Crescita | Accordo Confindustria - Intesa San Paolo

Strumenti per reagire alla crisi

Sono tre le direttrici strategiche dell'accordo: lo sviluppo dell'internazionalizzazione, la nuova imprenditoria e la crescita dimensionale. Intesa San Paolo, in termini operativi, mette a disposizione degli aspiranti imprenditori anche un programma informativo e un portale.

Intesa San Paolo e Piccola Industria di Confindustria hanno siglato un accordo che rafforza la loro collaborazione sulle prospettive di sviluppo per le pmi e i nuovi progetti di qualità.

L’accordo prevede un plafond di 10 miliardi di euro di cui 200 milioni da destinare a progetti innovativi.
Sono tre le direttrici strategiche dell’accordo: lo sviluppo dell’internazionalizzazione, la nuova imprenditoria e la crescita dimensionale. Per quanto  concerne il sostegno all’innovazione, s’intende provvedere alla predisposizione di appositi interventi per incentivare la nascita di nuove imprese.

Intesa San Paolo, in termini operativi, mette a disposizione degli aspiranti imprenditori anche un programma informativo e un portale.
Il tutto è inserito all’interno del programma definito «adotta una start up» della piccola industria di Confindustria che premia le migliori idee anche attraverso l’intervento di supporto di aziende consolidate che diventano tutor dei progetti.

Vincenzo Boccia, presidente piccola industria di Confindustria

«In questo modo ci candidiamo a diventare incubatori di nuove idee e di nuove realtà imprenditoriali, e quest’accordo è da ritenere importante e in linea con lo stile adottato dal presidente Squinzi: ovvero, creare strumenti per reagire alla crisi e non solo per resistere» ha rilevato Vincenzo Boccia, presidente della piccola industria di Confindustria.

Sarà quindi rafforzato anche il dialogo tra imprese e istituti bancari attraverso il ricorso al credito agevolato. Per stimolare la domanda di credito delle imprese con programmi di sviluppo, 25mila aziende verranno contattate da Intesa San Paolo per offrire credito a supporto della crescita e 10mila aziende esportatrici saranno incontrate per eventuali consulenze all’estero.
(C. Ca.)

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