Entro breve sarà pubblicato il bando per la presentazione di proposte per la predisposizione del piano nazionale per la riqualificazione delle aree urbane degradate. Gli enti locali potranno contare su una dotazione finanziaria di 194 milioni di euro. Il bando di pubblicazione del Ministero delle Infrastrutture stabilisce le modalità e la procedura per la presentazione da parte degli enti locali di progetti di riqualificazione costituiti da un insieme coordinato di interventi diretti alla riduzione del degrado (sociale e culturale) e al miglioramento del decoro urbano e ambientale.
Due milioni per progetto. Per ciascun progetto il finanziamento a carico del fondo non può essere inferiore a 100mila euro e non può essere superiore all’importo massimo di 2 milioni di euro. Il fondo copre fino al 100% delle spese ammissibili.
Entro il 30 novembre. Sono ammessi a presentare progetti e domanda di finanziamento i comuni che abbiano nel loro territorio aree urbane degradate. Ricordiamo che per area urbana degradata s’intende un territorio che presenti un indice di disagio sociale e un indice di disagio edilizio pari o superiore all’unità, secondo le formule stabilite dal bando.
Possono presentare domanda entro il 30 novembre i comuni, sia singolarmente sia come capofila di un’aggregazione temporanea di comuni confinanti. La formalizzazione delle aggregazioni temporanee dev’essere accompagnata dalla presentazione del progetto con indicazione del comune capofila. Un comune può presentare un solo progetto.
Alternative. I progetti possono mirare alla riqualificazione ambientale tramite attivazione di servizi e interventi di ristrutturazione edilizia, riqualificazione e rigenerazione urbana. Finanziabili anche interventi tesi alla riqualificazione di beni pubblici o beni privati che assolvano ad un interesse pubblico, anche di valore storico o artistico, con riferimento al miglioramento della qualità del decoro urbano, al potenziamento-adeguamento di infrastrutture e allo sviluppo di servizi tesi a sostenere l’attrattività della scuola (orientamento formativo giovani). Finanziabili anche progetti finalizzati all’attivazione di servizi per le esigenze della famiglia, per la cura degli anziani e dei bambini, oltre a progetti rivolti a garantire la sicurezza e la salubrità dell’abitare, il risparmio energetico e la mobilità alternativa, insieme alla sostenibilità ambientale. Tra i progetti finanziabili anche la riqualificazione, l’adeguamento e il potenziamento di beni pubblici o privati tesi a stimolare l’insediamento di nuove attività imprenditoriali giovanili.