Cni | Pagamenti pos

Zambrano (Cni): «per il pos importante è l’accordo preventivo tra le parti»

La circolare del Consiglio Nazionale degli Ingegneri ha inteso fornire agli iscritti le indicazioni operative per esplicitare la portata dell’obbligo del pos e per spiegare come lo stesso possa essere subordinato all’accordo preventivo tra le parti. Il Cni suggerisce al professionista che al momento dell’incarico sia concordata la modalità di pagamento specificando di avvalersi di una modalità alternativa al pos.

Il Consiglio Nazionale degli Ingegneri >> ha diffuso la circolare 382 del 10 giugno, nella quale fornisce ulteriori chiarimenti in merito all’obbligo per i professionisti di accettare i pagamenti tramite pos.PosInfatti, il decreto cosiddetto «Milleproroghe» ha stabilito che, a decorrere dalla data del 30 giugno, anche chi esercita una professione regolamentata è tenuto ad accettare anche i pagamenti effettuati attraverso le carte di debito. L’importo minimo del valore della prestazione professionale, oltre il quale il cliente è legittimato ad avvalersi di tale modalità di pagamento, è stato fissato in 30 euro.

Professionista non obbligato. Sul piano strettamente operativo, il Cni precisa che le disposizioni di legge non obbligano il professionista a dotarsi del pos entro il 30 giugno 2014. Questi dovrà farlo concretamente solo nel momento in cui il cliente manifesti l’intenzione di ricorrere a questa forma di pagamento. Allo scopo di prevenire possibili inconvenienti, il Cni suggerisce la possibilità che professionista e cliente concordino preventivamente e per iscritto, al momento dell’incarico, la modalità con la quale il pagamento sarà effettuato, eventualmente specificando di volersi avvalere di una modalità alternativa al pos.

Armando Zambrano | Presidente Cni
Armando Zambrano | Presidente Cni

Armando Zambrano | Presidente Cni
«Nonostante tutti i tentativi compiuti, sembra che il Governo non intenda recedere dall’imporre indistintamente a tutti i professionisti l’obbligo di accettare pagamenti con carte di debito. Secondo le indicazioni pervenuteci, l’orientamento del Ministero dello Sviluppo economico sembra essere quello di non adottare alcun ulteriore provvedimento o regolamento e lasciare che al 1° luglio la norma entri in vigore così com’è, con la sola esclusione dei pagamenti per importi inferiori a 30 euro. Come già detto in altre occasioni, ciò comporta un ulteriore regalo al sistema bancario a danno di professionisti e committenti. Le banche, infatti, potranno lucrare attraverso le commissioni sulle transazioni e i canoni di locazione dei pos, mentre professionisti e committenti dovranno necessariamente farsi carico di costi aggiuntivi. Questi, oltretutto, non porteranno nulla in termini di tracciabilità in quanto, almeno per quanto riguarda le professioni tecniche, la totalità dei pagamenti, a causa dell’entità degli importi, avviene attraverso meccanismi tracciabili quali bonifici e assegni che, al contrario delle carte di debito, non hanno alcun costo di gestione o se ce l’hanno sono minimali. La circolare in oggetto che abbiamo predisposto vuole fornire ai nostri iscritti le indicazioni operative per esplicitare la portata dell’obbligo e per spiegare come lo stesso possa essere comunque subordinato all’accordo preventivo tra le parti».

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