Edilizia residenziale | Casa P+F, Fagagna, Udine

Sistemi a secco per un’abitazione flessibile

Il volume edilizio è ricco dei caratteri architettonici friulani e il sistema costruttivo è a secco, facilmente modificabile pensando all’edificio nell’intero ciclo di vita. Lo spessore del pacchetto murario è ridotto a fronte di ottime prestazioni termiche. Una particolarità delle facciate è la riproposizione in chiave moderna delle graticciate in pianelle e, sul lato ovest, la parete a piano terra è interamente rivestita in pietra ricostruita che riprende l’aspetto tipico dei muri in ciottoli della zona morenica.

Lo studio dei caratteri architettonici friulani ha costituito la base della riflessione progettuale che ri-declina con linguaggio contemporaneo il tipico sviluppo del corpo edilizio e del suo intorno.

Vista da Nord: si distinguono le grate metalliche della terrazza che ripropongono il disegno a triangoli delle graticciate in pianelle tipiche dei fienili friulani.
Vista da Nord: si distinguono le grate metalliche della terrazza che ripropongono il disegno a triangoli delle graticciate in pianelle tipiche dei fienili friulani.

Tre sono i caratteri principali declinati:

  1. la corte: è l’unità fondamentale edilizia friulana. All’interno del borgo la corte è racchiusa sui lati Nord ed Est da un corpo edilizio sviluppato a ‘L’, che presenta il corpo principale lungo l’asse E-O. L’ingresso avviene tramite un androne collocato sul lato nord, mentre oltre la corte, delimitata da un muro invalicabile, a Sud si aprono gli orti e la campagna. La disposizione a L si rivela fondamentale nell’adattamento alle condizioni bioclimatiche del luogo. Il volume edilizio appartiene alla corte piuttosto che alla strada. Infatti i volumi si aprono verso la corte, a sud, e si chiudono verso l’esterno. In tal modo accolgono il calore solare e si schermano dal freddo e dai venti dominanti;
  2. il recinto: la corte è delimitata da strutture perimetrali chiuse e comunica con la strada attraverso un varco. Qui il tema è reinterpretato con un alto muro bianco che racchiude un cortile privato su cui si affaccia e si apre completamente la zona giorno;
  3. filtro: i fienili del passato presentavano grandi aperture forate, che permettevano l’aerazione del fieno accatastato nel corpo secondario dell’edificio, sviluppato lungo l’asse N-S. Le graticciate, molto caratteristiche anche dal punto di vista estetico con un campionario di diversi disegni, oggi possono essere rivisitate e reinterpretate, fungendo da filtro non solo per l’aria e il sole, ma anche per la vista.
Vista della costruzione verso la corte interna a sud.
Vista della costruzione verso la corte interna a sud.

A fianco alle riflessioni sui caratteri tipologici del luogo, il progetto è stato sviluppato ex-ante e parallelamente anche nelle strategie sostenibili dal punto di vista ambientale ed energetico.
Le scelte energetiche e di sostenibilitàBioclimatica: orientamento, forma dell’edificio e distribuzione dei locali sono stati pensati in modo tale da massimizzare il guadagno solare gratuito a sud e minimizzare le dispersioni di calore in regime invernale a nord. Particolare attenzione è stata posta al controllo del soleggiamento sui fronti più caldi ed esposti, attraverso la progettazione del portico fisso e dell’utilizzo di veneziane motorizzate regolabili poste entro vetro, alcune accessibili collocate all’esterno del serramento in una camera separata, al fine di poter diversamente regolare la percentuale di ombreggiamento. Al piano primo, sui fronti caldi sud ed ovest, delle strombature modulano l’ingresso della luce bloccando i raggi incidenti più critici. Le aperture creano in regime estivo una ventilazione naturale passante verticale nord/sud, con motore il vento e con camino il corpo scala. Allo stesso modo i venti prevalenti, provenienti da nord-est, vengono schermati nel cortile dall’edificio stesso ad L e sulla terrazza da due alti muri.

Vista da nord-ovest: il muro rivestito in pietra ricostruita, il primo piano aggettante con la finestra la cui strombatura è ricavata nell’isolamento a cappotto.
Vista da nord-ovest: il muro rivestito in pietra ricostruita, il primo piano aggettante con la finestra la cui strombatura è ricavata nell’isolamento a cappotto.

Involucro, materiali e sistemi costruttivi. Prima ancora di pensare alla collocazione di impianti efficienti, si è deciso di massimizzare le prestazioni dell’involucro edilizio. È stata prediletta in tal senso una costruzione in legno lamellare a strati incrociati con un isolamento in fibra di legno a diverse densità. Il sistema costruttivo è ′a secco′ quindi facilmente modificabile o ′disassemblabile′, pensando all’edificio nell’intero ciclo di vita. Il concetto di casa è ormai cambiato e, per ragioni pratiche e contingenti di un vivere sempre meno stabile e radicato, essa non è più considerata un bene patrimoniale da affidare di generazione in generazione. Le esigenze cambiano con velocità esponenziale e anche un’architettura deve avere la possibilità di essere a sua volta cambiata e trasformata in maniera sempre più flessibile. Dopo la costruzione del basamento con fondazioni in calcestruzzo armato e solaio a terra areato con elementi a igloo, in due settimane è stato realizzato il montaggio delle strutture in elevazione.

Vista del solaio areato di fondazione con elementi igloo.
Vista del solaio areato di fondazione con elementi igloo.
Vista delle fondazioni in calcestruzzo armato finite, con stesura della membrana impermeabilizzante. Il basamento è pronto per il montaggio delle strutture in legno.
Vista delle fondazioni in calcestruzzo armato finite, con stesura della membrana impermeabilizzante. Il basamento è pronto per il montaggio delle strutture in legno.

Le pareti sono giunte in cantiere già pre-assemblate e costituite da:

  • pannelli portanti in legno X-Lam dello spessore di 10 cm, già con precise fresate predisposte nei punti di collocazione degli impianti (tubazioni, scatole, bocchette…) e con un piede costituito da un dormiente in larice opportunamente protetto;
  • isolamento in fibra di legno morbida dello spessore di 12 cm intervallata da montanti in legno dello stesso spessore;
  • isolamento in fibra di legno ad alta densità dello spessore di 6 cm, eccetto che per i primi 50 cm di zoccolo.
Arrivo della struttura in legno sottoforma di pareti già pre-assemblate in stabilimento assieme all’isolamento a cappotto e alla predisposizione degli impianti.
Arrivo della struttura in legno sottoforma di pareti già pre-assemblate in stabilimento assieme all’isolamento a cappotto e alla predisposizione degli impianti.

Successivamente per lo zoccolo sono stati fissati pannelli in polistirene estruso Xps e applicata su tutte le facciate la doppia rasata e finitura; internamente, le pareti sono state chiuse da lastre in cartongesso in aderenza. Grazie a questi materiali lo spessore del pacchetto murario è decisamente ridotto a fronte di ottime prestazioni; inoltre il legno X-Lam mantiene una buona prestazione anche in regime estivo con una interessante inerzia termica. Grazie alla fase di prefabbricazione in stabilimento inoltre tempi e costi di cantiere vengono parzialmente abbattuti.

Vista del montaggio della struttura in acciaio che resterà a vista internamente al soggiorno e verrà dipinta di bianco.
Vista del montaggio della struttura in acciaio che resterà a vista internamente al soggiorno e verrà dipinta di bianco.

I solai sono stati realizzati in due diversi sistemi: il solaio interpiano e il portico sono costituiti interamente da pannelli in X-Lam, mentre le coperture, il tetto monofalda e la terrazza piana, hanno una struttura mista X-Lam e travi soprastanti chiuse da pannelli osb, tanto da poter ospitare nelle parti vuole l’isolamento in cellulosa insufflata, materiale anch’esso di stampo ecologico. Poiché tetti e terrazze sono un punto di grande dispersione del calore, si è scelto di adibire la terrazza a giardino verde pensile, il quale ha la capacità di isolare d’inverno, mitigare la temperatura in estate, permettere un migliore deflusso delle acque dalle coperture e infine recuperare in parte la capacità biotica di un terreno precedentemente a verde e ora occupato da un edificio ex-novo.

Fase successiva di completamento dell’isolamento a cappotto con la posa della zoccolatura in Xps.
Fase successiva di completamento dell’isolamento a cappotto con la posa della zoccolatura in Xps.

Il verde pensile. Il pacchetto utilizzato per il verde pensile è del tipo Daku, con un sistema intensivo leggero, ossia con manto costituito da prato a verde spontaneo. Lo spessore del terriccio è infatti di circa 15 cm, al di sotto del quale si trovano in sequenza un geotessile che funge da filtro per le acque, dei pannelli isolanti posati a secco con una forma appositamente studiata per raccogliere le acque e infine gli strati di impermeabilizzazione della struttura sottostante. La zona di terrazza verde è stata separata dalla zona a decking attraverso una cordonata di tufo, mentre il perimetro è stato separato dal contatto con le pareti da una striscia in ghiaino drenante e un profilo metallico di contenimento. Il parapetto della terrazza è stato realizzato in alluminio su disegno.

Fasi di montaggio. Si intravedono gli spazi lasciati liberi nel cappotto intorno alle finestre per alloggiare i pannelli tagliati a caldo per la formazione delle strombature.
Fasi di montaggio. Si intravedono gli spazi lasciati liberi nel cappotto intorno alle finestre per alloggiare i pannelli tagliati a caldo per la formazione delle strombature.
I divisori interni non portanti sono realizzati con telaio metallico e doppia lastra di fibrogesso/cartongesso. In tutti i punti d’installazione di mensole o di previsione di futuri elementi appesi sono stati inseriti dei rinforzi in legno interni alle pareti.
I divisori interni non portanti sono realizzati con telaio metallico e doppia lastra di fibrogesso/cartongesso. In tutti i punti d’installazione di mensole o di previsione di futuri elementi appesi sono stati inseriti dei rinforzi in legno interni alle pareti.

Le facciate. Numerose sono le peculiarità presenti nella costruzione, un esempio ne sono le facciate. Esse presentano alcune finestre strombate, ossia svasate al fine di modulare l’ingresso della luce solare a seconda dell’incidenza e di conferire dinamicità a una facciata visivamente molto statica. Queste sono realizzate con taglio a caldo di pannelli in polistirene, dietro ai quali è stato posto un secondo pannello isolante a più bassa conducibilità termica. Un’altra particolarità delle facciate è la riproposizione in chiave moderna delle graticciate in pianelle: la stessa geometria a triangoli è stata ritagliata a laser su delle grate metalliche posizionate su alcune finestre a filo con le pareti esterne, in modo tale da fungere da schermo visivo. Infine sul lato ovest la parete a piano terra su cui poggia il grande volume aggettante del primo piano è interamente rivestita in pietra ricostruita tipo Geopietra che riprende volutamente l’aspetto tipico dei muri in ciottoli della zona morenica e in cui la posa è stata particolarmente curata per riproporre un effetto grezzo sullo zoccolo e sempre più curato salendo.
La struttura in legno è in alcuni punti coadiuvata da strutture in carpenteria metallica pitturate di bianco. In particolare esse sono utilizzate nei portici esterni e all’interno dell’ampio spazio del salotto, in cui rimane a vista e diviene elemento caratterizzante degli interni. La presenza di tale struttura permette di aprire completamente la facciata sud, che ospita un serramento scorrevole a tre vie in alluminio, dotato di veneziana motorizzata interno vetro, mettendo in comunicazione diretta interno ed esterno.
Tutti gli altri serramenti sono invece in pvc-alluminio quelli posizionati a sud presentano un sistema di schermatura a veneziana contenuta all’interno di una intercapedine ispezionabile.
All’interno, molti arredi fissi sono stati disegnati e realizzati su misura. Anche la scala interna in legno è pensata come una scatola preziosa, poiché è interamente rivestita in tavole di prefinito della stessa essenza e finitura della scala, tanto da diventare uno scrigno ligneo.

Vista delle strutture al grezzo all’interno.
Vista delle strutture al grezzo all’interno.

Risorse rinnovabili e impiantistica. L’abitazione, indipendente da sistemi a combustione di gas, è dotata di impianto fotovoltaico da 6 kW per la produzione di energia elettrica al fine di soddisfare il fabbisogno di elettricità, tra cui anche l’alimentazione della pompa di calore aria-acqua che riscalda e raffresca l’abitazione attraverso un impianto a pavimento.
Tutte le acque piovane sono convogliate e recuperate all’interno di un serbatoio interrato in polietilene della capacità di 10.000 litri, al fine di riutilizzarle a uso irriguo, per il lavaggio delle auto e per gli sciacquoni dei bagni (nei quali, per facilitare le operazioni di pulizia, sono stati appositamente scelti wc senza brida).
L’abitazione, essendo caratterizzata da un involucro altamente performante ed ermetico alle infiltrazioni di aria, è dotata di impianto di ricambio aria meccanico con scambiatore di calore al alta efficienza.
Tutti gli apparecchi d’illuminazione interni ed esterni installati sono a led, alcuni dotati di dimmer per la regolazione dell’intensità luminosa.

. Vista degli impianti realizzati in cantiere che scorrono sopra l’isolamento a pavimento controterra, realizzato in pannelli Stiferite.
Vista degli impianti realizzati in cantiere che scorrono sopra l’isolamento a pavimento controterra, realizzato in pannelli Stiferite.

Adattabilità e accessibilità. Fin da subito l’abitazione è stata pensata per poter garantire una reale adattabilità futura per il superamento delle barriere architettoniche. Su tutte le portefinestre sono stati evitati i gradini dovuti all’inserimento di soglie. Sono state scelte soglie ribassate e, laddove non possibile, i profili di scorrimento dei serramenti sono stati incassati per creare planarità tra pavimentazione interna ed esterna. All’interno dell’abitazione una porzione di pavimento ai due piani è stata mantenuta completamente libera dallo scorrimento impianti per poter in futuro inserire una piattaforma elevatrice. Tutti gli interruttori inoltre sono stati mantenuti a un’altezza più bassa maggiormente accessibile anche da posizione seduta o da posizione eretta ma con difficoltà motoria alle braccia. Arredi facenti parte integrante dell’architettura e spazi ampi in tutti i locali garantiscono a tutti i possibili fruitori libertà di movimento e spostamento senza successive eliminazioni di pareti.

Impianto radiante a pavimento.
Impianto radiante a pavimento.

Organizzazione e distribuzione dell’edificio. L’abitazione si sviluppa con un corpo principale a due piani sfalsati asse E-O, che sopita zona giorno e notte, e un corpo secondario N-S ad unico piano che accoglie spazi di servizio e una camera accessibile. Il primo piano, a falda unica verso Sud ospitante l’impianto fotovoltaico, aggetta verso Ovest e si incastra sul sottostante muro in pietra. Nel soggiorno zona pranzo e salotto sono divise solo dalla struttura in acciaio bianca a vista, che permette l’intera apertura della stanza verso il portico esterno, creando un gioco di livelli tra interno ed esterno. Il portico è zona filtro con il cortile racchiuso tra gli alti muri bianchi che fanno da recinto ad una zona giardino più intima e separata dagli orti esterni.

Fasi di completamento del verde pensile. Il terriccio è stato steso e il tutto viene completato con l’erba.
Fasi di completamento del verde pensile. Il terriccio è stato steso e il tutto viene completato con l’erba.

La cucina è separata da un grande mobile contenente a tutta parete, parte dell’architettura: ad ante modulari, una di essa è la porta che accede alla cucina ed una nicchia apribile nel mobile funge da passavivande. L’unico vuoto dell’intera parete è la scala che sale al piano primo, in un intimo scrigno di legno. Allo sbarco della scala lo sguardo attraversa lo studio passante e giunge nuovamente all’esterno sulla terrazza, in parte a decking e in parte a giardino pensile sistemato a prato naturale “stabile” calpestabile. Sono subito visibili le graticciate bianche sui grandi fori dei muri a protezione della terrazza.

Margherita Mattiussi | Direzione lavori, progettazione architettonica e interni
Margherita Mattiussi | Direzione lavori, progettazione architettonica e interni

Chi ha fatto Cosa
Committente: Privato
Progetto architettonico, interni, direzione lavori: arch. Margherita Mattiussi
Progetto strutturale: ing. Borean Loris
Progetto impianti: ing. Lorenzo Merluzzi, Service Plan Progetti, Vaportermica srl
Impresa costruttrice in legno: Domusgaia srl
Impresa costruttrice opere in calcestruzzo e opere esterne: Costruzioni Edili Lorenzini Angelo di Lorenzini Marco
Impianti: Vaportermica srl, Essemme di Scandino Maurizio
Imprese subappaltatrici
Tetto verde
: Impermeabilizzazioni Degano Luciano geom. Beatrice Degano srl
Parapetto in alluminio: Full Metal snc
Serramento scorrevole a 3 vie: Alunord srl
Forniture
Altri serramenti:
Internorm
Rivestimento in pietra: Geopietra (Spontaneo – Morenico)
Tetto verde: pacchetto Daku

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