Edilizia residenziale | Villa di nuova costruzione, Offanengo (Cr)

Se il committente chiede varianti con il Bim si ottimizzano risorse e tempi

La qualità di questa realizzazione è stata garantita principalmente dal progetto. Ogni particolare costruttivo infatti è stato modellato in 3d. In questo modo è potuto avvenire il coordinamento con tutte le figure professionali che hanno sviluppato il progetto esecutivo: ingegnere strutturista, impiantista, ma anche il serramentista, l'esecutore degli isolamenti in copertura, cosi come definire il layout del locale tecnico e inserire le macchine, dal quadro elettrico del fotovoltaico, al sistema di aspirazione, all'addolcitore dell'acqua, al motore del pozzo dell'acqua, al disegno esatto dei falsi telai dei serramenti esterni con l'alloggio della ventilazione meccanica controllata, ai vani tecnici per i passaggi dell'impiantistica.

Arch. Giorgio Schiavini | Dueunostudio Architetti Associati

Progettualità manageriale: il Bim nel normale contesto degli studi di architettura

Arch. Giorgio Schiavini | Dueunostudio Architetti Associati.

«Il ricorso a processi di progettazione Bim mi permette di condividere le fasi di progetto anche con strutturisti e impiantisti con il vantaggio di analizzare il progetto in ogni sua parte prima di partire con il cantiere. Migliore è il dettaglio del progetto esecutivo (livello lod) minori sono le probabilità di commettere errori e di avere contestazioni; un risultato ottimale per uno studio di architettura. Il mio studio si occupa anche di sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione dell’opera: fondamentale è sovrapporre il cronoprogramma delle fasi di lavorazione con le dinamiche della normativa sulla sicurezza in modo che la stesura del crono sia effettivamente veritiera e si possano stimare le diverse fasi di cantieramento di un’opera.

Gestione di varianti e computo metrico

Rispetto a soli due anni fa siamo in grado di gestire varianti e contabilizzazione delle opere con meno risorse e meno tempo. Credo che il vero vantaggio del Bim stia nell’approfondimento automatico, senza rendersene conto, di tutti i processi della fase esecutiva; analizzare tutti i nodi possibili permette d’individuare problematiche e risolverle durante la fase di progettazione e non più in sede di direzione lavori. La contabilizzazione per la stesura di un computo metrico è un altro elemento fondamentale che avviene durante la fase di elaborazione del modello 3d. Se si disegna tutto, si contabilizza tutto. In cantiere è fondamentale avere il controllo di cosa è stato realizzato per definire gli stati di avanzamento lavoro. Il Bim, alla fine, è un insieme di strumenti per migliorare i propri processi produttivi ed essere concorrenziali nel mercato.

Interfaccia con le altre discipline progettuali

Mentre assegno a un materiale nel mio modello Bim le sue caratteristiche di consumo energetico (trasmittanza) posso valutare esattamente la qualità energetica dell’edificio relazionandomi con l’impiantista. Se a ogni elemento disegnato assegno un costo di listino ho immediatamente il controllo dei valori e delle quantità in gioco. Posso gestire sin da subito un’operazione immobiliare.

L’Historic Bim nei progetti di ristrutturazione e restauro

Gestire i processi di un edificio nuovo ha le sue problematiche ma una ristrutturazione o un restauro nasconde molte variabili che spesso si risolvono durante il cantiere perdendo il controllo dei costi. Il nostro sforzo in questi anni si è rivolto sempre più verso rilievi, sondaggi, carotaggi, e verifiche strutturali. Il vero investimento per uno studio di architettura sta nel progetto e il Bim è lo strumento che esalta il progetto in tutti i suoi percorsi. Un bel render senza una progettualità manageriale alle spalle, è il bel disegno fatto con il tecnigrafo di 25 anni fa. I grandi vantaggi del metodo HBim: una progettazione più efficiente, un unico modello per tutte le fasi di progetto, migliore qualità della costruzione, estrazione dei dati rapida e affidabile, riduzione del rischio di errori in cantiere, costi di realizzazione prevedibili e accurati.

L’edificio è disposto su due piani con coperture piane.

Gestire le demolizioni, le nuove opere e le tavole comparative

Il modello Bim permette di gestire in automatico quelli che nel nostro settore si chiamano i gialli e i rossi, demolizioni e nuove opere, assegnando semplicemente un codice agli elementi 3d come esistenti, nuovi o da demolire e genera e quantifica elaborati grafici di comparazione e computi metrici dei lavori da realizzare. Un buon progettista Bim è in grado anche di evidenziare le opere che non si vedono come i casseri per un’armatura o gli scavi e i riporti per delle fondazioni. Infine va detto che il modello di condivisione delle informazioni di progetto (file Ifc) è uno strumento di comunicazione e supporto decisionale in tutta la filiera delle costruzioni».

Tutti gli orizzontamenti sono stati realizzati in laterocemento coibentato.

In questa commessa lo studio ha lavorato sin dalle fasi di redazione del progetto di massima, al progetto esecutivo, autorizzativo, computo metrico, direzione lavori oltre che al coordinamento della sicurezza nelle diverse fasi. Utilizzando un modello 3d sono stati sviluppati tutti i particolari costruttivi esecutivi, sezioni, piante e alzati.
Durante la fase progettuale la committenza ha voluto spesso variare le scelte progettuali, come spesso accade, e grazie a un’impostazione Bim lo studio è stato in grado di variare continuamente i processi esecutivi ottimizzando le risorse e i tempi di realizzazione. Una volta definito il progetto esecutivo, la fase di cantieramento non ha subito sostanziali modifiche, il che ha permesso di mantenere sempre monitorati i costi e le scelte progettuali. Le diverse fasi progettuali hanno trovato le maggiori variazioni durante la fase di predisposizione e scelte delle murature perimetrali. All’inizio il progetto nasce come una classica muratura perimetrale in poroton e cappotto.

Prima dell’inizio lavori con la committenza si decide di variare tale stratigrafia e di predisporre una muratura perimetrale in poroton del 25 , cappotto del 12 e un poroton esterno del 12 con intonaco cementizio finale. Tale variante è stata realizzata in breve tempo grazie alla variazione immediata del modulo murature perimetrali gestito dal sistema Bim e dal modello 3d. Il sistema ha permesso di ricalcolare le nuove superfici e volumi dei materiali in aggiunta eliminando quelli non più utilizzati. Ogni elemento costruttivo è stato realizzato con il suo riferimento di disegno esecutivo, computato e rapportato a un sistema di calcolo.

La villa è stata realizzata con una struttura a setti in c.a., sopra una fondazione a platea.

Fondazioni e struttura in c.a.

La villa è stata realizzata con una struttura a setti in c.a., sopra una fondazione a platea. In questa fase è stata indispensabile la collaborazione con lo studio d’ingegneria al quale è stato fornito il modello 3d che conteneva la maglia strutturale. Avendo predisposto il modello 3d si è stati in grado di studiare attentamente i nodi strutturali soprattutto riferiti alle problematiche portate dalla risoluzione dei ponti termici. I cosiddetti risvolti degli isolanti sono stati studiati e analizzati attentamente, interrompendo, dove necessario, i setti e i getti in c.a. Anche il sistema di elevazione ha permesso di gestire al meglio la parte strutturale con le dinamiche d’isolamento termico sin dalla base dell’edificio. Inserendo nel modello le struttura in c.a., a esecutivo realizzato, è stato possibile computare ogni singolo elemento con il suo corrispettivo in peso di ferro.

Le solette sono state realizzate in laterocemento mentre la scala interna è stata gettata in opera a vista per poi essere rivestita in resina.

Impalcati della struttura portante

Le solette sono state realizzate in laterocemento mentre la scala interna è stata gettata in opera a vista per poi essere rivestita in resina.

Solai

L’edificio è disposto su due piani con coperture piane. Tutti gli orizzontamenti sono stati realizzati in laterocemento coibentato negli orizzontamenti di copertura. Particolare attenzione è stata posta all’individuazione, sin da progetto esecutivo, dei vani e delle asole necessarie al passaggio verticale degli impianti elettrici, igienico sanitari e di riscaldamento. Queste scelte progettuali sono state analizzate attentamente con le varie imprese impiantistiche dimensionando i vani orizzontali per il passaggio delle diverse condutture. Stessa attenzione è stata posta agli orizzontamenti di copertura al fine di predisporre torrini e comignoli. Questo processo d’inserimento nel modello di tutti gli elementi costituenti la parte impiantistica ha permesso di ridurre sensibilmente i costi cosiddetti non previsti.

Diversi isolanti sono stati inseriti su tutta la struttura: isolanti acustici nei pavimenti, diverse densità di poliuretano Xps alla base delle fondazioni, Eps per le murature perimetrali.

Isolamenti

Sempre attraverso l’individuazione del modello 3d sono stati evidenziati i diversi isolanti da predisporre su tutta la struttura. Dagli isolanti acustici inseriti nei pavimenti, alle diverse densità di poliuretano Xps alla base delle fondazioni all’Eps inserito nelle murature perimetrali. Le soluzioni analizzate e disegnate nel modello 3d hanno permesso di ridurre al minimo i ponti termici dell’edificio e a questo fine è stato fondamentale il coordinamento tra il progettista architettonico e quello strutturale evitando d’imbattersi in nodi non risolvibili dal punto di vista termico.

Copertura in Evalon

Anziché utilizzare nella copertura piana la classica doppia guaina, si è optato per l’utilizzo di un telo in pvc (Evalon) saldato a caldo. Anche in questo caso a stretto contatto con la ditta fornitrice ed esecutrice del rivestimento impermeabile si è studiata la stratigrafia corretta di posa al fine di ottenere la certificazione e assicurazione del sistema di posa. Tutto ciò è stato certamente facilitato dall’utilizzo di un modello 3d che ha permesso d’inserire ogni strato nelle valutazioni economiche e di computo metrico del progetto esecutivo finale.

Falsi telai e ventilazione meccanica controllata (Vmc)

Interessante da evidenziare è stata la fase di posa dei falsi telai coibentati. Anche in questo caso il modello 3d è risultato vincente. Il falso telaio era provvisto di un elemento contenente la macchina per la ventilazione meccanica controllata. Collaborando con la ditta fornitrice sia del telaio sia della Vmc sono stati disegnati gli alzati di ogni parete interna perimetrale con il modello 3d e sono stati forniti gli esecutivi all’impresa che ha realizzato al cm i vani per alloggiare i falsi telai già predisposti per l’inserimento della vmc. Questo ha permesso di preventivare anche gli elementi che spesso nel 3d non vengono disegnati come, per esempio, la fornitura e la posa di reti plastiche per garantire la successiva realizzazione degli intonaci, valutando e calcolando i perimetri dei vani finestra. Sempre in questa fase i falsi telai coibentati erano comprensivi anche di davanzali a taglio termico. Tale particolare, previsto nel modello 3d, è stato gestito sin da subito nei disegni esecutivi. Una nota di merito dev’essere evidenziata in questa fase dal punto di vista progettuale. Il modello 3d permette di realizzare un numero maggiore di particolari costruttivi che consente all’impresa esecutrice dell’opera di avere sin da subito l’esatta percezione e analisi tecnica delle lavorazioni che dovrà effettuare e di conseguenza garantire sia il prezzo che la fattibilità del manufatto.

Intonaci esterni

Sempre attraverso il modello 3d è stato evidenziato ogni particolare costruttivo e i diversi sistemi d’intersezione delle finiture esterne; calcolare attentamente dove un cappotto di gronda si salda con un intonaco cementizio, un giunto di dilatazione, o come una spalletta di un falso telaio incontra da un lato il serramento e dall’atro l’intonaco.

Serramenti e falsi telai

Sono stati previsti sin da subito l’alloggio dei falsi telai dei serramenti esterni. In fase di preventivazione il modello 3d è in grado attraverso programmi Cad/Bim di generare l’abaco dei serramenti da fornire all’impresa esecutrice e installatrice individuando la tipologia di falso di riferimento. Questo processo, se condiviso con il professionista energetico, è in grado di sviluppare il calcolo dei consumi energetici dell’edificio. Sarà necessario inserire le trasmittanze dei materiali perimetrali e il sistema è in grado di calcolare il consumo dell’edificio. Va detto che questi aspetti nel nostro territorio sono ancora di difficile utilizzo in quanto i programmi dedicati al calcolo dei consumi non tengono conto della normativa nazionale/regionale.

Il collegamento verticale, posto nella parte centrale dell’edificio, ha assunto un ruolo di arredo.

Scala in resina

Particolare attenzione è stata data alla fornitura e posa della scala in c.a. gettata in opera con sagoma ortogonale e con finitura di rivestimento finale in resina. Il collegamento verticale, posto nella parte centrale dell’edificio, ha assunto un ruolo di arredo. Anche in questa situazione le relazioni con l’ingegnere strutturista si sono rilevate fondamentali. L’analisi del modello ha permesso di eseguire si dall’inizio i disegni esecutivi concordati con lo studio d’ingegneria e l’impresa durante le fasi di realizzazione. Le fasi di finitura in resina sono state realizzate alla fine di tutte le opere.

Persiane frangisole

Durante le fasi di predisposizione dei sistemi di oscuramento sono stati valutati e progettati i falsi telai comprensivi di cassonetti coibentati. La scelta della persiana è stata effettuata individuando un prodotto che permettesse allo stesso tempo di oscurare e fungere da frangisole. Si è scelto un sistema di falsi telai integrati al fine di poter garantire la migliore soluzione per eliminare i ponti termici e allo stesso tempo garantire l’alloggiamento degli avvolgibili frangisole e delle zanzariere integrate nel serramento.

Chi ha fatto Cosa

Committente: privato
Localizzazione: Offanengo, Cremona
Progettazione e direzione lavori: Dueunostudio Architetti Associati, arch. Giorgio Schiavini
Coordinamento sicurezza: Dueunostudio Architetti Associati, arch. Susanna Zaniboni
Impresa edile costruttrice: Sar. Edile Urago D’Oglio, Brescia
Impianto idrotermosanitario: Termo Gru.bec Offanengo
Impianto elettrico, fotovoltaico, antintrusione: B&G snc, Offanengo, Cremona
Serramenti: Plg, Sergnano
Pavimenti e rivestimenti: Bruschi e Gallini, Salvirola, Cremona
Opere in ferro: Donato Caravaggi Offanengo

Susanna Zaniboni | Dueunostudio Architetti Associati.

Dueunostudio Architetti Associati

Nasce nel 2009 dalla fusione di due studi di architettura, design e urbanistica. I due titolari, gli architetti Giorgio Schiavini e Susanna Zaniboni, si occupano della ristrutturazione e restauro di edifici e palazzi residenziali, interior design, della nuova costruzione di ville, oltre che di edifici commerciali e centri sportivi. Attualmente lo studio sta progettando nuovi edifici residenziali, diversi recuperi edilizi e una nuova sede per una società artigiana con uffici, laboratori e showroom. Lo studio ha anche una sezione di pianificazione urbanistica che sviluppa piani per insediamenti residenziali, piani di governo del territorio per amministrazioni pubbliche in Lombardia e piani d’area per enti locali.

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