Edilizia ricettiva | Hotel a Gorgan, Iran

Vetro, alluminio e pietra per il progetto dello studio Fima in terra persiana

Lo studio italiano di architettura Fima si occuperà sia del concept design sia del progetto esecutivo di un grande albergo a Gorgan, città iraniana in forte espansione. Sviluppato su 12 piani, con 120 camere, spa, palestra, sala meeting e convention, due ristoranti e uno sky-bar all’ultimo piano con terrazza panoramica. Sarà completato per la fine del 2018.

Lo studio di architettura e design Fima progetterà il principale hotel di Gorgan, città dell’Iran settentrionale lungo l’antica Via della Seta. Si tratta della prima realizzazione dello studio italiano in terra persiana, dopo dopo aver già condotto progetti in Kurdistan e Cina.

A Fima è affidato l’intero progetto di quello che sarà il più moderno hotel della città: dal concept design al progetto esecutivo di interni ed esterni. Gorgan è una città in forte espansione (con 300mila abitanti) nella regione del Golestan, a pochi Km dal mar Caspio che sta attraversando una fase di particolare fermento.

Gorgan è una città iraniana oggi in forte espansione.

12 piani in vetro, alluminio e pietra

Sviluppato su 12 piani, con 120 camere, una grande spa, palestra, sala meeting e convention, due ristoranti e uno sky-bar all’ultimo piano con terrazza panoramica, l’hotel è concepito come sintesi tra equilibrio e dinamismo.

La struttura è composta da un basamento completamente vetrato per piano terra e primo piano, che accolgono reception e sala convention, e da una parte in elevazione che si sviluppa dal piano secondo con il ristorante, prosegue con otto piani destinati alle camere e culmina all’undicesimo piano con un secondo ristorante e al dodicesimo con lo sky-bar.

La facciata è caratterizzata da una sequenza di pieni e vuoti che creano un gioco di luci ed ombre, restituendo all’intero progetto una regolarità complessiva che diventa a tratti «scomposta».

Le facciate sud e ovest della parte in elevazione sono caratterizzate da elementi in vetro ed elementi in pietra che, partendo da una composizione uniforme, si scompongono fino a creare una geometria astratta ai piani alti, secondo un processo parametrico. Si crea così una forte tensione stilistica tra una parte estremamente regolare e una parte che appare casuale.

Le facciate nord e ovest, per la maggior parte cieche, sono invece caratterizzate da elementi in alluminio che salendo man mano perdono il loro spessore fino a smaterializzarsi. La composizione è quindi regolata da parametri che si modificano in base all’aumentare dei piani. Anche le piante dei vari livelli riprendono lo stesso concetto della facciata. Da una forma regolare ai piani bassi, le piante si modificano fino a creare un gioco di angoli che seguono schemi parametrici. La costruzione dell’hotel verrà completata entro la fine del 2018.

Maurizio Andreoli | Fima.

Maurizio Andreoli | Fima

«Con la fine delle sanzioni abbiamo cominciato a guardare all’Iran, dove c’è forte interesse per l’architettura italiana. Grazie all’esperienza maturata in Italia e all’estero nel settore dell’hotellerie e delle ville di lusso, siamo stati scelti per questo importante progetto che sarà completamente made in Italy, nel design come nelle forniture».

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