Edilizia ricettiva / Il Nuovo Teatro di Montalto di Castro

Struttura polivalente come un grande faro urbano

Il teatro di Montalto di Castro è un parallelepipedo che si conclude con la torre scenica a sviluppo verticale. La costruzione in cemento è caratterizzata da leggere variazioni cromatiche e di texture.

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I temi dell’edificio
L’edificio, ora attraverso il confronto che esercita con le preesistenze ora con il gesto di erosione al suo interno, interpreta due temi cari ai progettisti: da un lato la «misurazione poetica» del territorio, così come la definiscono gli stessi, dall’altro la volontà di creare un luogo concepito come un «viaggio di avvicinamento allo spettacolo». «Il nuovo teatro è stato proposto come modello concettuale di misurazione del territorio e contemporaneamente cerca di esprimere architettonicamente la magia esercitata dall’evento teatrale nello spettatore» ci illustra ancora Barberis.
Il territorio di Montalto di Castro affonda le origini nell’antropizzazione etrusca le cui vestigia testimoniano un’architettura di grandi masse stereometriche in tufo; nell’immaginario collettivo contemporaneo Montalto di Castro evoca il mondo delle macchine della più grande centrale elettrica italiana. Il progetto propone un cortocircuito temporale rispetto al quale l’evoluzione del territorio viene concentrata ed espressa in un unico momento architettonico: arcaicità etrusca versus estetica della macchina.
Antonia Baldi

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Chi ha fatto Cosa
Committente: Comune di Montalto di Castro
Progetto: mdu architetti, Alessandro Corradini, Valerio Barberis, Marcello Marchesini, Cristiano Cosi
Collaboratori: Nicola Becagli, Michele Fiesoli
Strutture: Alberto Antonelli, Iacopo Ceramelli
Direzione lavori: Alessandro Corradini
Impianti meccanici e elettrici: Federico Boragine
Progettazione acustica: Gianluca Zoppi
Progettazione scenica: Roberto Cosi
Valutazioni economiche: Antonio Silvestri
Coord. sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione: Bettina Gori
Impresa appaltatrice principale: Mar.Edil. srl
Impresa subappaltatrice degli impianti (luci di marca Zumtobel): Giannetti srl
Impresa fornitrice dei corpi illuminanti e sistema di gestione degli scenari luminosi: Zumtobel
Impresa subappaltatrice degli infissi in alluminio: Scandellari Infissi srl
Impresa fornitrice dei profili e dei sistemi costruttivi degli infissi in alluminio: Metra spa
Impresa appaltatrice degli arredi: Tma srl
Impresa subappaltatrice per la fornitura e la posa in opera del policarbonato: Dott. Gallina srl
Impresa appaltatrice delle attrezzature tecniche teatrali: Alfa System sas

Fotografie: Lorenzo Boddi, Valentina Muscedra, Pietro Savorelli
Superficie del lotto: 10.888 mq
Superficie coperta edificio: 963 mq
Superficie lorda del progetto: 1220 mq.
Volume: 8.600 mc

Il progettista / Alessandro Corradini

«Il Teatro di Montalto di Castro è stata l’occasione per realizzare un nuovo luogo urbano all’interno del quale i cittadini possano riconoscersi attraverso l’effige della nuova architettura: concepito come un luogo dalle potenzialità urbane latenti, il teatro coinvolge l’area intorno a sé conferendole un nuovo significato. Dal punto di vista strategico, il teatro è posizionato vicinissimo alla strada per catturare, con il suo volume e la sua configurazione architettonica, con il grande portico d’ingresso sottolineato dalla copertura a sbalzo, l’attenzione dei passanti, per sollecitarne l’ingresso attraverso una sorta di corteggiamento urbano.
L’area trova finalmente un suo ordine e un suo equilibrio, trasformandosi in un luogo d’incontro, di vita quotidiana, non solo legato alla rappresentazione teatrale. L’arena esterna, per esempio, è per sua natura uno spazio nel quale è possibile recarsi indipendentemente dagli eventi teatrali; così come la piazza antistante l’ingresso che, con la sua copertura, offre riparo e protezione a chi desidera sostare.
Lo spazio teatrale (inteso come l’intera area progettata e non solo dell’edificio) mira a suggerire la partecipazione, la possibilità dell’incontro, delle interazioni e dello scambio. In questo senso, gli spazi interni ed esterni sono pensati per accogliere la gente, per invitarla a trattenersi. L’obiettivo è quello di avvicinare le persone, di incoraggiarle a vivere il luogo del teatro e quello intorno al teatro in modo correlato».

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