Professioni | Management

2019-2024: i geometri sono al lavoro per il lavoro

Si è appena svolto l'evento Valore Geometra, l'incontro formativo per i 110 collegi voluto dal Consiglio Nazionale Geometri per allineare progetti, obiettivi, competenze e strumenti a disposizione della categoria e affrontare le nuove complessità del mercato del lavoro determinate dall'economia digitale, dalla globalizzazione, dalla denatalità, dalla sostenibilità ambientale e dalla crisi del paradigma socio-economico del Novecento. Per i prossimi 5 anni di mandato, il presidente Savoncelli e i neo consiglieri hanno lanciato gli imperativi categorici: «condivisione e partecipazione».

A Roma si è svolta la terza edizione di Valore Geometra, il consueto incontro con la dirigenza dei 110 collegi provinciali, evento organizzato dal Consiglio Nazionale, dalla Cassa Geometri e dalla Fondazione Geometri Italiani.

L’appuntamento è stato suddiviso in due sezioni complementari, governate una dalla Cassa Geometri e l’altra dal Cng, che hanno esaminato il bagaglio di nuove competenze necessarie ad affrontare in qualità il mondo del lavoro così come è venuto configurandosi dopo la grande crisi dell’ultimo decennio.

Valore Geometra | I componenti del nuovo Consiglio Nazionale Geometri insediatosi lo scorso 4 marzo.

Un mondo del lavoro che presenta aspetti inediti di complessità in cui oltre alle cosiddette hard skill è necessario mettere in campo contemporaneamente molte soft skill, ovvero competenze trasversali come: determinazione, concentrazione, intuizione, talento, cultura del lavoro, capacità di relazione, essere sempre problem solving, solo per citarne alcune.

Valore Geometra è dunque il primo appuntamento di una serie di eventi del ciclo d’incontri denominati «Conoscere il passato, riflettere sul presente, immaginare il futuro», che avranno seguito con il convegno «Il geometra nella trasformazione urbana. Matera: da città dei Sassi a Capitale Europea della Cultura» (si terrà a Matera, l’1 e il 2 ottobre) e con il congresso nazionale (si terrà a Bologna dal 28 al 30 novembre 2019).

Valore Geometra | Maurizio Savoncelli, Presidente Consiglio Nazionale Geometri.

Il presidente nazionale dei geometri, Maurizio Savoncelli, si è posto subito l’impegno di «fornire alla più ampia platea della dirigenza di Categoria, a beneficio degli iscritti, opportunità professionali concrete già previste da recenti disposizioni normative e correlate a competenze specifiche e distintive dei geometri» evidenziando come il contributo dei Geometri è «facilmente rintracciabile in ogni momento storico, fin dal dopoguerra. Siamo stati una categoria che ha rappresentato un valore per il Paese, determinando nella percezione dell’opinione pubblica una consapevolezza talmente forte che – da sempre e sempre più spesso anche oggi – siamo stati e siamo ancora associati ad alcune figure chiave della società civile, come il parroco e il medico. Oggi più che mai siamo gli interlocutori diretti delle istituzioni che governano il Paese, siamo a contatto con le altre professioni; oggi più che mai è giunto il momento per i dirigenti di categoria di assumersi la responsabilità di indicare il futuro della professione. Il confronto che emerge da questa assise è una reale occasione di formazione, di analisi sulle possibilità che offre il mercato e le potenzialità della nostra professione per intraprendere la strada del futuro. In un momento come questo era necessario innescare un cambiamento, un ulteriore impegno e in una fase che segna un riconoscimento così esplicito alla rappresentanza della nostra Categoria, deve seguire l’individuazione di nuove opportunità e di nuove soluzioni, anche per la governance e il management delle relazioni con i Collegi e con la Categoria in generale». Qui il video celebrativo

Per quanto concerne alcune opportunità professionali, il presidente Savoncelli con il nuovo consiglio nazionale (ndr: insediato il 4 marzo scorso) hanno individuato tre ambiti:

  1. la valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico e del demanio marittimo
  2. l’edilizia di culto
  3. l’abbattimento delle barriere architettoniche.

Patrimonio immobiliare e demanio marittimo

Valore Geometra | Antonio Mario Acquaviva, Consigliere Nazionale Geometri.

Il presidente Savoncelli e il consigliere nazionale Antonio Acquaviva nei loro interventi hanno specificato che «la valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico può ricevere slancio da un maggiore ricorso al principio della sussidiarietà orizzontale, che consente al geometra libero professionista di offrire una serie di servizi che la pubblica amministrazione locale fatica ad erogare alla cittadinanza. Un principio, sancito dall’art. 18 della Costituzione, che consente allo Stato di delegare ai professionisti (legittimati dall’appartenenza agli Ordini) le funzioni amministrative, riservandosi quelle di programmazione e controllo. Le esperienze in tal senso non mancano: sono tanti i progetti realizzati dai Collegi territoriali in collaborazione con i Comuni e con i geometri professionisti, una sinergia pubblico-privato che ha contribuito al miglioramento delle realtà locali, fortemente sostenuta dal Consiglio Nazionale e dalla Cassa Geometri. Analogamente per la valorizzazione del patrimonio demaniale: le azioni previste dalla direttiva Bolkestein relativamente all’affidamento concorrenziale delle concessioni demaniali marittime reca con sé la necessità dei Comuni di avviare un’attività di censimento estesa e capillare, per poi procedere con quella catastale. Sarà importante mettere a punto una serie d’interventi finalizzati a proporre la partnership con la Categoria, partendo da un duplice asset: la riconosciuta capacità di dialogare con le amministrazioni locali e di proporre soluzioni efficaci di sinergia pubblico/privato, anche attraverso la formulazione di convenzioni; la capacità del geometra di rispondere appieno allo status richiesto per l’assolvimento degli incarichi, essendo il profilo di riferimento per ciò che concerne le attività catastali». Qui le slide

Prevenzione, valorizzazione e cura del patrimonio ecclesiastico

Valore Geometra | Paolo Biscaro, Consigliere Nazionale Geometri.

Legittimare la categoria dei Geometri quale partner tecnico di riferimento degli enti ecclesiastici per lo svolgimento di operazioni di prevenzione, valorizzazione e cura dell’edilizia di culto, da svolgere all’insegna della sostenibilità economica mediante la definizione di appositi accordi e convenzioni. Questo è quanto evidenziato dal consigliere nazionale Paolo Biscaro, che Savoncelli ha analizzato partendo da «una valutazione di contesto contingente e, a nostro avviso, praticabile. Lo scorso 6 novembre una sentenza della Corte di Giustizia Europea ha stabilito che lo Stato italiano deve recuperare l’Ici non pagata da istituti ed enti religiosi per il periodo che va dal 2006 al 2011, ma solo su immobili destinati a uso commerciale. Dal perimetro del fisco sono escluse chiese, conventi, oratori, mense sociali, istituti assistenziali e tutte le attività no profit, mentre vi rientrano alberghi, negozi, cliniche, strutture ricreative e culturali (incluse le scuole), anche se di proprietà della Chiesa. Evidente, quindi, l’importanza della corretta identificazione della destinazione d’uso e della categoria catastale, finalizzata a definire la spettanza dell’esenzione o meno. A ciò si aggiunge una seconda considerazione: l’impennata, rispetto al passato, del numero degli interventi di manutenzione straordinaria sugli immobili religiosi recenti (meno di 70 anni) che si sono resi necessari nel corso dell’ultimo anno. Da qui, l’impegno a sviluppare ipotesi di lavoro finalizzate a rendere strutturale l’interlocuzione con la governance ecclesiastica».
Qui le slide

La cultura dell’accessibilità e il ruolo sociale della professione

Valore Geometra | Paolo Nicolosi, Consigliere Nazionale geometri.

Il consigliere nazionale Paolo Nicolosi ha annunciato che il consiglio nazionale è al lavoro per la definizione di un progetto pilota che prevede il coinvolgimento di una pluralità di soggetti, a vario titolo interessati ai temi dell’abbattimento delle barriere architettoniche e dell’accessibilità.

Savoncelli ha specificato che in questo contesto sono due i presupposti operativi: «il primo è di carattere legislativo, con riferimento alla Legge n. 13/1989 che identifica le “disposizioni per favorire il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati”, comprendendo anche gli edifici residenziali pubblici, di nuova costruzione o da ristrutturare; il secondo riguarda il rifinanziamento del Fondo per l’abbattimento delle barriere architettoniche negli edifici privati tramite il decreto interministeriale del 27/2/2018: il contributo a disposizione è pari a circa 180 milioni di euro, che potranno essere assegnati fino al 2020.

L’impegno del consiglio nazionale per la definizione di un modello d’interlocuzione strutturata con tutti i soggetti coinvolti nei progetti inerenti tanto l’edilizia privata quanto i luoghi di lavoro (Anci, Comuni, Camere di Commercio, Inail, Pmi, Miur, istituti tecnici Cat e, naturalmente, i Collegi provinciali) rientra nel grande sforzo compiuto dalla Categoria per rendere evidente come ogni discussione in merito al superamento delle barriere architettoniche debba essere inserita all’interno del più ampio processo di rigenerazione urbana e nel novero di una progettazione strutturale capace di riorganizzare lo spazio urbano ed extraurbano secondo i parametri total quality e universal design». Qui le slide

Il metodo: ascolto e partecipazione

Valore Geometra | Luca Bini, Consigliere Nazionale Geometri.

A parlarne è stato il consigliere Luca Bini che ha fatto riferimento all’ipotesi progettuale nata dalle linee strategiche di mandato del Consiglio nazionale 2019-2024 che pongono fra gli obiettivi da raggiungere anche la messa a sistema di un’ottimale collaborazione con i Collegi provinciali.

A questo scopo, è in fase di avviamento il fine tuning (sintonizzazione) che permetterà una più agile condivisione d’idee, progetti e visioni sul presente e sul futuro della Categoria. L’adozione di uno strumento metodologico come il questionario caratterizzerà questa prima parte di azione basata sull’ascolto delle esigenze e sul dialogo con gli esponenti del territorio.

I primi argomenti sul tavolo sono la ridefinizione dell’ambito di applicazione degli obblighi e delle misure in materia di trasparenza e anticorruzione, insieme alla complessa gestione della privacy alla luce degli ultimi adempimenti entrati in vigore. Nell’insieme, però, sono inclusi anche la mediazione, le associazioni, i giovani e la comunicazione.

A questo proposito, l’obiettivo che interesserà anche l’assemblea dei presidenti è quello di offrire un sostegno adeguato e puntuale a questi temi comuni e trasversali, promuovere delle giornate formative, diffondere materiale informativo e, ove possibile, prevedere la nomina di un Dpo a livello nazionale o regionale, al fine di contenere i costi ai Collegi.
Qui le slide

Perché Valore Geometra è la declinazione di Valore Italia

Livia Randaccio, direttore editoriale di Imprese Edili (Gruppo Tecniche Nuove) ha svolto la funzione di moderatore di Valore Geometra spiegando che alcuni fattori giocano un ruolo centrale nell’aumento della produttività e nella generazione del valore in servizi e prodotti. A tal fine è necessario mutare l’approccio al mondo del lavoro nella libera professione ed è divenuto indispensabile relazionarsi diversamente rispetto ai soggetti che compongono la filiera della consulenza. QUI le slide

Valore Geometra | Livia Randaccio, Direttore editoriale Imprese Edili, Gruppo Tecniche Nuove.

Livia Randaccio con il titolo del suo intervento: “Nulla è più come prima, facciamo la nostra rivoluzione!” non indica sollecitazioni semplicistiche e banali, bensì la volontà e la determinazione di rendere chiaro l’imperativo dell’agire individuale e collettivo. Per questo, ordina in progressione un’attenta analisi di scenario economico e sociale.

Prendendo a esempio l’imprenditore britannico Andrew Carnegie, Livia Randaccio inizia a delineare alcune similitudini fra la storia di questo emigrato divenuto un brillante imprenditore e la quotidiana routine di chi – come i liberi professionisti – è tenuto ogni giorno a ‘costruire’ il proprio futuro. La prima fra tutte, è racchiusa in una frase simbolica: «Il lavoro di squadra è la capacità di lavorare insieme per una visione comune. La peculiarità di saper dirigere il lavoro individuale verso gli obiettivi dell’intera organizzazione. È il carburante che consente a persone comuni di ottenere risultati non comuni».

Il chiaro riferimento è alle prerogative della polivalenza e della multidisciplinarietà che fanno del Geometra la figura tecnica più versatile nel panorama delle professioni ordinistiche, il ruolo specialistico con maggiore vocazione alla collaborazione.

Semplicemente esprimendo le proprie competenze, il Geometra si pone al centro di innumerevoli tipologie di sinergie rappresentando l’ideale anello di congiunzione del sapere e del saper fare. Tale opportunità è il segno di una valenza esclusiva, da non confondere assolutamente con una funzione di secondo piano.

Tornando alla necessità di abbracciare il cambiamento, sono successivamente commentati dalla relatrice i cicli recessivi che hanno trasformato l’economia del Paese, a cui fa seguire una riflessione su alcuni fattori determinanti come la globalizzazione, i cambiamenti demografici, l’economia digitale e la sostenibilità ambientale.

Grazie all’osservazione puntuale di questi fenomeni, con l’approfondimento guidato dall’esposizione, si riesce a comprendere come si forma la combinazione degli elementi e si arriva all’evoluzione del contesto.

Spiega la Randaccio che «Un’erronea percezione ci ha portato a credere che avremmo potuto vivere nel benessere e che questo status fosse eterno, mentre era da tempo evidente che occorreva concentrarsi sulla propria vocazione per continuare a conquistare il nostro posto nel mondo del lavoro, per essere allineati e sintonici con una realtà dominata dalla tecnologia: un aspetto che ha fissato l’avvio dell’economia digitale. Nel frattempo è maturata una sensibilità anche concettuale, che ci fa capire la limitatezza delle risorse, inducendoci a tener conto della sostenibilità delle azioni di ognuno nella propria vita».

Con l’affermazione ad effetto «È tutto perduto? No!», il direttore di Imprese Edili ha introdotto lo studio che esamina i fattori di competitività del nostro lavoro con una prospettiva utile per affrontare le sfide della digitalizzazione, spiegando che «nel nostro caso, le caratteristiche fondamentali sono rimaste invariate: i liberi professionisti e le piccole e medie imprese, che rappresentano l’ossatura dell’economia del nostro Paese, restano unici per creatività, flessibilità, specializzazione e innovazione incrementale, dando vita all’economia reale. È questo il patrimonio del nostro Paese che bisogna continuare a difendere, sono questi i valori di un lavoro che un corpo intermedio come i Geometri deve contribuire a riaffermare, riempire di sostanza e di visione, al fine di rilanciare lo sviluppo dell’economia italiana».

Per effetto di questo assioma, la declinazione di Valore Geometra in Valore per il Paese è perfettamente coerente all’enunciazione dei principi di fondo che sono stati finora trattati. A sostenere un principio di per sé già evidente, interviene l’oggettività dei dati: in base alle ultime statistiche disponibili, l’Italia è al primo posto fra i Paesi europei per numero di occupati nelle libere professioni: si tratta di 5 milioni di unità, rispetto ai 4 (milioni) della Germania, ai 3 (milioni) di Francia, Spagna e Polonia.

A guidare l’internazionalizzazione, gli effetti della grande crisi e la digitalizzazione dei processi, che hanno profondamente modificato la capacità di generare il valore delle Pmi e dei lavoratori autonomi, è stata la dinamica tecnologica.

Basta riflettere sui dati che seguono per comprendere cosa guida esattamente la dinamica delle competenze: una capacità digitale è richiesta nel mondo del lavoro per il 62% dei casi; per il 59% ne occorre una di utilizzare linguaggi, metodi matematici e informatici; per il 57,7% è richiesto un uso degli strumenti di comunicazione visiva e multimediale; per il 34,2% torna una possibilità di gestire soluzioni innovative applicando tecnologie 4.0.

Conclude Livia Randaccio che «malgrado ciò, non c’è da stare allegri: In Italia l’opportunità d’incarichi professionali che presenta elevate competenze digitali è del 29%, mentre la media europea si attesta al 37%. Per allineare il gap, dovremmo avere 2 milioni in più di lavoratori con le più alte skill digitali. Ci solleva una riflessione che porta a una constatazione di fondo, è giusto che l’equo compenso sia un principio che viene riconosciuto dal mercato e dalle istituzioni pubbliche, anche se a generarlo sono i liberi professionisti. E come tali, i Geometri devono essere in grado di far percepire la qualità della loro professionalità, svolgendo prestazioni di qualità e con caratteristiche distinguibili. A fare la differenza, infatti, sarà il potenziale soggettivo della persona, o come ha sostenuto il teorico del business e manager internazionale, Arie De Geus, ‘la capacità di apprendere più velocemente dei vostri concorrenti potrebbe essere il solo vantaggio competitivo che avete‘».

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here