Edilizia Residenziale | Demolizione – Ricostruzione, Seregno (Mb)

Tempi certi di cantiere, prestazioni energetiche, fonti rinnovabili

La soluzione costruttiva scelta per quest’edificio residenziale distribuito su quattro piani, di cui uno interrato è stata quella dei pannelli cassero Plastbau prodotti da Poliespanso costituiti da due lastre in eps additivato con grafite e unite da tralicci metallici che permette lavorazioni veloci e con ridotto numero di operai. In particolare, per questo cantiere, si è optato per una muratura composta da lastra interna spessa 100 mm, calcestruzzo 120 mm e lastra esterna spessa 200 mm. Con questa stratigrafia, completata dal rivestimento interno e da quello esterno, si è raggiunta una trasmittanza pari a 0,09 W/mqK.

L’immobile situato nel centro di Seregno (in provincia di Monza e Brianza) è stato realizzato previa demolizione di un fabbricato artigianale destinato alla vendita di auto dove i committenti proprietari hanno scelto di costruire le proprie abitazioni principali.

L’iter delle pratiche burocratiche comunale è durato circa un anno e vista la destinazione del fabbricato originario è stata possibile la demolizione e il totale recupero della volumetria esistente con cambio di destinazione d’uso per adattarsi alla tipologia residenziale caratteristica della zona.

La zona si caratterizza per la vicinanza di un’area pedonale con presenza di innumerevoli negozi e bar e a breve distanza dalla stazione ferroviaria posta sulla linea Milano, Como, Chiasso, caratteristiche che hanno posto al progettista la questione della rumorosità dovuta al passaggio di alcuni treni veloci e al fatto che la stazione è posta a sud dell’abitazione ove si prevedevano grandi serramenti vetrati.

Il prospetto ovest affaccia invece sulla via da cui si accede caratterizzata da un passaggio costante di autovetture e pedoni diretti in stazione e pertanto si è pensato di ridurre al minimo le aperture e di dotarla di un carattere distintivo rispetto alle altre.

La copertura piana ha permesso l’installazione dei singoli impianti fotovoltaici per le parti comuni e gli appartamenti per un totale di 21 kW. Il piano interrato esistente, utilizzato come parcheggio e deposito, è stato riutilizzato per la formazione dei posti auto destinati alle unità abitative e alle loro pertinenze.

Al piano terra si trova l’ingresso comune che permette l’accesso alle quattro unità residenziali tramite scala e ascensore posti sul lato nord in maniera da non pregiudicare gli apporti solari.

Il progetto: scelte architettoniche e prestazioni energetiche

Le scelte progettuali della committenza hanno portato alla realizzazione di una palazzina di tre piani fuori terra caratterizzata da linee squadrate e moderne e alla scelta di utilizzare materiali di ultima generazione sia a livello architettonico sia per la parte impiantistica interna con l’obiettivo di raggiungere una classe energetica premiante.

Altra richiesta della committenza era quella di avere dei tempi certi per la realizzazione dell’intero fabbricato e quindi la possibilità di programmare la data di entrata senza eventuali proroghe.

Le ricerche e gli studi preliminari hanno portato alla scelta di utilizzare i casseri prefabbricati, sia per le pareti esterne sia per i solai d’interpiano (produzione Poliespanso) che garantiscono perfetta adattabilità alle richieste d’isolamento dei committenti e velocità di posa in cantiere andando ad azzerare i tempi morti e aumentando la produttività.

Al piano terra si trova l’ingresso comune che permette l’accesso alle quattro unità residenziali tramite scala e ascensore posti sul lato nord in maniera da non pregiudicare gli apporti solari.

Distribuzione dell’edificio

L’edificio è distribuito su quattro piani, di cui uno interrato.
Al piano inferiore si trova l’autorimessa caratterizzata dall’assenza delle classiche divisioni murarie, le cantine, un locale lavanderia comune e il locale tecnico dedicato agli inverter degli impianti fotovoltaici e alle batterie di accumulo, oltre all’ascensore condominiale.

Al piano terra si trova l’ingresso comune che permette l’accesso alle quattro unità residenziali tramite scala e ascensore posti sul lato nord in maniera da non pregiudicare gli apporti solari.

Al livello terra si trovano lo studio del progettista con accesso indipendente dalla strada e una unità residenziale che occupa l’intera pianta, così come quella posta al piano primo mentre al secondo piano si trovano due unità.

Dal pianerottolo, posto al secondo piano, è possibile, tramite scala estensibile e botola, l’accesso al rooftop per l’eventuale manutenzione degli impianti fotovoltaici.

La demolizione.

Tutte le fasi di cantiere

L’edificio demolito, realizzato negli anni ‘60, era inutilizzato da anni. La vecchia proprietà aveva provveduto alla rimozione e bonifica della copertura in eternit esistente lasciando il solaio di copertura alle intemperie per qualche anno.

La costruzione confinava sul lato ovest con la strada di accesso e sul lato est con altra struttura simile lasciando due corridoi scoperti sul lato sud, ove era già presente lo scivolo di accesso al piano interrato, e su quello nord. Effettuata la demolizione del manufatto e la pulizia dell’area sono iniziati i lavori di consolidamento e adeguamento delle strutture al piano interrato.

L’arrivo in cantiere degli elementi strutturali.

Dopo aver realizzato il solaio d’isolamento appoggiato su quello esistente, si è proceduto con la posa delle murature esterne e dei relativi monoblocchi del piano terra.

In soli dieci giorni sono stati completati i muri e si è iniziata la posa del solaio di copertura del piano terra che è stato in meno di un mese. Si è poi proceduto con il completamento in sequenza dei muri esterni del piano primo, la soletta di copertura dello stesso livello, i muri del piano secondo e la posa del solaio di copertura che è stato terminato con getto in calcestruzzo in un mese e mezzo.

Grazie alla semplicità di posa dei casseri muro e allo studio preliminare dei passaggi delle linee di scarico e corrugati degli impianti, in soli 60 giorni il cantiere aveva già preso la forma definitiva.

Casseri prefabbricati Poliespanso per le pareti esterne e per i solai d’interpiano.

Le lavorazioni sono proseguite con l’impermeabilizzazione e l’ulteriore isolamento della copertura così da poter procedere con gli impianti interni dei vari piani.

La scelta è ricaduta su una tipologia d’impianto ancora poco conosciuta sul territorio. Ci si è affidati, grazie ai preziosi consigli dell’ing. Cerboni di Exrg, a quattro aggregati compatti, uno per unità, prodotti dalla danese Nilan in grado di produrre acqua calda sanitaria, acqua per riscaldamento e raffrescamento oltre alla ventilazione meccanica controllata.

Il riscaldamento/raffrescamento è affidato a un impianto radiante impulsivo a soffitto in luogo del classico radiante a pavimento. Sono presenti inoltre unità di deumidificazione per il controllo igrometrico. Nei successivi due mesi sono stati completati gli impianti, i sottofondi e la posa del rivestimento in doppia lastra di cartongesso delle pareti esterne e dei divisori interni sempre con strutture a secco.

Sono stati successivamente posati i serramenti e si è proceduto con le finiture interne, il collegamento delle linee esterne e le opere in ferro.

È stata poi la volta della posa della sottostruttura per il rivestimento esterno realizzato con doghe in alluminio preverniciato (produzione Alubel), lavori di rivestimento terminati con la posa della parete in erba sintetica.

Realizzazione della struttura realizzata con pannelli cassero Plastbau. Questa soluzione, costituita da due lastre in eps additivato con grafite e unite da tralicci metallici permette lavorazioni veloci e con ridotto numero di operai.

Logistica di cantiere

Vista la scelta di optare per materiali così leggeri si è potuta installare una piccola gru con portata ridotta che ha permesso lo scarico degli autocarri in sosta sulla via e il successivo posizionamento dei casseri muro e delle lastre solaio in posizione comoda per il montaggio oltre alla movimentazione dei componenti relativi a impianti e finiture.

La soluzione costruttiva: velocità di posa e trasmittanza

Come già accennato la struttura è stata realizzata con pannelli cassero Plastbau prodotti da Poliespanso. Questa soluzione, costituita da due lastre in eps additivato con grafite e unite da tralicci metallici, permette lavorazioni veloci e con ridotto numero di operai.

In particolare, per il cantiere di Seregno, si è optato per una muratura composta da lastra interna spessa 100 mm, calcestruzzo 120 mm e lastra esterna spessa 200 mm. Con questa stratigrafia, completata dal rivestimento interno e da quello esterno, si è raggiunta una trasmittanza pari a 0,09 W/mqK.

Grazie al peso ridotto degli elementi, la posa è stata eseguita da soli due operai mentre un altro provvedeva al fissaggio delle strutture di sostegno.

I getti di calcestruzzo sono stati eseguiti con motopompa permettendo di completare in una giornata le murature di un singolo piano.

Altra particolarità che ha spostato l’ago della bilancia in fase di scelta è stata sicuramente la possibilità di poter fissare direttamente al pannello, tramite i tappi presenti ogni 200 mm, sia le lastre interne di cartongesso sia la sottostruttura esterna per il successivo rivestimento in doghe metalliche.

Dettagli costruttivi

La copertura piana è stata realizzata mediante l’utilizzo di casseri solaio in eps che grazie alla loro leggerezza possono essere movimentati in totale sicurezza da due persone e hanno permesso in una sola giornata di completare l’intera superfice.

Nei giorni a seguire è proseguita la posa dei ferri integrativi e della carpenteria relativa alle travi e ai cordoli di bordo per poter terminare con il getto in calcestruzzo circa otto giorni dopo la posa delle lastre.

Lungo il perimetro sono state lasciate le chiamate per poter posizionare i casseri muro relativi al parapetto, modificati in cantiere per accogliere la successiva impermeabilizzazione.

Eseguito il getto del parapetto si è proceduto con il suo disarmo e la posa della botola che permette l’acceso al rooftop. A seguire la posa delle lastre isolanti Isobase Pse da 120 mm accoppiate con membrana armata velo vetro spessa 2 mm integrate con doppia membrana bituminosa Testudo Poliestere spessore 4+4 mm. La guaina è stata poi protetta con geocomposito per drenaggio Terradrain W1081 spesso 8 mm e successivo strato di ghiaietto per circa 40/50 mm.

Sono stati poi posati i contrappesi in cemento per ospitare le strutture degli impianti fotovoltaici e si è proceduto al loro completamento.

Posa di controsoffittatura e impiantistica.

Strutture e finiture interne

I pannelli cassero utilizzati, oltre alle già citate caratteristiche, danno la possibilità di eseguire le tracce degli impianti idraulici ed elettrici in maniera molto semplice e veloce con l’aiuto di un attrezzo specifico per il taglio a caldo che, a seconda dell’accessorio montato, permette di creare le scanalature di diverse misure.

Le stesse tracce danno la possibilità d’inserire e fissare i corrugati piuttosto che i tubi multistrato senza ulteriori interventi come nelle murature tradizionali. Si è poi provveduto alla posa della struttura relativa ai controsoffitti in maniera da poter posare gli impianti radianti inseriti a scatto ed eseguire il loro collegamento all’impianto di distribuzione.

Il riscaldamento/raffrescamento è affidato a un impianto radiante impulsivo a soffitto in luogo del classico radiante a pavimento. Installate anche unità di deumidificazione per il controllo igrometrico.

Terminati i collegamenti e messo in pressione l’impianto si è proceduto con la posa delle lastre a soffitto e successivamente con il montaggio delle strutture verticali delle pareti divisorie composte da doppia lastra di cartongesso per lato e interposto isolamento in fibra minerale.

Le pavimentazioni interne differiscono per singolo appartamento andando a incontrare le scelte dei singoli proprietari che spaziano dal microcemento applicato su pavimento industriale in calcestruzzo, al parquet di grande formato, alla resina fino ad arrivare a lastre di ceramica di grande formato (1200×2400 mm) con spessore 6 mm.

Fase di pavimentazione degli interni.
Posa dei serramenti.

Impianti termici

In fase di progettazione la committenza aveva chiesto che l’edificio potesse essere alimentato il più possibile tramite fonti rinnovabili. A seguito di valutazioni approfondite, grazie all’aiuto dell’ing. Cerboni di Exrg, la scelta è caduta su impianti formati da un aggregato compatto prodotto dalla danese Nilan, impianto radiante impulsivo a soffitto e deumidificatore.

La Compact P nasce nel 2004 come sintesi dell’esperienza trentennale di Nilan nell’ambito della ventilazione meccanica controllata e ottiene nel 2010 la certificazione da parte del Passive House Institute.

Compact P rappresenta un’ottima soluzione impiantistica per edifici Nzeb ( Near Zero Energy Building) come questo, dove con un’unica macchina di dimensioni ridotte (90x60x210 h) si soddisfano i fabbisogni di riscaldamento, raffrescamento, produzione acqua calda sanitaria e ventilazione con filtrazione dell’aria.

Per queste ragioni il sistema di ventilazione meccanica, e la Compact P nello specifico, viene implementato con un recuperatore di calore passivo a flussi in controcorrente. Ciò significa che il flusso di aria calda prelevata dagli ambienti viene utilizzato per riscaldare gratuitamente l’aria fresca di rinnovo.

Gratuitamente, in quanto non esistono organi in movimento per il recupero di calore, se si considera che i ventilatori sono comunque già presenti in qualunque sistema di ventilazione meccanica.

Lavori in copertura.

Il recuperatore di calore è infatti un corpo statico in polistirene, composto da una serie di canali triangolari nei quali i flussi d’aria scorrono in controcorrente, senza scambio di massa, ma solo di calore. In questo modo viene garantita la perfetta immiscibilità dei due flussi d’aria.

La macchina è inoltre dotata di opportuni filtri (categoria G4), grazie ai quali l’aria immessa in ambiente viene depurata di buona parte dei componenti volatili presenti normalmente nei nostri climi. Come opzione c’è inoltre la possibilità di utilizzare un filtro antipolline sull’aria di rinnovo (categoria F7).

L’elevata efficienza di questi sistemi, quando calati in edifici molto performanti, fa si che possano già essere sufficienti per climatizzare l’abitazione per buona parte dell’anno.

Gli apporti di calore gratuiti interni (persone, elettrodomestici, cottura) e gli apporti solari esterni garantiscono infatti una potenza sufficiente a mantenere in temperatura l’edificio con la sola ventilazione a recupero di calore, soprattutto nelle stagioni intermedie.

Dettaglio del rivestimento esterno realizzato con doghe in alluminio preverniciato (produzione Alubel).

In pieno inverno e in piena estate è invece necessario integrare il recupero di calore passivo con una componente attiva di potenza termica e frigorifera.

Ed ecco che l’aggregato compatto Compact P si differenzia dalle macchine di ventilazione meccanica tradizionali poiché prevede una piccola pompa di calore aria/aria a valle del recuperatore passivo.

In questo modo, tramite opportuni sensori, la macchina è in grado di valutare se la temperatura d’immissione in ambiente è in linea con le richieste, oppure se è necessaria un’integrazione.

In quest’ultimo caso viene quindi attivato il ciclo in pompa di calore. La stessa pompa di calore interna alla Compact P è in grado di alimentare il bollitore da 180 litri dedicato alla produzione di acqua calda sanitaria.

Questo volume di accumulo consente di rispondere alle necessità di un nucleo familiare fino a 4 persone con utilizzo standard dell’acqua calda sanitaria, ovvero fino a circa 70 l/giorno (a 40°C) per singolo utente.

Lo stesso bollitore è in opzione dotabile di un serpentino dedicato all’interfacciamento con eventuale sistema solare termico. Nel bollitore è infine sempre prevista una resistenza elettrica da 1.5 kW che può essere impostata opportunamente per aumentare la produzione sanitaria, diminuire i tempi di reintegro ed eseguire il ciclo anti-legionellosi.

Qualora invece l’abitazione sia molto grande, come in questo caso, superando i 220 mq, allora l’unità Compact P viene implementata con ulteriori pompe di calore aria/acqua (mod. Air9) o geotermiche (mod. Geo), in grado di erogare fino a 6 kW termici/frigoriferi su opportuno impianto ad acqua, il tutto mantenendo lo stesso ingombro all’interno dell’abitazione.

Le stesse pompe di calore integrative possono inoltre alimentare un serbatoio aggiuntivo da 250 litri (mod. Shw) che in questo caso è stato posizionato nel piano interrato. Tra le opzioni presenti nel sistema Compact P è stato installato anche il dispositivo Em-Box, grazie al quale è possibile recuperare il calore di cottura dei cibi per reimmetterlo in circolo.

I lavori di rivestimento sono terminati con la posa della parete in erba sintetica.
La copertura piana che ospita l’installazione dei singoli impianti fotovoltaici per le parti comuni e gli appartamenti per un totale di 21 kW.

Chi ha fatto Cosa

Committente: privato, superficie 600 mq
Progetto architettonico e direzione lavori: geom. Gianluca Bò, Seregno (Mb)
Strutture: ing. Massimo Viganò
Collaudo: ing. Christian Stefanoni
Prove geologiche: Geoprove di Kisic Andrea & C. snc
Catasto: geom. Marco Brioschi
Demolizione e scavi: Edil Esse srl
Impresa edile: Area Tecnica Costruzioni srl
Murature e solai: Poliespanso srl
Serramenti: Internorm
Opere in ferro: Tosetti Giovanni
Pavimentazioni in calcestruzzo: Its Pavimentazioni Industriali
Pavimentazioni e rivestimenti: Tempini 1921 srl
Impianti termici: Exrg Comfort Engineering
Impianti idraulici: Area Tecnica Group
Impianti elettrici: Fazioli Andrea Impianti Elettrici
Opere in cemento: Airoldi snc
Cartongessi: Full Denisa srl
Rivestimento esterno: Alubel spa
Posa rivestimento esterno: Eurometal srl
Parapetti in vetro: Vetraria Licinium snc
Rivestimento a verde: Roofingreen srl
Verde esterno e irrigazione: Ecosistema Malcantone sas
Intonaci esterni e imbiancature: Olver 3 srl
Impianti fotovoltaici: Power System srl
Sanitari, rubinetterie: Deghi Shop

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