Samoter-Asphaltica | Scambi commerciali-tecnologici

Samoter-Asphaltica: quaranta imprenditori iracheni per incontrare le imprese italiane

Il ministero dell'Industria-commercio iracheno in collaborazione con la locale Federazione degli industriali e con Unido ha inviato ai saloni espositivi che si terranno a Verona una delegazione di imprenditori iracheni che cercano macchinari, tecnologia e partnership con le aziende italiane.

Dall’8 all’11 maggio a Verona >> si terranno i saloni Samoter >> e Asphaltica >>, a cui parteciperà una delegazione ufficiale di quaranta operatori iracheni: imprenditori del settore delle costruzioni, importatori di macchinari per il building e rappresentanti del ministero dell’Industria e del commercio.SamoterLa missione è organizzata in collaborazione con Unido, l’organizzazione delle Nazioni Unite per lo sviluppo industriale, che opera dal 2007 in Iraq. Unido ha partecipato all’istituzione di quattro centri per lo sviluppo dell’imprenditoria, attraverso i quali ha messo a disposizione delle imprese locali sia attività di formazione che servizi di consulenza e monitoraggio.
Alle attività svolte direttamente sul posto sono affiancate anche iniziative di e-learning realizzate in partnership con l’Università telematica internazionale Uninettuno di Roma.

Ygor Scarcia | Unido
Ygor Scarcia | Unido

Ygor Scarcia | Unido, attività in Iraq
«La delegazione che arriverà a Verona è composta da imprenditori di medie e grandi imprese irachene. Dopo anni di isolamento dovuti alle vicende belliche è l’occasione per toccare con mano lo stato dell’arte della tecnologia nel settore delle costruzioni, che è molto vivace nel Paese. Le imprese che visiteranno Samoter e Asphaltica hanno esigenze diverse ma possiamo dire che sono alla ricerca sia di partnership con aziende italiane, ad esempio per diventare importatori e distributori per l’Iraq, sia di occasioni per acquistare macchinari e tecnologia. A differenza di quanto si possa immaginare, l’Iraq è un Paese dove ora è possibile operare con una buona sicurezza. Certo, ci sono aree del Paese ancora instabili, ma sia da un punto vista della sicurezza personale che di quella dei propri affari è possibile operare normalmente. A Nassiriya la locale Camera di Commercio ha creato un Italian Business Center, un ufficio dedicato esplicitamente agli imprenditori italiani che vogliano fare affari in Iraq e collaborare con le aziende locali. Il potenziale del mercato iracheno è davvero notevole sia nel settore civile che in quello delle infrastrutture. Strade, aeroporti e ferrovie necessitano di importanti ammodernamenti e il governo ha in programma la costruzione di un grandissimo porto sul Golfo Persico. Insomma, dalla costruzione di case ed edifici industriali alle grandi opere, il mercato richiederà in futuro macchinari ma anche imprese con le quali stringere rapporti di partnership duraturi. Gli amici iracheni che saranno a Verona fra qualche settimana sono qui proprio per questo».

Credito della cooperazione. Per quanto concerne le garanzie ai crediti maturati in Iraq, le imprese che avviano joint venture con aziende locali possono contare sul supporto al credito della cooperazione italiana, infatti informazioni più dettagliate sono messe a disposizione dall’ambasciata italiana a Baghdad e dagli uffici della Cooperazione italiana a Roma.
È garantito fino al 70% del progetto per la parte italiana della joint venture: il sistema bancario iracheno è ancora poco strutturato, ma le imprese locali ovviano a queste difficoltà appoggiandosi per le loro attività a banche straniere ritenute affidabili. In generale non esistono problemi di dazi sui macchinari importati, anche se è bene verificare caso per caso.

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