Progetto Sharing Cities | Teicos Ue srl - Legambiente Lombardia

Milano: inaugurato il primo edificio del quartiere a basso impatto energetico 

Inaugurato da Teicos Ue srl e Legambiente Lombardia il primo condominio milanese riqualificato grazie al progetto Sharing Cities. Un esempio concreto di rinnovamento profondo degli edifici a scala urbana. Tutti gli interventi previsti nei condomini sono stati co-progettati con i residenti, i veri protagonisti di questo processo di trasformazione del quartiere.

Milano fa un passo in più verso una città più green e attenta al risparmio energetico. Grazie al progetto europeo Sharing Cities è stato inaugurato il primo edificio (via Tito Livio 7) completamente rinnovato grazie all’intervento di riqualificazione energetica profonda a cura dei partner del consorzio Teicos Ue srl e Future Energy srl. Presente all’inaugurazione anche Enea con cui si sta costruendo una collaborazione per portare le best practice di Sharing Cities sui condomini nella campagna d’informazione e formazione Italia in classe A condotta da Enea per conto del ministero dello Sviluppo Economico.

All’inaugurazione Damiano Di Simine (Legambiente), il sindaco Giuseppe Sala, Cecilia Hugony (Ad Teicos Ue), l’assessore Cristina Tajani, Piero Pellizzaro (direttore progetto Sharing Cities) insieme ai condomini dell’edificio di via Tito Livio 7 a Milano.

Progetto europeo Sharing Cities

La cosiddetta deep renovation, che riguarda gli edifici pubblici e privati, rientra nel più ampio programma d’interventi previsti dal progetto europeo Sharing Cities che, oltre a Milano, coinvolge Londra (capofila), Lisbona e tre città follower (Bordeaux, Burgas e Varsavia). Cecilia Hugony, ad Teicos Ue e referente europea per il progetto di riqualificazione energetica degli edifici, e Damiano di Simine, responsabile scientifico di Legambiente, hanno sottolineato: «Milano vanta il primato di aver saputo lavorare sulle unità condominiali grazie al format della co-progettazione, uno strumento efficace per sviluppare la riqualificazione e tutti i progetti di rinnovamento negli stabili condominiali. Sharing Cities è un esempio concreto di cambiamento urbano, un cambiamento spinto da finanziamenti e agevolazioni che invitano tutti i cittadini a fare. Il recente stanziamento di 20 milioni da parte del Comune di Milano per la riqualificazione energetica di stabili e condomini privati, erroneamente chiamato bando caldaie, finanzia diverse tipologie d’interventi, tra cui gli isolamenti termici e rappresenta un’ulteriore occasione per i milanesi per rinnovare la propria abitazione in termini energetici».

25 milioni per un quartiere smart

Il progetto, del valore complessivo di 25 milioni di euro, permetterà di sviluppare un vero e proprio quartiere smart per un totale di 25mila mq di unità residenziali.

Si stanno anche sviluppando sistemi di gestione energetica integrata e l’installazione di 300 lampioni intelligenti wi-fi dotati di sensori nonché la progettazione sperimentale del primo car sharing di condominio.

Milano via Tito Livio 7 e via Verro 78: co-progettazione con gli abitanti

Nel caso della riqualificazione energetica dell’edificio di via Tito Livio 7 sono stati coinvolti in prima linea i condomini nelle scelte e nella guida all’efficientamento idoneo alla propria abitazione, commisurato alle aspettative e alle possibilità economiche.

La fase di co-progettazione è stata realizzata con incontri condominiali da Legambiente Lombardia, Dastu Politecnico e tecnici di Teicos Ue con il supporto del Comune, e ha poi portato allo sviluppo di progetti energetici su misura. Oltre a via Tito Livio, anche il condominio in via Verro 78 BC è ormai quasi concluso.

Entrambi gli stabili sono costruzioni dei primi anni ’70, abitate rispettivamente da 36 e 24 famiglie. Da classe energetica F via Tito Livio è passata in C con una previsione di risparmio di emissioni Co2 annue pari a 23500 kg; mentre via Verro da classe D è passata in B, risparmiando 65mila kg di emissioni di Co2 annue.

Opere di efficientamento profondo

Entrambi gli stabili sono stati interessati da una profonda azione di ristrutturazione e di efficientamento energetico: dalla posa dei cappotti esterni, all’isolamento dei controsoffitti, passando per l’installazione delle valvole termostatiche, il controllo e la regolazione a distanza degli impianti e la sperimentazione di un innovativo sistema per l’autoproduzione di energia da fonte rinnovabile, in questo caso il solare fotovoltaico.

Una parte dell’energia prodotta viene auto-consumata localmente dalle utenze comuni condominiali evitando l’acquisto da soggetti esterni, mentre una parte in eccedenza viene ceduta alla rete che la rimborserà a un prezzo conveniente.

Un innovativo sistema di gestione dell’energia operante in una logica IoT, con un sistema di trasmissione dati a basso consumo, raccoglierà i dati di comfort all’interno e all’esterno degli edifici, misurerà i consumi e la produzione di energia a livello di distretto per analizzare gli effetti dei diversi interventi di ricondizionamento e la loro interazione, oltre a studiare ulteriori possibili logiche di ottimizzazione energetica su scala cittadina.

Risparmio energetico reale

L’azione di efficientamento consente alle famiglie di avere un risparmio energetico sulla bolletta condominiale compreso tra il  50 e il 60%.

Il costo stimato degli interventi è di 350mila euro per lo stabile di via Verro, che potrà contare su un contributo di 150mila euro per l’adesione al progetto Sharing Cities, mentre per lo stabile di via Tito Livio è prevista un spesa di 216mila euro con un contributo di 60mila euro.

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