Alto Adriatico | Porto di Venezia

Venezia: approvato il progetto del terminal

La commissione Valutazione impatto ambientale nazionale ha approvato il progetto del terminal per la bocca di Malamocco. Prevista una diga a forma di C della lunghezza di 4 km su un fondale di 20 metri di profonditĂ .

La commissione Valutazione impatto ambientale nazionale ha approvato il progetto del terminal, una maxi opera dal costo complessivo di 2,5 miliardi di euro (100 milioni arriveranno dallo Stato) da raccogliere tramite project financing: si tratta del porto di altura veneziano situato davanti la bocca di Malamocco destinato a mutare la logistica nell’alto Adriatico.

All’inizio dei lavori manca il nulla osta del Cipe. Il porto di Venezia e il Magistrato delle acque, soggetti proponenti l’off shore potranno quindi elaborare i progetti definitivi. In particolare, il progetto prevede una diga a forma di C della lunghezza di 4 km su un fondale di 20 metri di profondità. Il terminal prevederà il simultaneo ormeggio di tre navi tanker porta prodotti petroliferi. Questi ultimi saranno veicolati tramite pipeline sino all’isola dei serbatoi a Porto Marghera.La pipeline correrà per 27 km, 16 in mare e 11 in laguna, con tubi d’acciaio posti sul fondale marino e lagunare. Il terminal avrà anche un banchina per i container della lunghezza di 1 km e 200 metri di larghezza, il cui molo sarà in grado di ospitare nello stesso tempo due navi oceaniche.Per la sua realizzazione sono previsti 7 anni di lavori che impiegheranno 1400 lavoratori a tempo pieno. A opporsi all’opera sono gli ambientalisti, il porto di Ravenna e la regione Friuli Venezia Giulia. Di parere completamente opposto sono il presidente dell’Autorità portuale di Venezia Paolo Costa e il presidente della Regione Veneto Luca Zaia.

Paolo Costa: «l’obiettivo ambientale fissato con la legge ambientale per Venezia del 1974 di estromettere i traffici petroliferi dalla laguna, dopo 40 anni potrà essere raggiunto».

Luca Zaia ha definito l’opera come «il canale di Suez del terzo millennio, un’opera capace di garantire il futuro sostenibile di Venezia, di rilanciare l’economia dell’intera area dell’alto Adriatico in particolare nel suo rapporto con il Baltico e con l’intera realtà economica toccata da questo corridoio».

C’è da segnalare che la commissione nazionale per il Via ha previsto alcune prescrizioni e tra queste vi è l’analisi degli impatti dell’opera sulle attività di pesca e di acqua coltura con le relative mitigazioni e compensazioni economiche.

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