Città di Torino-Università-Politecnico | Convenzione urbanistica

Torino: Arcate ex-Moi in concessione a Università e Politecnico

Politecnico e Università di Torino realizzeranno nelle Arcate dell’ex-mercato ortofrutticolo un polo di aggregazione multidisciplinare dove insediare attività di didattica e ricerca avanzata, collaborazioni scientifiche e tecnologiche tra gli atenei e con istituzioni pubbliche e private, trasferimento del know-how, in modo da stimolare anche iniziative di sviluppo imprenditoriale.

La convenzione urbanistica «per la realizzazione del centro di didattica congiunto Università-Politecnico di Torino sul complesso immobiliare denominato «Arcate» e relativa definizione dei rapporti patrimoniali sulle aree di proprietà comunale» è stata firmata dal sindaco di Torino Piero Fassino e dai rettori Gianmaria Ajani (Università) e Marco Gilli (Politecnico).20150620_100934-s600x600

La Città concede in comodato gratuito per un periodo di trent’anni l’intera struttura, esclusi gli edifici su via Giordano Bruno, due maniche lunghe che saranno utilizzate per servizi alla cittadinanza. Una parte degli edifici interni, attualmente dati in concessione a Parcolimpico srl, saranno oggetto di un atto separato tra Parcolimpico e atenei.
Per gli amministratori locali, la concessione a Università e Politecnico delle Arcate, già sede del centro servizi del Villaggio olimpico durante le Olimpiadi invernali del 2006, ha un interesse strategico per la città. L’auspicata riqualificazione della struttura, che ha anche un valore documentale importante nel patrimonio architettonico della città, può dunque essere considerata una prospettiva concreta. La loro rinascita può innescare una generale riqualificazione per l’intera area di piazza Galimberti, molto attesa dai cittadini.

Ricerca. Gli atenei torinesi realizzeranno sotto le Arcate un importante polo di ricerca multidisciplinare, dove la condivisione di risorse umane e infrastrutture favorirà la ricerca nell’ambito delle scienze per la vita (chirurgia, riabilitazione motoria) attraverso l’incontro e la collaborazione tra ricercatori dell’area medico-chirurgica e dell’area politecnica.20150620_101335-s600x600

Marco Gilli | Rettore Politecnico di Torino
«Le frontiere della ricerca scientifica e tecnologica si collocano sempre di più al confine tra differenti discipline. In ambito biomedico, l’integrazione tra le scuole di medicina e le scuole di ingegneria rappresenta ormai un modello consolidato in molte realtà internazionali: si pensi, per citarne alcuni, al Technion in Israele, alla partnership tra Uc- Berkeley e Uc-San Francisco in California e tra Università di Zurigo ed Eth in Svizzera.
Nell’area dell’ex-Moi nasceranno laboratori congiunti interateneo, frequentati da ricercatori, dottorandi e studenti provenienti dai dipartimenti dei nostri due atenei, che condivideranno spazi comuni e svilupperanno progetti di ricerca e di formazione congiunti. Gli ambiti di collaborazione riguarderanno temi strategici di ricerca, quali l’applicazione della robotica e delle nuove tecnologie alle scienze chirurgiche, le tecnologie neuromuscolari e più in generale le neurotecnologie, l’imaging e la telemedicina; il polo contribuirà alla formazione di una nuova generazione di medici ed ingegneri, a partire dal dottorato interateneo in Scienze cliniche, chirurgiche e Bioingegneria attivato dallo scorso anno accademico, e alla costituzione di un programma di trasferimento tecnologico con grande attenzione all’attrazione di investimenti strategici e alla promozione di start-up e nuova imprenditorialità in campo biomedico
».

Stefano Lo Russo | Assessore alle Politiche urbanistiche Città di Torino
«La convenzione urbanistica siglata tra la Città e i due atenei rappresenta un fondamentale punto di svolta per l’individuazione di una funzione strategica di riutilizzo del patrimonio post-olimpico. Le Arcate Moi sono inoltre il primo e fondamentale tassello della strategia di trasformazione urbana che riguarda l’intero quadrante dell’area del Lingotto dove, in raccordo con la regione, abbiamo avviato la realizzazione del Parco della salute, della ricerca e dell’innovazione di Torino. Così Torino si conferma una grande città degli studi e una capitale dell’educazione e del sapere, che investe sull’innovazione, sulla conoscenza e sui giovani di talento».

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