Il condominio ubicato a Roma, in via L. di Monreale, costruito nel 1930, ha una struttura in muratura portante con cinque elevazioni fuori terra più un sottolocale interrato. Le fondazioni, costituite da materiale misto composto da calcestruzzo magro, mattoni e sassi, sono attestate alla profondità di 10 cm dal piano del locale interrato. Il cedimento del fabbricato ha iniziato a manifestarsi con il quadro fessurativo che presentava lesioni ben definite, visibili su tutta la parete muraria perimetrale che si affacciava sul giardino.
Le cause
Dal sopralluogo effettuato è emerso che il cedimento era imputabile a tre cause fondamentali:
- alle scadenti caratteristiche meccaniche dei terreni di fondazione costituiti, fino alla profondità di 8,50 metri dal piano del giardino, da riporti antropici poco addensati e rimaneggiati;
- al piano d’imposta della fondazione troppo superficiale lungo la parete del locale interrato sul lato giardino;
- alla perdita d’acqua dalla rete fognaria.
Il quadro fessurativo. 
Il quadro fessurativo.
Le fondazioni
Dalle perforazioni dirette eseguite in fase preliminare, è stata ricostruita la geometria delle fondazioni del fabbricato che è costituita da un approfondimento delle murature fino a circa -1 metro dal piano di calpestio del giardino e quindi -10 centimetri dal piano di calpestio del locale interrato. La larghezza rilevata è di 80 centimetri
L’intervento risolutivo in due fasi
L’intervento con tecnologia brevettata Uretek Deep Injections, che utilizza iniezioni della speciale resina Uretek Geoplus, ha avuto luogo in due fasi. Nello specifico, l’intervento di consolidamento ha avuto lo scopo di migliorare le caratteristiche meccaniche e idrauliche del terreno sottostante 34 ml di fondazione nastriforme.
1ª fase. Compattazione superficiale: iniezioni eseguite nell’intradosso delle fondazioni allo scopo di migliorare le caratteristiche geomeccaniche del terreno e riempire i vuoti macroscopici presenti nell’interfaccia fondazione-terreno.
2ª fase. Consolidamento in profondità: oltre alle precedenti, si sono eseguite iniezioni su due livelli di profondità nel volume di terreno interessato dai carichi trasmessi dall’edificio. Complessivamente è stato consolidato il terreno sottostante 34 ml di fondazione continua. L’intervento si è svolto in tre giorni lavorativi.
Perforazioni e iniezioni
Le perforazioni, del diametro di 26 mm, sono state effettuate attraverso le strutture di fondazione e intervallate a distanze regolari di 30 cm. Le iniezioni sono state eseguite su tre livelli di profondità alle quote di m 0,10; m 1,10 e m 2,10 dal piano di posa della fondazione; in questo modo è stato possibile raggiungere con precisione tutto il volume interessato dai carichi del fabbricato. L’esito positivo dell’intervento è stato controllato mediante l’esecuzione di tre prove penetrometriche dinamiche comparative: due pre-iniezione e una post-iniezione. Dal confronto delle prove P1 (pre-iniezione) e P2 (postiniezione) è possibile apprezzare l’incremento dei parametri meccanici nei volumi di terreno trattati. Durante le iniezioni della resina, per monitorare in tempo reale il comportamento della struttura, si è fatto uso di strumentazione laser con precisione di +/- 0,5 mm.
Uretek Deep Injections
La stabilizzazione dei terreni di fondazione
- Non invasivo, senza scavi o lavori in muratura;
- Rapido e immediatamente efficace;
- Non sporca e non produce scarti;
- Permette interventi parziali e localizzati;
- Monitorato con livello laser in tempo reale.
La resina Uretk Geoplus
- Espande rapidamente con alta pressione di rigonfiamento;
- Rimane confinata nel volume significativo;
- Stabile nel tempo;
- Eco-compatibile: non inquina;
- Prodotta in esclusiva per Uretek.
