Ministero Sviluppo economico-Ministero Ambiente | Consultazione pubblica

Scade il 28 febbraio la consultazione per il Conto termico

Il Ministero dello Sviluppo economico ha pubblicato un documento con alcune proposte di revisione dello strumento chiamato Conto termico: tutti i soggetti interessati potranno trasmettere commenti e contributi sul documento. Tra gli intenti della riforma degli incentivi, vi è la necessità di rendere lo strumento più congruo per la pubblica amministrazione, incrementando l’attuale percentuale di sostegno fissata al 40%.

Il Ministero dello Sviluppo economico insieme al Ministero dell’Ambiente ha avviato una consultazione pubblica sulle misure da adottare per favorire il massimo accesso agli incentivi del Conto termico per imprese, nuclei famigliari e pubblica amministrazione. Il Ministero ha pubblicato un documento con alcune proposte di revisione dello strumento e tutti i soggetti interessati a partecipare alla consultazione potranno trasmettere commenti e contributi sul documento all’indirizzo email contotermico@mise.gov.it.
La consultazione rimane aperta fino a sabato 28 febbraio, successivamente sarà attuata la riforma dell’incentivo.Conto_Termico_iscrizione_ai_Registri_dal_3_giugno

Obiettivi. Il Conto termico, lo strumento di sostegno all’efficientamento energetico pensato per enti locali e interventi di piccola dimensione, ha lo scopo di semplificare le procedure e potenziare l’incentivo, obiettivo della riforma che sta interessando gli incentivi per l’efficientamento energetico. Se saranno accettate le indicazioni attuali, i contributi saliranno dal 50% per l’isolamento termico fino al 65% per interventi efficaci.

Riqualificazione degli edifici. Uno dei principali scopi della riforma è quello di rendere lo strumento più congruo per la pubblica amministrazione incrementando l’attuale percentuale di sostegno fissata al 40%: l’obiettivo è quello di favorire una riqualificazione profonda degli edifici della pubblica amministrazione, per portare alla transazione agli edifici ad energia quasi zero.
La riforma vuole portare al 50% l’incentivo per gli interventi riguardanti l’isolamento termico di superfici opache delimitanti il volume climatizzato, al 55% l’incentivo per interventi integrati edificio-impianti realizzati nelle zone climatiche E-F, al 65% l’incentivo per la realizzazione di interventi capaci di rendere l’immobile un edificio ad energia quasi zero, secondo le disposizioni dei decreti previsti dall’art. 4 del dl 192/2005 e modifiche successive.solare_termico

Ampliato il finanziamento. La riforma amplierà il finanziamento anche a sistemi ibridi e per la produzione di energia termica da fonte rinnovabile, quali ad esempio le pompe di calore abbinate a caldaie a condensazione, in considerazione della diffusione sempre crescente di queste tecnologie. La soglia di ammissibilità degli impianti dai 1.000 kw di oggi passerà a 2.000 kw per i sistemi di climatizzazione a pompa di calore, elettriche o a gas, e caldaie a biomasse, e dagli attuali 1.000 mq a 2.500 mq per gli impianti solari termici.

Contributi 40%Illuminazione. Le modifiche normative renderanno eleggibili al Conto termico, in considerazione della rilevanza degli stessi nel calcolo della classe di prestazione energetica dell’edificio, anche i progetti di incremento dell’efficienza energetica riguardanti sistemi di illuminazione interna ed esterna delle pertinenze degli edifici delle pubbliche amministrazioni. L’incentivo dovrebbe essere posto pari al 40% della spesa sostenuta.

Non più registri. La riforma porterà all’eliminazione dell’iscrizione ai registri per gli impianti di climatizzazione invernale con pompe di calore, elettriche o a gas, e caldaie a biomassa aventi potenza termica oltre i 500 kw. Per questi impianti gli operatori potranno ricorrere all’accesso diretto tramite la pubblica amministrazione.

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