Pressione fiscale | Rapporto Cna

Verso il calo della pressione fiscale?

Nel rapporto promosso da Cna Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna il valore della pressione fiscale era al 53% del pil. Con gli interventi programmati dalla legge di Stabilità 2014 dal ministero viene segnalato che la pressione fiscale è destinata a scendere fino al 43,7% del pil nel 2016.

Stando a quanto asserito sul dato contenuto nel Rapporto promosso da Cna Veneto, Emilia Romagna e Lombardia, dove la pressione fiscale presentava il valore al 53% del pil, il ministero dell’Economia comunicava che la pressione fiscale è destinata a scendere fino al 43,7% del pil tra due anni (attualmente è al 44,3% del pil).tasse pressione fiscale

Secondo il Ministero dell’economia e delle finanze (Mef), un primo intervento per la riduzione della pressione fiscale sulle imprese è stato programmato con la legge di stabilità 2014, grazie alla quale alle imprese italiane verrà risparmiato il pagamento di 1 miliardo di euro per contributi Inail.

Il Mef ha segnalato che è stato da poco deliberato il rinvio a maggio della prima scadenza contributiva. Sempre sul fronte Inail il ministero ricorda che la legge di stabilità ha inoltre già programmato un analogo taglio dei contributi Inail per 1,2 miliardi nel 2015 e 1,4 nel 2016.

Secondo il ministero è stato comunicato che l’aumento delle detrazioni Irpef offrirà un sollievo fiscale ai lavoratori per oltre 1,5 miliardi di euro nel 2014, 1,7 nel 2015 e nel 2016. Fra l’altro con gli interventi programmati dalla legge di Stabilità 2014 la pressione fiscale è destinata a scendere fino al 43,7% del pil nel 2016.

Il ministero ha anche segnalato che con il recente decreto legge n. 4 del 2014 riguardante la disposizione di interventi urgenti in materia di emersione e rientro di capitali detenuti all’estero, oltre ad altre disposizioni urgenti in materia tributaria e contributiva, il governo ha sostituito le misure per la riduzione delle detrazioni d’imposta con risparmi da conseguire sulle spese dello stato per 500 milioni nel 2014, 800 nel 2015 e oltre 550 nel 2016.

Secondo il Mef l’intervento è teso a non portare aggravi alle famiglie. Saccomanni si è dichiarato convinto che la pressione fiscale in Italia abbia raggiunto livelli tali da rendere difficile la vita agli imprenditori. Il governo, a riguardo, ha assunto la riduzione della pressione fiscale come proprio obiettivo prioritario, avviando un processo per la revisione della spesa pubblica.

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