costruttive del patrimonio edile esistente perché realizzati con l’utilizzo della pregiata calce idraulica naturale.

Le superfici da intonacare si devono presentare sane, pulite e devono essere esenti da polvere, efflorescenze ed altre sporcizie. Per questo motivo l’intonaco esistente decoeso è stato scrostato e, in fase di distacco, completamente rimosso. Successivamente si è proceduto a un’accurata pulizia del sottofondo e preparazione della superficie posizionando delle fasce verticali lungo la muratura e paraspigoli in tutti gli angoli.

Dopodiché è stato applicato a macchina Intonaco 700, fornito in silos, su tutta la superficie. Una volta iniziata la presa dell’intonaco, la fase successiva ha previsto il livellamento con staggia e frattazzo per livellare e rendere uniforme la superficie. Infine, per la finitura è stato applicato un intonachino colorato.

L’interposta rete antialcalina annegata nell’intonaco garantisce la tenuta dello stesso evitando possibili fessurazioni, essendo il materiale di supporto disomogeneo: mattoni pieni, elementi portanti in c. a., laterizi doppio-uni

Isolamento esterno, assito e lamiera di rivestimento in zinco titanio VmZinc a doppia aggraffatura.

Manto di copertura

Il manto di copertura è stato realizzato con lamiera in zincotitanio VmZinc a doppia aggraffatura. La creazione di un piano di posa con listelli di abete, interposto pannello isolante in Xps da 4 cm e soprastante assito continuo in legno grezzo garantiscono, oltre a un ulteriore isolamento della copertura, un piano rigido per il fissaggio delle lastre aggraffate.

La copertura in aggraffatura doppia è la soluzione ideale per l’edificio in oggetto in quanto non necessita manutenzioni nel tempo e crea una superficie perfettamente protetta e sigillata. Tale copertura, potrebbe ospitare un impianto fotovoltaico della potenza di 40 kw, che, qualora autorizzato dalla soprintendenza, sarebbe in grado di coprire completamente il fabbisogno energetico dell’edificio.

Il pavimento, confinante con il deposito canoe, è stato isolato con 6 cm di pannello in Xps mentre per la palestra è stato scelto un pavimento in gomma.

Isolamento del pavimento

Il pavimento, confinante con il deposito canoe, è stato isolato con 6 cm di pannello in Xps, sul quale poi si è realizzato un massetto fluido Knauf FE50 con interposta rete di armatura al fine di ridistribuire i carichi. Il massetto Knauf FE 50 Tecnico è un massetto fluido premiscelato, per interni, di ultima generazione, composto da vari tipi di solfati e alfa-solfati di calcio, fluidificanti e inerti speciali selezionati (0-3 mm).

Il massetto fluido Knauf FE 50 solidifica in maniera dimensionalmente stabile. Non sono necessarie fughe nell’area di posa. Giunti ciechi (fughe di lavorazione) possono venire inseriti secondo la progressione dei lavori, il rendimento delle macchine, e la grandezza delle superfici da gettare (> 400 mq).

I serramenti dall’esterno.

La zona palestra

Per la zona dedicata alla palestra è stato scelto il pavimento in gomma Ramflex da 6 mm di Mondopavimenti. Ramflex è un pavimento doppio strato in gomma vulcanizzata, versatile e resistente, con finitura superficiale martellata. Grazie alla combinazione di due strati di diversa densità, Ramflex è in grado di resistere all’usura e al peso di attrezzature sportive, fornendo contemporaneamente un ottimo assorbimento degli urti e ritorno di energia.

Con la sua costruzione a doppio strato, Ramflex è una pavimentazione che offre un’ottima combinazione di resistenza e assorbimento degli urti. Lo strato superficiale in gomma di 2 mm di spessore è in grado di sopportare l’usura dovuta a carichi e leggere abrasioni. La superficie non porosa permette una facile manutenzione e fornisce un grip ottimale per tutti i workout con scarpe minimali e a piedi nudi, essendo antiscivolo. La combinazione tra strato superficiale e sottostrato ammortizzante assicura una perfetta stabilità dimensionale e rende Ramflex adatto a un’ampia gamma di esercizi, anche a terra.

I serramenti dall’esterno.

Serramenti a taglio termico

I serramenti in acciaio a taglio termico, profilo OS2 65 della Secco Sistemi sono conformi alla tipologia originaria dei serramenti in ferro. OS2 65 è il ferrofinestra a taglio termico, con profili da soli 27 mm a 47 mm per il nodo laterale, 62 mm per il nodo centrale, profondità 65 mm.

Tali profili, studiati, concepiti e realizzati da Secco Sistemi per la sostituzione dei serramenti impiegati dall’Ottocento fino a metà del secolo scorso. Utilizzati anche nell’architettura contemporanea alla ricerca di trasparenza e purezza delle linee, i profili snelli del sistema OS2 smaterializzano le pareti e permettono grande libertà nel disegno del serramento. Le prestazioni del sistema a taglio termico OS2 sono conformi alle norme di riferimento En 14351-1.

Il vetrocamera basso omissivo con gas argon garantisce un ottimale isolamento delle ampie superfici trasparenti. Il controllo della radiazione solare sulle ampie superfici vetrate poste in corrispondenza della scalinata di accesso è garantito da una tettoia modulare dalle linee semplici in sintonia con la facciata dell’edificio.

Aumentata in profondità e larghezza rispetto alla pensilina preesistente è in grado di conferire oltre che una funzione di controllo solare, maggior caratterizzazione dell’ingresso. La schermatura delle superfici vetrate del balcone chiuso è stata attuata con tende filtranti motorizzate, posizionate all’esterno. In tal modo si mantiene la percezione visiva del fiume Po dall’interno e si riduce il fenomeno di surriscaldamento estivo.

Il grado di tenuta all’aria dell’edificio è stato misurato eseguendo un Blower Door Test di metodo A (edificio in uso) al termine dei lavori e il valore n50 registrato è stato di 1.23 vol/h.

Qualità certificata CasaClima R

Il grado di tenuta all’aria dell’edificio è stato misurato eseguendo un Blower Door Test di metodo A (edificio in uso) al termine dei lavori e il valore n50 registrato è stato di 1.23 vol/h. Valore molto buono considerando la tipologia del fabbricato, e il vincolo monumentale.

La prova è stata funzionale non solo alla verifica della tenta all’aria dell’involucro opaco e dei serramenti ma anche propedeutica all’ottenimento della certificazione di qualità CasaClima R che per interventi di risanamento richiede solitamente la verifica di un valore inferiore a 3. La sala Lido Po ha ottenuto la certificazione, importante riconoscimento per la qualità e accuratezza esecutiva dell’intervento e quindi significativo per un edificio monumentale.

Oltre alla tenuta all’aria, sono state verificate le temperature superficiali interne. In fase di progettazione ci si è avvalsi di simulazioni con Mold Simulator e a lavori ultimati la termografia ha dato riscontro positivo del rispetto dei parametri del protocollo CasaClima. L’intervento garantisce complessivamente un netto miglioramento del comfort e una riduzione dei consumi di riscaldamento rispetto la situazione esistente del 63% passando da una classe G a 375 kWh/mq anno ad una classe C a 137 kWh/mq anno.

Sebbene la Classe A sia lontana è pur vero che per un edificio monumentale le prestazioni energetiche raggiunte sono un valore importante, frutto di un notevole lavoro di compromesso tra soluzioni tecnologiche e rispetto della morfologia dell’edificio storico e dei materiali. Riqualificare gli edifici esistenti oggi è uno degli obiettivi principali al quale sono chiamati progettisti, committenti e imprese edili. Risanare oggi vuol dire non solo dare nuova vita agli edifici, contribuendo alla rigenerazione di una intera area come il caso della Sala Lido Po, ma ridurre l’uso di fonti energetiche fossili migliorando la qualità dell’ambiente, scegliendo i materiali costruttivi e le soluzioni impiantistiche più performanti in base alla situazione in cui opera, obiettivo cardine dell’attività progettuale di studiorinnova.

I serramenti in acciaio a taglio termico, profilo OS2 65 della Secco Sistemi sono conformi alla tipologia originaria dei serramenti in ferro.

Impiantistica minimale ed efficiente

Illuminazione | Linea Light

Tutta l’impiantistica elettrica è a vista, con tubazioni in metallo verniciate color antracite, così come le canale di distribuzione dell’aria per la climatizzazione. L’illuminazione è solo a Led, con corpi illuminanti della ditta Linea Light. Le tesate con corpo illuminante Beebo posizionate in corrispondenza delle capriate permettono un inserimento discreto e minimale e un’illuminazione diretta. Il sistema con binario a cavo 300 System rappresenta la soluzione ottimale per installare apparecchi illuminanti dove sia necessario rispettare l’integrità dei materiali e della struttura dell’ambiente.

Due cavi paralleli, posti in tensione tra due pareti a 300 millimetri di distanza l’uno dall’altro, sostengono e alimentano i corpi illuminanti, creando un livello d’installazione da cui creare, a seconda delle necessità, una luce d’accento o ambientale anche con diverse sorgenti luminose. Inoltre diventa semplice spostare la posizione delle lampade o modificarne il numero lungo i cavi.

Flessibilità, semplicità di montaggio, impatto estetico equilibrato: questi i vantaggi indiscussi di 300 System. Una serie di proiettori a led tipo Vuelta illumina le falde del tetto creando una luce diffusa morbida. Uno strip led sulla parete di fondo, posizionato sul salto di quota, dona un ulteriore effetto luminoso alla palestra. Le zone controsoffittate più basse sono illuminate con faretti a incasso tipo Blob.

Il sistema d’illuminazione a led.Lavori in corso e lavori ultimati.

Climatizzazione con Uta | Primaria

Il sistema in pompa di calore è in grado di garantire il comfort interno e l’idoneo ricambio d’aria e deumidificazione della palestra, coprendo con energia rinnovabile il 37% del fabbisogno energetico.

Le canale di mandata microforate a vista, posizionate nella parte alta della palestra, non mutano la percezione a tutta altezza del volume. Due griglie di ripresa a terra aspirano l’aria creando un corretto movimento dell’aria e un lavaggio dell’ambiente.

Gli spogliatoi hanno un sistema di riscaldamento con radiatori classici e un sistema di ricambio d’aria con recupero di calore separato, al fine di evitare la formazione di condense a seguito dell’uso intenso delle docce. In tal modo si evita l’apertura dei serramenti per garantire i ricambi d’aria di legge, avendo sempre ambienti con aria fresca e pulita, senza perdita di calore.

Vista interna e del parco esterno.

Chi ha fatto Cosa

Committente: Polisportiva Amici del Po, Casalmaggiore (Cr)
Progetto architettonico e direzione lavori: arch. Damiano Chiarini, studiorinnova S. Giovanni in Croce (Cr)
Progetto Impianti elettrici, meccanici, antincendio: ing. Igor Ilardi, studiorinnova S. Giovanni in Croce (Cr)
Impresa edile: Azimut Cosruzioni srl Casalmaggiore (Cr)
Impianti elettrici: Bussani e Ghezzi, Casalmaggiore (Cr)
Impianti meccanici: Emmedi Idrotecnica, Viadana (Mn)

Fornitori materiali e impianti

Intonaci: Fassa Bortolo
Serramenti: SeccoSistemi
Illuminazione: Linea Light Group
Uta: Primaria

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