Agenzia del Demanio | Ripristino area urbana

Verona: riavviate le attività di sgombero dell’area della II Torricella Massimiliana

La Conferenza dei servizi sulla sanabilità dei tralicci ha dato parere negativo: entro 240 giorni bisogna ripristinare l’area della II Torricella Massimiliana di Verona con lo sgombero delle antenne televisive irregolarmente installate. L’Agenzia del Demanio sta attivando le procedure di ripristino dell’area secondo le indicazioni della Soprintendenza.

L’Agenzia del Demanio informa che, in merito alla questione della II Torricella Massimiliana di Verona, dove insistono antenne radiotelevisive irregolarmente installate, la Conferenza di servizi, convocata per verificare l’eventuale sanabilità dei tre tralicci esistenti nell’area, non ha dato esito positivo, avendo raccolto il parere negativo sia della Regione Veneto, sia della Soprintendenza, sia del Comune di Verona.

240 giorni per rimuovere le apparecchiature

A seguito del dissenso delle amministrazioni coinvolte nel procedimento, l’Agenzia del Demanio sta attivando in questi giorni tutte le procedure necessarie a ripristinare la legalità sul sito, fra cui il riavvio dell’iter di sgombero che era stato sospeso durante lo svolgimento della conferenza.

Per consentire a tutti i soggetti coinvolti di rimuovere e spostare le apparecchiature e ripristinare l’area secondo le indicazioni della Soprintendenza sono stati assegnati 240 giorni, al termine dei quali è prevista, con la Soprintendenza, la verifica dell’effettivo ripristino del sito al suo stato originario.

Verifica il 25 luglio

La verifica è fissata per il prossimo 25 luglio per le emittenti che avevano già manifestato l’intenzione di non utilizzare più l’area e di liberarla: per quanto riguarda i pagamenti pregressi dovuti per l’occupazione del bene, negli ultimi mesi si sono concluse positivamente alcune procedure transattive con le società coinvolte per un ammontare totale di quasi 340 mila euro di incasso per lo Stato mentre altre sono attualmente in corso di definizione. Contestualmente, l’Agenzia sta procedendo alla riscossione coattiva delle somme dovute nei confronti delle società che non hanno provveduto al pagamento richiesto.

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