Energia | Commissione europea

Ultimatum per il recepimento delle direttive Ue in materia energetica

Se non verrà emanata una normativa nazionale entro il 23 marzo di quest’anno si rischia di essere deferiti alla Corte di giustizia europea insieme a Grecia, Portogallo e Bulgaria.

La Commissione europea ha comunicato all’Italia che entro il 23 di marzo dovranno essere attuate le leggi per il recepimento della direttiva 2010/31 Ue che riguarda il miglioramento della sostenibilità energetica in edilizia.

La Commissione europea ha richiesto all’Italia con comunicazione del 24 gennaio, di adottare nuove misure nazionali per il recepimento delle direttive europee 2010/31 (Energy Performance Buildings Directive) riguardanti le prestazioni di energia elettrica.
In caso contrario, se non verrà emanata una normativa nazionale a riguardo entro il 23 marzo di quest’anno, si rischia di essere deferiti alla Corte di giustizia europea insieme a Grecia, Portogallo e Bulgaria.
La Commissione Ue ha invitato questi 4 Paesi ad implementare le misure sull’efficienza energetica in edilizia come dettato dalle direttive 2010/31 dell’Ue.

In particolare la direttiva, che doveva essere recepita entro luglio dello scorso anno, chiedeva agli stati membri di stabilire nuovi requisiti minimi di prestazione energetica per gli edifici nuovi e per quelli esistenti, di assicurare la certificazione della prestazione energetica degli edifici e di prescrivere l’ispezione regolare dei sistemi di riscaldamento e di condizionamento.

Inoltre la direttiva obbliga gli stati della comunità europea ad adoperarsi affinché entro il 2021 tutti gli edifici esistenti e nuovi, rientrino nella categoria di edifici ad energia «quasi zero». Se entro due mesi il nostro Paese non rispetterà gli obblighi comunitari rischia di essere denunciato dinnanzi alla Corte di giustizia europea. Sarà in realtà difficile rispettare la data di scadenza prevista per il 24 marzo poiché la delega per il recepimento della direttiva Ue contenuta nel ddl comunitario approvato agli inizi del 2012 si è poi fermato in Senato: nel frattempo alcune regioni come Liguria, Piemonte, Sardegna e la provincia di Bolzano hanno attuato in maniera autonoma nuove norme per potenziare le misure di sostenibilità energetica in edilizia.

Leggi regionali che anticipano lo Stato. È il caso della Regione Sardegna la cui Giunta regionale ha già stipulato nel luglio 2012 il disegno di legge che dispone l’attuazione della direttiva sulla prestazione energetica nell’edilizia, introducendo i criteri per il miglioramento della prestazione energetica degli edifici nel territorio della Sardegna.
Il provvedimento ha previsto nuove disposizioni come l’istituzione di un sistema informativo regionale per la certificazione energetica e per gli impianti termici, del catasto energetico degli edifici e del catasto degli impianti termici, nuovi strumenti indispensabili per il monitoraggio e il miglioramento della pianificazione energetica e per consentire alla Sardegna di raggiungere gli obiettivi europei fissati per il 2021.
Disposte inoltre nuove discipline riguardanti la dematerializzazione della documentazione relativa alla prestazione energetica degli edifici, che consentirà di abbattere i costi dei procedimenti per i cittadini. Il certificato energetico sarà previsto anche per gli edifici in locazione, nel rispetto delle norme europee e in anticipo rispetto al quadro nazionale.

L’avanguardia in efficienza energetica. La Provincia di Bolzano ha anticipato tutti adeguando le proprie linee guida in materia di prestazione energetica degli edifici alle novità introdotte dalla direttiva 2010/31/Ue con il dpr 939/2012 del 25 giugno.
I nuovi obblighi riguardano il rendimento energetico dei nuovi edifici che dovrà essere pari o superiore alla Classe CasaClima B (≤ 50 kWh/m²a) e a partire dal 1° gennaio 2015 i valori limite dovranno essere pari o superiori alla Classe CasaClima A (≤ 30 kWh/m²a). Inoltre il fabbisogno totale di energia primaria dei nuovi edifici dovrà essere coperto per almeno il 40% da energie rinnovabili, dal 1° gennaio 2017 questa percentuale salirà al 50%. Ed infine per favorire l’incremento dei rendimenti energetici è previsto un Bonus cubatura: la cubatura ammissibile per i nuovi edifici viene aumentata fino al 15%.
Alessia Fadda

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